Le tasse universitarie rappresentano un vero e proprio salasso, gli atenei primeggiano invece nello scaricare il costo sul nucleo familiare: l’università italiana è una delle più d’Europa e la spesa media si aggira attorno ai 1000 euro annui a studente.

Dall’altra parte poi, l’informazione su quelli che sono gli sgravi e le agevolazioni previste, é spesso carente, neanche le segreterie degli atenei a volte sanno fornire informazioni precise e spesso gli studenti si “arrangiano chiedendo ai compagni di studio, che “già ci sono passati”. Ecco una mini guida con una serie di consigli e informazioni su come pagare di meno le tasse universitarie. Occorrerà qualche sforzo per stare dietro a moduli e procedure, ma il risparmio é assicurato.

Tassazione

1. Voto di diploma. Partiamo dall’inizio. Se ti sei diplomato con un voto alto, pagherai meno tasse in fase di immatricolazione. Nella domanda di iscrizione al primo anno di università infatti, dovrai segnalre il tuo voto di diploma: più alto sarà e meno saranno le tasse che dovrai pagare con la seconda rata (da pagare verso aprile/maggio). Se sei iscritto ad anni successivi al primo, conta la media dei voti degli esami. Se hai una media non inferiore a 27/30 e hai almeno l’80% dei crediti previsti dal tuo corso di studi, hai diritto a uno sconto del 50% della tassa di iscrizione e dei contributi universitari. Stesso discorso per la laurea magistrale o specialistica, per la quale vale il voto di laurea triennale e la media dei voti + crediti per gli anni successivi.

2. ISEE familiare. Se il reddito della tua famiglia non supera un limite (stabilito dalle singole università), potrai chiedere un rimborso delle tasse.

3 Staccarsi dal nucleo familiare. Di’ la verità, ci hai pensato almeno una volta: andare a vivere da solo, dichiarare di avere reddito pari a zero e quindi ottenere lo sgravio delle tasse. Purtroppo non é proprio così. Gli studenti che dichiarano di aver costituito un nucleo familiare autonomo fanno comunque riferimento alla situazione economica della famiglia di origine e al relativo ISEE, a meno che:

a) siano residenti da almeno due anni, in un immobile diverso da quello della famiglia, non di proprietà di un suo membro;
b) possegga redditi da lavoro dipendente o assimilati da due anni, di importo non inferiore al limite stabilito dall’ateneo (solitamente intorno a 6.500 euro).

Se quindi decidi di staccarti dal tuo nucleo familiare, devi farlo veramente.

4. Se più studenti della stessa famiglia sono universitari, si ottiene una riduzione delle tasse. La dichiarazione della presenza di più universitari in famiglia si fa direttamente nella domanda di iscrizione al primo anno e agli anni successivi al primo.

5. Studenti portatori di handicap. Nella domanda di iscrizione, se hai un’invalidità pari o superiore al 66% sarai esonerato da una parte di tasse, ma ricorda di presentare la documentazione necessarie ta presso l’Ufficio esoneri prima di saldare la prima rata. Se hai un’invalidità inferiore, inoltra lo stesso la domanda, l’esito dipende spesso da un’apposita commissione.