Hai deciso di concedere l’uso della macchina a tuo figlio diventato diciottenne e appena munito di patente? Vuoi facilitare l’attività di un tuo dipendente concedendogli una macchina aziendale per i suoi spostamenti? In tutti questi casi e simili si parla di comodato d’uso gratuito dell’auto.

In questa guida completa sul comodato d’uso gratuito dell’auto ti spiego come funziona, quali sono le normative che lo disciplinano, quale modello utilizzare per il contratto, come registrarlo, come avviene tra i privati, cosa cambia in merito all’assicurazione del veicolo e come effettuare la risoluzione.

Cos’è e come funziona

Il comodato d’uso gratuito è la concessione di un bene, mobile o immobile, a un’altra persona; quindi tra privati, tra padre e figlio, ma anche tra azienda e dipendente o tra società. Oggetto del comodato può essere una casa, ma anche un’automobile, un autocarro, un rimorchio. Il primo problema da porsi, in fase di concessione di un bene in comodato d’uso, è quello dell’obbligo di registrazione.

In merito a questo aspetto devi sapere che:

  • Se concedi un’auto in comodato d’uso gratuito, il contratto non deve essere registrato presso l’Agenzia delle Entrate: l’obbligo vale solo per gli immobili;
  • Non è obbligatorio neanche il contratto scritto. Puoi accordarti verbalmente con il comodatario (ossia colui che riceve l’auto) ma, per evitare malintesi o dissapori futuri, è sempre consigliabile stipulare un contratto scritto, anche in forma molto semplice.

L’unica cosa da cui invece non puoi sottrarti, è la registrazione del comodato presso la Motorizzazione civile (cosiddetta “intestazione temporanea”): serve a cambiare l’intestatario del veicolo per tutto il tempo in cui dura il contratto. La modifica è obbligatoria solo se il comodato:

  • Dura più di 30 giorni;
  • È concesso a persone diverse da familiari conviventi. Se concedi l’auto a tuo figlio che vive con te, non devi fare nessuna comunicazione, anche se il comodato dura più di 30 giorni.

Ricapitolando: in gergo tecnico, in un comodato d’uso gratuito, il proprietario dell’auto si chiama comodante, mentre l’utilizzatore si chiama comodatario.

Legge

La normativa di riferimento è contenuta nell’articolo 1803 del codice civile e seguenti, il quale sancisce:

  • La gratuità del comodato d’uso. In caso di pagamento di una somma di denaro, non si tratta più di comodato ma di “locazione” o “affitto”.
  • La consegna del bene, mobile o immobile, da un soggetto all’altro.

Altra importante normativa di riferimento é contenuta nella Legge 120/2010, che ha modificato l’articolo 94 co. 4 bis del Codice della Strada e così come chiarito dalla circolare ministeriale 15513/2014. Il nuovo articolo del Codice della Strada, prevede infatti che, se un’auto viene concessa in comodato per un periodo maggiore di 30 giorni, occorre inviarne apposita richiesta alla Motorizzazione Civile.

Attenzione

Non è necessaria la comunicazione se:

  • Il comodato dura meno di 30 giorni;
  • L’utilizzatore è un familiare convivente (per esempio un figlio). Se si tratta di un familiare non convivente, la comunicazione va fatta.

Attenzione

La persona obbligata a fare la comunicazione è l’utilizzatore, non il proprietario dell’auto.

Modello

Non sei obbligato a redigere il contratto in forma scritta, ma è sicuramente preferibile farlo, in modo da mettere in chiaro alcuni aspetti importanti: a carico di chi sarà l’assicurazione, il bollo, le spese di manutenzione, le modalità di restituzione dell’auto, i termini di scadenza del comodato d’uso.

Scarica subito il modello fac simile compilabile WORD del contratto di comodato d’uso.

Se il comodato dura più di 30 giorni, è necessario comunicarlo alla Motorizzazione Civile: questa spedirà un nuovo tagliando con i dati del nuovo utilizzatore, da apporre sulla carta di circolazione. Tuttavia, se il comodato dura più di 30 giorni, ma è concesso a un familiare convivente, non occorre fare questa comunicazione.

Registrazione

Come farla

Se ricevi un’auto in comodato d’uso gratuito, devi registrarti come intestatario temporaneo presso la Motorizzazione Civile, entro 30 giorni dalla stipula del comodato. L’obbligo di comunicazione sussiste quindi per il comodatario e non il comodante, ma sicuramente è anche suo interesse che avvenga la comunicazione.

La Motorizzazione provvede quindi a inviare al nuovo intestatario un nuovo tagliando da apporre alla Carta di Circolazione e indicante:

  • I dati del comodatario;
  • La sede aziendale (se il comodatario è una società);
  • La scadenza del comodato;
  • L’apposita dicitura di “intestazione temporanea per comodato d’uso”.

Costo

I documenti da inviare alla MTC per chiedere la modifica temporanea dell’intestatario sono:

  • Istanza modifica intestatario MOD TT2119 (allegato);
  • Dichiarazione Sostitutiva di Atto di notorietà del proprietario dell’auto (allegato);
  • Copia del bollettino di versamento sul c.c. 4028 pari a 16 euro;
  • Copia del bollettino di versamento sul c.c. 9001 pari a 10,20 euro.

Scarica subito il modello fac simile compilabile PDF dell’atto di notorietà.

Scarica subito il modello fac simile compilabile PDF dell’istanza di modifica intestatario.

Tra privati

Se stai dando la tua auto in comodato d’uso gratuito a qualcun altro, devi darne comunicazione alla Motorizzazione Civile. Sei esonerato dall’obbligo se il comodato:

  • Dura fino a 30 giorni, non di più;
  • È concesso a un tuo familiare con te convivente.

In seguito alla richiesta di modifica temporanea dell’intestatario, la Motorizzazione Civile invia al comodatario un nuovo tagliando su cui risulta il nome del soggetto che utilizzerà l’auto per il periodo del comodato. Occorre presentare istanza di modifica entro 30 giorni dall’inizio del comodato.

Assicurazione

Non esiste una forma assicurativa valida per la auto date in comodato d’uso. Tuttavia, di solito le compagnie assicurative risolvono la questione nel seguente modo:

  • Stipulano la polizza assicurativa con l’intestatario temporaneo dell’auto;
  • La polizza però segue il profilo di rischio del proprietario.

Quindi, l’intestatario temporaneo del veicolo paga l’assicurazione, ma questa segue la storia assicurativa del proprietario, quindi la sua classe di merito.

Risoluzione

Alla scadenza del comodato, l’auto torna al proprietario. Egli può chiedere la cancellazione dell’intestazione temporanea alla Motorizzazione Civile. Con la cancellazione, la carta di circolazione torna allo status quo ante al comodato, quindi in suo possesso oltre che proprietà.

Se il proprietario sottoscrive un nuovo comodato d’uso, il nuovo utilizzatore deve fare domanda alla Motorizzazione per l’iscrizione come intestatario temporaneo. Ottiene quindi un tagliando nuovo con i suoi dati, da apporre alla carta di circolazione.

La Motorizzazione infatti, tiene un Archivio Nazionale dei veicoli in cui sono indicati comodanti e comodatari, sempre e solo se il comodato supera i 30 giorni e non avviene tra familiari conviventi (per esempio tra padre e figlio).