È la fine dell’anno 2019 quando dalla Cina arriva notizia di uno strano virus che affligge le vie respiratorie. Mai si pensava che sarebbe diventata un’emergenza di così ampio raggio e in così poco tempo e che avrebbe coinvolto così tante nazioni nel giro di pochi mesi.

In questa guida sul coronavirus Italia ti spiego cos’è, quando è iniziato, come si contagia, in base alle indicazioni fornite dall’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità), come proteggersi, quali sono le misure da rispettare per contenere i contagi, le sanzioni applicate a chi non si adegua, cosa significa zona rossa e infine se dobbiamo temere per gli animali domestici.

Cos’è

I coronavirus sono una famiglia di virus che prende il nome dal loro aspetto, precisamente una corona, come ha sottolineato il dott. Mark Rupp, medico e professore dell’Università del Nebraska. La maggior parte dei coronavirus causa sintomi lievi, simili a quelli della comune influenza e le vittime guariscono facilmente.

Ma purtroppo non è sempre così. Il COVID-19, una particolare tipologia di coronavirus, ha letteralmente messo in ginocchio la Cina e rischia di farlo anche con l’Italia. I casi sono aumentati di giorno in giorno, anche quelli più gravi con manifeste e importanti crisi respiratorie

Quando è iniziato

L’ufficio cinese dell’Organizzazione mondiale della sanità afferma che, alla fine di dicembre 2019, sono giunte segnalazioni di un misterioso virus che si manifestava attraverso una polmonite, precisamente a Wuhan, una città di circa 11 milioni di persone, nella zona Est della Cina.

I casi sono aumentati a dismisura nel giro di poche settimane e la Cina è stata costretta a prendere misure drastiche per il controllo dell’epidemia. In Italia il primo caso è stato registrato a febbraio, ma appare sempre più plausibile che il virus fosse già in circolazione da gennaio.

Come si contagia

Non si conoscono ancora perfettamente i meccanismi di azione di questo virus, ecco perché si raccomanda prudenza. Si ritiene che le trasmissioni avvengano da una persona infetta, quando tossisce o starnutisce, quindi allo stesso modo con cui si contrae un’influenza o altre malattie di tipo respiratorio.

Alcuni contagiati non sviluppano sintomi (asintomatici), altri sviluppano sintomi simili a un raffreddore, a un’influenza, altri sviluppano sintomi respiratori gravi tali da rendere necessario il ricovero in terapia intensiva, in rianimazione. Questi ultimi, sono soprattutto persone anziane o con comorbilità, ossia che presentano già altre patologie importanti. Purtroppo però, non ci sono certezze assolute, quindi le autorità invitano alla massima prudenza, onde limitare al massimo il contagio.

Sanzioni

Le autorità sanitarie e governative hanno invitato tutti alla prudenza. Il CPCM del 8 marzo 2020 elenca:

  1. Le zone colpite dall’emergenza e che quindi devono rispettare le misure di contenimento (Lombardia + 14 province); AGGIORNAMENTO: a partire dal 10 marzo, le misure si applicano a TUTTA Italia, quindi non solo alle zone rosse.
  2. Le misure necessarie da mettere in atto per limitare i contagi;
  3. Le sanzioni previste in caso di inosservanza.

Ecco un sunto delle regole (il testo completo puoi leggerlo qui), da rispettare in tutti i comuni italiani:

  1. Evita di entrare/uscire dai comuni di residenza/domicilio se non per cause di forza maggiore;
  2. In caso di sintomi respiratori e/o febbre oltre 37,5 evita di uscire di casa e contatta il tuo medico di famiglia;
  3. Rispetto assoluto di spostarti dalla tua dimora se le autorità ti pongono in quarantena;
  4. Sospesi eventi nei luoghi pubblici e privati;
  5. I datori di lavoro sono invitati a far fruire congedo ordinario o ferie ai dipendenti;
  6. Scuole sospese;
  7. Luoghi di culto aperti solo laddove in grado di garantire distanze e misure di sicurezza;
  8. Chiusi musei e istituti di cultura;
  9. Ristoranti e bar possono stare aperti solo dalle 6 alle 18. Nelle ore di apertura, devono garantire la distanza di sicurezza di almeno un metro e altre misure volte a contenere il contagio;
  10. Le attività commerciali che non rientrano nelle categorie ristoranti e bar possono operare purché garantiscano il metro di distanza e misure di sicurezza interpersonale;
  11. Nei festivi e prefestivi sono chiusi i centri commerciali;
  12. Chiuse palestre, centri benessere.

