La crisi economica che sta attraversando il nostro paese, ha messo in ginocchio soprattutto le piccole e medie aziende, gettandole a volte nello sconforto e nell’impossibilità non solo di fare nuovi investimenti, ma anche di poter corrispondere ai propri dipendenti quando loro spettante, come per esempio gli emolumenti mensili oppure il TFR in caso di cessazione del rapporto di lavoro.

Cosa deve fare in questo caso il lavoratore per ottenere quanto gli spetta? Deve rinunciare al TFR oppure c’è un modo per recuperare il TFR non pagato? L’articolo 2120 del codice civile stabilisce il diritto, per ogni lavoratore dipendente, di ricevere la liquidazione, nonchè i criteri per il calcolo. inoltre, in caso di insolvenza (e non solo) del datore di lavoro, ci sono delle possibilità per richiedere e ottenere il TFR spettante. Vediamo come.

TFR

Come recuperare il TFR non pagato

Inizia inviando una lettera di diffida tramite raccomandata a/r al tuo datore di lavoro, in cui solleciti a pagare quanto dovuto. Nella lettera precisa che, in caso di mancato pagamento, procederai per vie legali. In questa fase è opportuno farsi consigliare da un buon avvocato, che sappia fare i conteggi di quanto dovuto e che ti aiuterà a ricorrere al tribunale, nel caso in cui il datore di lavoro non paghi.

Il ricorso in tribunale e l’esecuzione forzata

Se il datore di lavoro non paga, dovrai ricorrere al tribunale, per ottenere un titolo esecutivo nei confronti del tuo ex datore di lavoro. Se neanche a seguito della notifica del decreto ingiuntivo riceverai il pagamento, insieme all’avvocato provvederete ad esperire i tentativi di esecuzione forzata. che potrà concludersi con un pignoramento o il deposito di una istanza di fallimento nei confronti dell’imprenditore inadempiente.

Fallimento dell’impresa

In caso di fallimento dell’impresa, il tribunale nomina un curatore, che si occuperà di soddisfare, con il denaro aziendale, tutti i lavoratori, ancor prima degli altri creditori.

Il ricorso all’INPS

Se l’azione legale non va a buon fine e neanche il curatore riesce a reperire dall’azienda i fondi necessari per il pagamento del TFR al lavoratore, il dipendente potrà rivolgersi all’Inps che, su apposita domanda, pagherà al lavoratore il TFR non pagato. Possono chiedere l’intervento del Fondo di garanzia dell’Inps tutti i lavoratori con contratto di lavoro subordinato.

Una recente sentenza della Corte di Cassazione (n.7585 del 01/04/2011), inoltre, ha sancito che é possibile ricorrere al Fondo di garanzia INPS in caso di insolvenza del datore di lavoro e quindi anche se non é possibile pronunciare concretamente il fallimento dell’impresa, purchè sia stata esperita almeno l’esecuzione forzata ma, il denaro ricavato, sia risultato nullo o insufficiente.