Quando si tratta di familiari a carico, la regola principale è quella del reddito: se un familiare ha un reddito maggiore di 2.840,51 euro, allora il fisco non lo considera a carico, ma autonomo. Se il reddito è inferiore, allora è a carico del dichiarante. In caso di separazione, bisogna però considerare alcuni fattori.

In questa guida completa ti spiego se il coniuge separato va indicato in dichiarazione oppure no, le condizioni che devono sussistere, cosa si intende per separazione legale ed effettiva e infine come funziona il 730 precompilato, predisposto sul sito dell’Agenzia delle Entrate.

Va indicato in dichiarazione o no

Quando presenti la dichiarazione dei redditi, devi indicare anche i familiari a carico, perché in questo modo hai diritto a una detrazione IRPEF, dunque a un rimborso delle imposte pagate.

A seconda dei casi, sei tenuto alla presentazione della dichiarazione dei redditi attraverso:

  • Modello 730, se sei un lavoratore dipendente o un pensionato;
  • Modello Redditi PF, se sei un lavoratore autonomo con partita IVA.

Se sei coniugato/a, il coniuge devi indicarlo nella prima pagina, sezione Familiari a carico, nel rigo 1.

Il coniuge devi indicarlo sempre, anche se non è carico. Se quindi il tuo coniuge ha un suo reddito, che supera i 2.840,51 euro, devi comunque indicare il suo codice fiscale in dichiarazione. Questo solo se si tratta di coniuge a tutti gli effetti, da cui non sei separato/divorziato. Vediamo ora come funziona in caso di separazione e divorzio.

Il coniuge (ex) non va indicato in dichiarazione, nei seguenti casi:

  • Annullamento del matrimonio;
  • Divorzio;
  • Separazione legale ed effettiva.

Se quindi sei separato, il tuo coniuge non devi indicarlo nel 730 (o redditi PF).

Cosa si intende per separazione legale ed effettiva

Soffermiamoci un attimo su questi due termini: separazione legale ed effettiva. Non devi indicare il tuo (ex) coniuge, solo se siete legalmente ed effettivamente separati:

  1. Essere separati legalmente, significa che c’è stata una pronuncia del giudice che ha dichiarato la separazione, autorizzandovi a vivere separati e ha regolato le vostre questioni economiche, patrimoniali, alimenti, ecc. Non importa che si tratti di separazione consensuale o giudiziale, l’importante è che il Tribunale vi abbia autorizzati a vivere separati.
  2. Essere separati effettivamente, significa che realmente vivete separati. E’ necessario precisarlo, perché ci sono persone che sono separate, ma vivono sotto lo stesso tetto.

Dunque, per non dover indicare il coniuge (ex) in dichiarazione dei redditi, dovete essere legalmente ed effettivamente separati. Ognuno deve vivere per conto suo e deve esserci stata una sentenza del giudice che ha sancito la separazione.

730 precompilato

L’Agenzia delle Entrate, predispone per i contribuenti la dichiarazione dei redditi precompilata. Si tratta del modello 730 (oppure redditi PF) già compilato direttamente dall’Agenzia, con le informazioni in suo possesso.

Quando compri un medicinale, oppure paghi un ticket in ospedale, l’ente che riceve il pagamento trasmette i dati dell’acquisto direttamente all’Agenzia delle Entrate. In questo modo l’Agenzia sa già quali spese detraibili hai sostenuto.

Chiaramente, conosce anche i tuoi redditi. Se per esempio hai un lavoro come dipendente, il tuo datore di lavoro trasmette i tuoi dati, paga le imposte per tuo nome e conto. Lo stesso vale se sei pensionato: l’INPS paga le imposte per te e trasmette i tuoi dati all’Agenzia.

Il fisco quindi, è al corrente sia dei tuoi redditi che delle spese detraibili e deducibili. Se ci sono delle spese non presenti nel 730 precompilato, leggi questa guida su come inserire le spese mancanti nel 730 precompilato.

Una volta visionato il 730 precompilato, dopo aver fatto le opportune e eventuali modifiche, puoi confermare e inviare all’Agenzia delle Entrate. Se non hai fatto alcuna modifica al modello, allora l’Agenzia ti esenta da alcuni controlli.

I dati li ha inseriti l’Agenzia stessa, quindi sarebbe anche una perdita di tempo controllare qualcosa che ha già compilato. Una volta inviato il 730 precompilato, così com’è, senza modifiche, l’Agenzia lo approva direttamente, senza effettuare ulteriori controlli.

Una volta inviata la dichiarazione, non devi far altro che attendere il mese di luglio (o agosto): ricevi l’eventuale rimborso che ti spetta, direttamente in busta paga. Oppure sulla pensione se sei pensionato. Oltre alla dichiarazione dei redditi non devi fare altro. Se invece sei a debito, dovrai essere tu a versare le imposte mancanti, attraverso modello F24.