Lo scorso anno hai acceso un prestito, per esempio un finanziamento auto, oppure per un viaggio, oppure per delle spese mediche impreviste. Giunto il momento della dichiarazione dei redditi, ti stai dunque chiedendo se i prestiti vanno dichiarati nel 730.

In questa guida completa sulle detrazioni su prestiti personali e mutui ti spiego quali sono i finanziamenti per cui la legge ammette la detrazione, cosa fare per ottenerla, quali sono le regole previste per i finanziamenti come quello per l’auto, le cure mediche, i viaggi e qualsiasi altra spesa personale.

Normativa

La normativa fiscale ammette la detrazione solo per un tipo di finanziamento: il mutuo per l’acquisto o la ristrutturazione di una casa. In questo caso infatti, hai diritto alla detrazione sugli interessi passivi pagati sul mutuo. Sulla busta paga dunque, ti rientra una percentuale.

Per quanto riguarda i prestiti personali, se sei un privato (senza partita IVA) non hai diritto ad alcuna detrazione. Se lo scorso anno hai chiesto un prestito per pagare delle cure mediche, per comprare un’auto (nuova o usata) oppure per un viaggio, non hai diritto ad alcuna detrazione. Dunque non hai neanche l’obbligo di dichiarare tali spese nel modello 730.

Prestiti per ristrutturazione casa

Hai chiesto un finanziamento per ristrutturare la tua abitazione oppure per pagare dei miglioramenti sul fronte energetico. Anche in questo puoi usufruire delle detrazioni di imposta, ma il finanziamento non c’entra nulla! Ti spiego meglio.

Hai diritto alla detrazione sull’importo pagato, in totale, ma non sul finanziamento. Per esempio: supponiamo che in tutto tu abbia speso 10.000 euro e quest’anno la normativa preveda una detrazione del 50% per le spese sostenute per il miglioramento energetico.

Hai dunque diritto al 50% di rimborso, ossia ben 5.000 euro di rimborso IRPEF. Supponiamo che per pagare questi 10.000 euro tu abbia chiesto un prestito di 9.000 euro. Su questi 9.000 euro di prestito non ti spetta nulla, quindi non devi neanche dichiarare il prestito nel 730. Devi solo dichiarare l’importo speso detraibile, ossia i 10.000 euro in modo da avere il 50% di rimborso.

Attenzione

Le detrazioni di imposta sulle spese per l’efficientamento energetico potrebbero cambiare di anno in anno. Consulta il sito dell’Agenzia delle Entrate per sapere a quanto ammonta la detrazione per quest’anno.

Detrazione per chi ha partita IVA

Se hai un’azienda, una partita IVA, se sei un libero professionista, un lavoratore autonomo. Se hai chiesto un prestito per sostenere delle spese connesse alla tua attività economica, allora puoi ottenere una detrazione.

Devi però dimostrare di aver speso l’importo ottenuto in prestito in questioni legate alla tua attività. Chiaramente, se chiedi il prestito per la tua attività e poi usi il denaro per affrontare spese personali, non hai diritto alla detrazione.

Prestiti e mutui agrari

Un altro caso particolare è quello che riguarda prestiti e mutui agrari. La normativa italiana cerca in diversi modi di favorire il settore agricolo e anche in questo ambito ci sono delle possibilità di detrazione. Vediamo quali sono.

Puoi detrarre gli importi pagati in qualità di prestiti e mutui agrari per la cifra uguale o minore della somma tra reddito agrario e reddito dominicale dichiarati. In tale somma devi comprendere anche l’eventuale quota di reddito dominicale e agrario corrispondente alla quota di partecipazione in società di persone agricola.

Nell’impresa agricola, la detrazione fiscale vale sia sugli interessi passivi sul finanziamento, sia sulle quote di rivalutazione dipendenti da specifiche clausole di indicizzazione e oneri accessori (quali possono essere ad esempio imposte catastali, spese sostenute per il notaio, spese sostenute per l’intermediazione di un agente immobiliare).