Il mediatore civile é un terzo imparziale che assiste due o più soggetti al fine di trovare un accordo, una soluzione “amichevole” per una controversia civile e/o commerciale, formulando anche proposte per la risoluzione della stessa. Qual é quindi il ruolo di questo professionista?
Può essere d’aiuto a coloro che hanno una controversia perchè, tramite il percorso conciliativo, evita che le parti facciano ricorso alle azioni giudiziarie, che sappiamo benissimo quanto siano frustranti, non solo dal punto di vista economico, ma anche sotto il profilo psicologico. La negoziazione, il raggiungimento dell’accordo avviene nella riservatezza del procedimento, in maniera privata e confidenziale e lo scopo é quello di lasciare un senso di soddisfazione in entrambe le parti.
Per diventare mediatore civile e commerciale occorrono i seguenti requisiti:
– una laurea triennale (meglio se in materie giuridico-economiche), oppure, in alternativa, l’iscrizione a un ordine o collegio professionale.
– requisiti di onorabilità (non aver riportato condanne, interdizioni dai pubblici uffici, etc.)
– la frequenza di un apposito corso, con relativo esame per diventare mediatori civili certificati.
– occorre infine un aggiornamento almeno biennale (corso di circa 20 ore) presso gli enti di formazione.
Il corso per diventare mediatore civile solitamente dura 50 ore, è tenuto da un Organismo di mediazione accreditato presso il Ministero della Giustizia e ha un costo che oscilla tra i 500 e 700 euro.
Quali prospettive per un mediatore? La mediazione può essere facoltativa (sono le parti che decidono autonomamente rivolgersi ad esso), o obbligatoria, quando, prima di procedere davanti al giudice, bisogna necessariamente aver tentato la mediazione. Solo se non andata a buon fine (le parti non hanno raggiunto un accordo) si può procedere dinanzi al giudice, per una serie di materie: diritti reali, controversie di condominio, eredità. comodato, responsabilità medica, diffamazione, contratti…
Quanto guadagna un mediatore civile e commerciale? Il compenso dovuto a questo professionista é stabilito dal decreto del Ministro della giustizia per gli organismi di mediazione pubblici, mentre, per gli organismi di mediazione privati, le tariffe possono essere stabilite liberamente ma devono essere sottoposte all’approvazione del Ministro della giustizia.