La valutazione della convenienza della cedolare secca, per il proprietario dell’immobile, è strettamente collegata al calcolo del risparmio che si ha rispetto al regime in tassazione ordinaria. Per l’inquilino invece, la cedolare secca conviene perchè il canone rimane fisso per tutta la durata del contratto e non si pagano determinate imposte, che vedremo più avanti.

Nella guida di seguito vediamo infatti di capire, attraverso un calcolo e un test di esempio pratico, quanto si risparmia optando per il regime in cedolare secca rispetto a quello ordinario. Saranno elencati nello specifico anche i vantaggi per il conduttore (ossia l’inquilino della casa).

Euro lira casa

Conviene al proprietario

La cedolare secca prevede un’aliquota del 21% sul canone di affitto annuo, che scende al 10% per i comuni ad alta densità abitativa e quelli individuati dal Cipe purchè il contratto di affitto sia a canone concordato.

Supponiamo che tu abbia un guadagno di 5.000 euro annui, derivanti dall’affitto di un appartamento. Supponiamo che tu abbia anche un reddito da dipendente, di 20.000 euro lordi.

Calcolo

Se tu optassi per il regime ordinario, al tuo reddito (20.000 + 5.000 = 25.000 euro annui), si applicherà l’aliquota IRPEF corrispondente allo scaglione in cui è compreso 25.000 euro, ossia il 27%.

Dovrai quindi pagare il 27% di 5.000 euro, ossia 1.350 euro.

Se invece opti per la cedolare secca, pagherai solo il 21%, fisso. Quindi 1.050 euro (21% di 5.000 euro). Se poi la casa è ubicata nei comuni di cui sopra, la tassazione si abbassa addirittura al 10%, ossia a soli 500 euro annui di tassa. La percentuale del 21% (o del 10%) é fissa, non fa cumulo con gli altri redditi (nel nostro esempio, i 20.000 euro del reddito da dipendente).

Il risparmio é lampante. L’aliquota IRPEF più bassa è del 23%, per cui, per il proprietario, la cedolare secca conviene sempre

Per l’inquilino

Ci sono degli indubbi vantaggi anche per l’inquilino:

– per i contratti sotto cedolare secca non sono dovute l’imposta di registro e l’imposta di bollo (di solito inquilino e proprietario fanno a metà, nel regime ordinario), dovute per registrazioni, risoluzioni e proroghe dei contratti di locazione.

– il canone di affitto rimane fisso. Se il proprietario opta per la cedolare secca infatti, si impegna a non aumentare il canone di affitto per tutta la durata del contratto.