L’inosservanza delle suddette regole, è punita con l’arresto fino a tre mesi e una multa fino a 206 euro (art. 4 co. 2 del presente decreto; art. 650 c.p.; D.L. n. 6 del 23/02/2020).

Zona rossa cosa significa

AGGIORNAMENTO 12 MARZO 2020

Il premier Giuseppe Conte, a causa della diffusione del coronavirus, emana nuovi provvedimenti:

  • Chiusi bar, pub, ristoranti. Rimangono disponibili le consegne a domicilio;
  • Chiuse spa, centri bellezza, mense, mercati;
  • Aperti tabacchini, giornalai, lavanderie;
  • Aperti i servizi essenziali come meccanici, stazioni di benzina, banche, poste, trasporti;
  • Aperte le industrie purché mettano in atto misure di sicurezza volte a evitare il contagio;
  • Chiuse aziende e industrie non indispensabili e incentivato lo smartworking laddove possibile.

Le zone rosse sono quelle che sono state maggiormente toccate dal contagio. Il CPCM del 8 marzo 2020 le elenca espressamente:

  1. Regione Lombardia (tutti i comuni);
  2. Provincia di Venezia;
  3. Provincia di Verbano-Cusio-Ossola;
  4. Provincia di Alessandria;
  5. Provincia di Reggio Emilia;
  6. Provincia di Treviso;
  7. Provincia di Novara;
  8. Provincia di Parma;
  9. Provincia di Vercelli;
  10. Provincia di Pesaro e Urbino;
  11. Provincia di Modena;
  12. Provincia di Piacenza;
  13. Provincia di Rimini;
  14. Provincia di Padova;
  15. Provincia di Asti.

Tuttavia, le norme di sicurezza elencate nel paragrafo precedente, non si applicano solo alle zone rosse, ma a tutta Italia.

Animali domestici

Gli animali domestici possono contrarre il COVID-19? L’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità), sottolinea che ad oggi non esiste alcuna prova che suggerisca che cani e gatti possono essere infettati dal coronavirus.

E qui sicuramente ti starai ponendo una domanda: come mai se li esperti ritengono così remota l’ipotesi che un cane contragga COVID-19, perché a Hong Kong si parla di un cane testato e trovato positivo al virus nel mese di febbraio? La risposta arriva dal College of Veterinary Medicine (University of Illinois).

Come ci fa sapere l’università, questo cane era stato a stretto contatto con un essere umano infetto, il quale stava probabilmente perdendo grosse quantità di virus. Alcuni virus sono arrivati fino al naso del cane, ma il cane non è malato, né presenta sintomi. Praticamente c’era un coronavirus esattamente come ce n’era sul pavimento della stanza. Il cane non era né infetto né malato!

Agli inizi di marzo 2020, le autorità sanitarie di Hong Kong e l’OMS hanno fatto sapere che, mentre il cane era in quarantena è stato nuovamente testato e i risultati sono stati di “deboli” positivi. Questo c’era da aspettarselo perché il virus si mantiene a lungo nell’ambiente e i test sono molto sensibili. Ma il cane non si è mai ammalato.

Gatto e cane

Esiste un vaccino COVID-19 per cani e gatti? La risposta è negativa: ad oggi non esiste un vaccino né per gli esseri umani, né per i nostri amici a quattro zampe. I veterinari hanno familiarità con altri coronavirus, specie simili al COVID-19, dei quali esistono anche i vaccini, ma tali vaccini non hanno alcuna efficacia con il COVID-19.