La ritenuta d’acconto é pari al 20% e rappresenta un anticipo sull’IRPEF, effettuato dal sostituto di imposta ossia dalla persona che ci paga. Tanti i liberi professionisti che si domandano ogni giorno su cosa e come si calcola la ritenuta d’acconto in fattura. Spesso infatti, nella fattura, oltre alla ritenuta d’acconto e all’IVA, occorre inserire anche altre voci specifiche, come la cassa previdenziale o i rimborsi anticipi (come avviene per esempio nelle fatture degli avvocati)..

La presenza di queste voci può far nascere dei dubbi quindi, in merito all’esatta allocazione delle stesse all’interno della fattura e se devono essere calcolate prima o dopo la ritenuta d’acconto. Di seguito vediamo come calcolare la ritenuta d’acconto e alcuni esempi di calcolo.

Come funziona la ritenuta d’acconto

La ritenuta si calcola sui compensi fatturati nei confronti di imprese o professionisti, quindi verso persone che a loro volta hanno la partita IVA. Non può essere invece inserita nelle fatture che facciamo alle persone fisiche private che, non avendo la partita IVA, non possono neanche fungere da sostituto d’imposta e versare la ritenuta d’acconto per noi.

La ritenuta d’acconto va calcolata sul compenso. Ecco alcuni esempi.

Supponiamo di essere un geometra e di prestare un servizio per un importo pari a 1.000 euro + Iva 22%.

Fattura verso privati: non si inserisce la ritenuta d’acconto, per cui occorrerà inserire in fattura:

Competenze: 1000 euro
IVA al 22%: 220 euro
Compenso da corrispondere: 1220 euro

Al pagamento della fattura incasseremo 1.220 euro.

Fattura verso altri professionisti o imprese (quindi con partita IVA), si inserisce la ritenuta d’acconto:

Competenza: 1000 euro
IVA al 22%: 220 euro
Ritenuta d’acconto (20% su 1000 euro): 200 euro
Compenso da corrispondere: 1220-200 = 1020

Sarà il nostro cliente a versare la ritenuta d’acconto all’Erario per nostro conto.

Supponiamo ora di essere un avvocato e di dover fatturare a un altro professionista o a un’impresa (titolare di partita IVA). Dobbiamo quindi inserire anche la voce relativa alla cassa previdenziale. Ecco come calcolare la ritenuta d’acconto e le varie voci:

Competenze: 1000 euro
Cassa forense 4%: 40 euro
IVA al 22% (su 1040): 228,80 euro
Ritenuta d’acconto (20% su 1000 euro): 200 euro

Compenso da corrispondere: 1000 + 40 + 228,80 – 200 = 1068,80

Il nostro cliente si occuperà di versare allo Stato la ritenuta d’acconto per conto nostro, entro il giorno 16 del mese successivo al pagamento.