Le imprese, pubbliche o private, hanno l’obbligo di assumere una precisa percentuale di lavoratori dipendenti appartenenti alle categorie protette. nello specifico, un lavoratore se l’azienda ha fino a 35 dipendenti; due se l’azienda ha fino a 50 dipendenti e il 7% per le aziende oltre i 50 dipendenti.
L’azienda in difficoltà economica, in crisi, o che comunque rilevi che il soggetto impiegato non sia più utile, può licenziare una persona appartenente a una categoria protetta, oppure no? Come procedere?
Come licenziare una categoria protetta
Le categorie protette sono disciplinate dalla legge 68/1999 e, nell’articolo 10 della citata legge, si affronta anche il caso del licenziamento del dipendente: nello specifico, il datore di lavoro può licenziare il dipendente appartenente alle categorie protette, sia per riduzione di personale (per esempio in caso di crisi aziendale), sia per giustificato motivo oggettivo, purchè, il numero dei dipendenti disabili rimasti non scenda al di sotto della percentuale prevista (quindi almeno un lavoratore per le aziende fino a 35 dipendenti, etc.). Se la quota scende, il datore non può licenziare e il licenziamento è annullabile.
Per giusta causa, il datore di lavoro può sempre licenziare.
Fonte: legge 12 marzo 1999, n. 68.