Il mutuo rappresenta una importante spesa che incide sul budget familiare. Tuttavia, grazie alle detrazioni fiscali, é possibile ottenere un rimborso degli interessi pagati, in riduzione dell’Irpef dovuta. In pratica quindi, noi paghiamo le rate del mutuo, che come sappiamo sono comprensive dell’importo pagato + una quota interesse. Dopodichè, quando l’anno successivo faremo la dichiarazione dei redditi (tramite modello 730 o modello Unico), dichiarando anche gli interessi sul mutuo, otterremo una riduzione sull’IRPEF.
Basterà quindi portare al nostro consulente fiscale (commercialista, CAF, patronato, etc.) il nostro CUD e tutte le ricevute di pagamento delle rate dell’anno precedente: il consulente farà per noi la dichiarazione dei redditi e ci informerà sulla somma che otterremo in rimborso.
Il risparmio fiscale, cambia in caso di mutuo per acquisto della prima casa, per costruzione o per ristrutturazione. In questa guida ci focalizzeremo sulla detrazione sugli interessi mutuo prima casa.
In caso si mutuo per l’acquisto dell’abitazione principale, si può detrarre, dall’IRPEF, un importo pari al 19% dei seguenti costi:
1- interessi passivi su mutuo;
2- oneri accessori;
3- quote di rivalutazione per indicizzazione.
Ovviamente questi costi devono derivare dall’acquisto della prima casa, che sia abitazione principale, ossia il luogo dove dimorano abitualmente il contribuente o i suoi familiari. Significa quindi che si ha diritto alla detrazione del 19% anche se nell’immobile vi abita un familiare, purchè il contribuente sia il titolare del contratto di mutuo.
La Legge Finanziaria del 2008, infine, ha stabilito che é possibile usufruire della detrazione fiscale, solo su un importo massimo di interessi di 4000 euro. In caso di soggetti cointestatari del mutuo (per esempio due coniugi cointestatari), la detrazione spetta su un importo massimo di 2000 euro per ciascuno.