Eri in area C a Milano, oppure in strada con autovelox e ti é stata fatta una multa che ritieni ingiusta? Puoi fare ricorso. Contro le sanzioni amministrative pecuniarie applicate per violazione del Codice della Strada, meglio conosciute come multe, è possibile presentare ricorso.

Il ricorso può essere presentato in specifici casi: quando la multa è illegittima, viziata o in altre situazioni quando il conducente dell’auto ritiene che la multa inflitta sia ingiusta, ma non si può fare ricorso contro la riduzione dei punti sulla patente. Vediamo di seguito i casi specifici e le procedure da seguire.

Assicurazione auto

Prima di fare ricorso, puoi chiedere l’annullamento della multa in autotutela!

Se la multa che ti è stata inflitta è palesemente illegittima o errata (per esempio é una doppia multa di una già pagata, c’è un errore di persona, indica i tuoi dati in maniera errata o una data errata), prima di fare ricorso, puoi presentarsi all’Ente che ha emanato la multa (carabinieri, polizia, vigili urbani, etc.) e chiederne l’annullamento per autotutela. Se l’ufficio ritiene che la multa è realmente illegittima o errata, provvederà ad annullarla.

Il ricorso al Prefetto

Puoi presentare il ricorso al prefetto del luogo della commessa violazione, entro 60 giorni dalla contestazione o dalla notificazione. Il ricordo va presentato in carta libera da inviare mediante lettera raccomandata A/R. La lettera deve indicare i tuoi dati e tutte le motivazioni e le prove per cui ritieni che la multa sia ingiusta. Alla lettera allega fotocopia della multa e di un tuo documento di identità.

Il prefetto esamina il ricorso, sente gli interessati (puoi quindi essere convocato) e può decidere che:

– la multa è stata emessa correttamente. Il Prefetto adotta, entro 4 mesi dalla data di ricezione degli atti, un’ordinanza con le motivazioni della decisione e con l’obbligo di pagare, anche le spese (ingiunzione di pagamento). L’ingiunzione va notificata entro 150 giorni dalla sua adozione.

– La multa non è fondata e il cittadino ha ragione. Il Prefetto, entro 4 mesi, emette un’ordinanza motivata di archiviazione degli atti e la comunica all’ufficio accertatore (polizia, vigili urbani, etc.). Questi ultimi la comunicano poi per lettera al ricorrente.

Se non ricevi alcuna comunicazione decorsi detti termini, il ricorso si intende accolto.

Il ricorso al Giudice di pace

Si può presentare ricorso al Giudice di pace se il Prefetto ha rigettato il ricorso, oppure se non si è già fatto ricorso al Prefetto o se la multa non è già stata pagata. Il ricorso al Giudice di pace va fatto entro 30 giorni dalla contestazione o notifica della multa e va consegnato a mano presso la cancelleria del Giudice di pace oppure può essere mandato tramite raccomandata A/R. La lettera, redatta a carta libera o compilata su un fac simile consegnato dalla cancelleria, deve contenere:

– originale e quattro fotocopie del ricorso;
– originale e quattro fotocopie della multa/verbale;
– fotocopia dei documenti da allegare per la difesa della propria causa;
– fotocopia di un documento di identità
– marche contributo unificato e diritti di notifica (possono essere acquistate in tabaccheria).

Quanto costa il ricorso al giudice di pace? Come appena detto, l’unica cosa da pagare é il contributo unificato, pari a euro 37 a cui aggiungere una marca da bollo di euro 27.

Anche in questo caso il giudice può emettere sentenza a favore o contro il ricorso. Il ricorrente può essere convocato a esporre le sue ragioni (non è necessaria la presenza di un avvocato).

NB: sia il ricorso al prefetto che al giudice di pace, non possono essere presentati per la multa che viene attaccata al parabrezza dell’auto, ma è necessario aspettare la notifica del verbale.