Abbiamo avuto in eredità un terreno, oppure lo tenevamo già da tempo, lì inerme e al massimo ci andavamo a fare la scampagnata primaverile. Ora però ci chiediamo: come far fruttare questo pezzo di terra? Come diventare coltivatore diretto? Quali sono gli adempimenti da fare?

Prima di tutto complimenti per la buona volontà, non è da tutti al giorno d’oggi voler intraprendere questa professione e se anche abbiamo già un lavoro e vorremmo dedicarci alla terra come seconda attività, é sicuramente un’iniziativa degna di lode! Vediamo oggi cosa serve per intraprendere questa professione, sia praticamente sia burocraticamente.

Cosa piantare? Abbiamo già le idee chiare o dobbiamo ancora decidere come far fruttare il nostro pezzo di terreno? Non é così difficile mettere a dimora le piante, ma occorre tempo per accudirle, per cui nella scelta della nostra piantagione dobbiamo tener presente il tempo e la cura da dedicare alla specifica specie che sceglieremo. Occorre anche farsi una cultura sugli antiparassitari e non sottovalutare questo aspetto, perché in certi casi anche per aver dato con pochi giorni di ritardo l’antiparassitario, si può rischiare di perdere tutto il raccolto.

Per diventare coltivatore diretto occorre, innanzitutto aprire partita IVA e quindi avere un codice attività confacente l’attività agricola, iscriversi alla C.C.I.A.A, aprire una posizione previdenziale (i coltivatori diretti pagano i contributi previdenziali INPS in base alla fascia di reddito agrario a cui appartiene l’azienda), oltre chiaramente ad avere il titolo di possesso o conduzione di terreni regolarmente registrati.

Aiuti comunitari in agricoltura

Esistono delle possibilità di finanziamento offerte dalla politica agricola comune (PAC) che gli agricoltori possono ottenere, nel rispetto ovviamente delle norme in materia di tutela ambientale. Come richiedere questi finanziamenti? Di norma, la Commissione Europea non effettua pagamenti, ma compito è delegato ai singoli Stati membri e quindi dalle autorità nazionali. Per cui per accedere a forme di finanziamento, ai pagamenti diretti (che rappresentano la principale forma di finanziamenti propri per l’agricoltura) é necessario contattare il Ministero dell’agricoltura del proprio Paese o un’associazione agricola locale.