La polizia locale si occupa di accertamenti, rilascio di autorizzazioni, prevenzione e repressione dei reati, tutela e controllo sull’uso della strada, nonché scorte alle scolaresche in gita, servizi d’onore e rappresentanza, protezione civile… insomma una lista davvero lunghissima di compiti e funzioni che probabilmente conosciamo anche fin troppo bene visto che… abbiamo deciso di provare a diventare poliziotto municipale!
Il verbo provare é d’obbligo e sappiamo benissimo perchè: la nomina avviene per concorso pubblico, per cui quello che dobbiamo fare é inviare la domanda di partecipazione e studiare le materie d’esame.
Requisiti per accedere al concorso di polizia municipale
Occorre il diploma di scuola superiore (cinque anni); possesso della patente B o superiore e chiaramente la maggior età e non aver riportato condanne penali, oltre all’idoneità fisica, psichica ed attitudinale a questo lavoro. Spesso una parte dei posti sono riservati ai militari volontari, che abbiano prestato servizio in ferma breve o prefissata, delle forze armate.
Invio della domanda di partecipazione al concorso
Il bando viene pubblicato sul sito del comune ma é possibile anche rivolgersi allo sportello fisico. La domanda va accuratamente compilata, va allegata la ricevuta del versamento della tassa di concorso se richiesto, una fotocopia di un documento di identità e quella dei titoli studio (o un’autocertificazione).
Materie del concorso
Diritto e procedura penale, diritto amministrativo, urbanistica, codice della strada, Testo unico delle leggi sulla pubblica sicurezza, leggi quadro sulla polizia municipale, ordinanze del sindaco, regime sanzionatorio, igiene e sanità. Potrebbero essere richieste anche conoscenze della realtà territoriale. Il bando comunque indicherà precisamente ogni informazione.
Concorso
Solitamente alla risposta esatta viene attribuito un punto, a una errata viene sottratto un punto, per cui se sei indeciso su una domanda forse potrebbe essere meglio lasciare in bianco.
Quanto guadagna un poliziotto municipale? Lo stipendio é quello della categorie C degli enti locali (queste categorie si suddividono a a loro volta in C1, C2, C3, C4, C5), a questo si aggiungono le varie indennità, di vigilanza, ps, oltre a quanto previsto nei contratti decentrati. Lo stipendio quindi varia dai 1100 ai 1500 euro circa.