Ti è arrivata una lettera da parte dell’Agenzia delle Entrate, in cui ti si comunica che, a causa dell’omessa dichiarazione dei redditi

, dovrai pagare una somma comprensiva di:

  • tasse evase;
  • sanzioni;
  • interessi.

In caso di omessa dichiarazione dei redditi infatti, oltre all’imposta omessa,, occorrerà pagare al fisco anche gli interessi e le relative sanzioni. C’è un però. Avevi affidato al tuo commercialista il compito di inviare il 730 (o il modello Unico), ma evidentemente non l’ha fatto. Cosa fare?

tasse

Quando il commercialista, che ha ricevuto un incarico ufficiale dal contribuente, non invia la dichiarazione dei redditi, mettendo così in questa spiacevole situazione il contribuente, l’Agenzia delle Entrate prevede delle attenuanti.

Il contribuente, in questo caso, non essendo il vero colpevole dell’omessa dichiarazione, dovrà pagare soltanto le tasse evase, ma non le sanzioni, nè gli interessi. Le tasse evase vanno comunque pagate, perchè sarebbero state pagate se la dichiarazione fosse stata inviata normalmente. Le sanzioni e gli interessi no, in quanto non c’è colpa del contribuente per l’omessa dichiarazione.
Le tasse quindi vanno pagate al fisco, sia che il commercialista abbia sbagliato o non presentato proprio la dichiarazione.

E’ di questo avviso anche una recente sentenza della Cassazione (sentenza n. 24611 del 19/11/2014). Dello stesso avviso è stata una sentenza del tribunale di Milano, la quale ha chiarito che l’omessa dichiarazione costituisce un inadempimento contrattuale e che il risarcimento danni è rappresentato esattamente dai maggiori oneri (interessi e sanzioni), quindi non dovuti dal contribuente.