La dichiarazione di ospitalità è un documento essenziale per lo straniero che desidera arrivare in Italia: deve consegnarla al consolato italiano del suo Paese, affinché possa ottenere il visto turistico. È molto importante anche per il cittadino extracomunitario che è già in Italia, ai fini del rinnovo del permesso di soggiorno.

In questa guida completa sulla dichiarazione di ospitalità ti spiego cos’è e come funziona, quando serve per i cittadini extracomunitari, quando serve per i cittadini italiani, soprattutto nei casi di ospitalità di un detenuto che desidera scontare la pena residua agli arresti domiciliari ed infine la procedure da seguire.

Cos’è e come funziona

Gli stranieri extracomunitari devono dimostrare allo stato italiano di avere un posto dove alloggiare. Questa garanzia è obbligatoria in caso di:

  1. Turismo, quindi soggiorno di breve durata, per cui è necessario solo il visto turistico;
  2. Rilascio o rinnovo del permesso di soggiorno, quindi per soggiorni di più lunga durata.

Il posto dove lo straniero intende alloggiare può essere:

  • Un albergo, un hotel, un b&b o altra struttura ricettiva; In questo caso, lo straniero deve presentare la ricevuta di prenotazione al consolato italiano del suo Paese, che gli rilascia quindi il visto turistico;
  • Una casa di un privato; in questo caso il proprietario o l’inquilino di questa casa, deve rilasciare allo straniero una dichiarazione di ospitalità (insieme alla fotocopia di un documento di identità); lo straniero la presenta al consolato italiano nel suo Paese, che quindi provvede a rilasciargli il visto turistico.

Ricevuta di prenotazione oppure dichiarazione di ospitalità, sono garanzie necessarie anche se lo straniero arriva da un Paese che, in base a specifiche intese con l’Italia, gli consente di entrare qui senza visto turistico. In questo caso il documento quindi non va presentato al consolato per ottenere il visto turistico, ma semplicemente alla frontiera, per dimostrare di avere un punto d’appoggio in Italia.

Ulteriori garanzie

In alcuni casi il consolato potrebbe chiedere, oltre alla dichiarazione di ospitalità, anche:

  • La stipula di una fidejussione bancaria, se per esempio lo straniero non ha reddito né patrimonio o comunque mezzi di sussistenza insufficienti;
  • Un’assicurazione sanitaria che garantisca le eventuali spese mediche in Italia.

Per cittadini extracomunitari

L’ospitante deve fornire al cittadino extracomunitario una dichiarazione di ospitalità, contenente i seguenti dati:

  1. Dati del dichiarante (nome e cognome, data e luogo di nascita, residenza);
  2. Dichiarazione di fornitura alloggio;
  3. Dati del cittadino extracomunitario ospitato
  4. La dichiarazione che sei proprietario o affittuario dell’immobile;
  5. La tua firma.

In allegato alla dichiarazione occorrono i seguenti documenti:

  • Fotocopia del documento di identità dell’ospitante;
  • Fotocopia dell’atto di proprietà o del contratto di locazione dell’immobile.

La dichiarazione di ospitalità è necessaria se sei un cittadino extracomunitario che sta chiedendo:

  1. Il visto turistico per l’Italia; una volta che l’ospitante ti consegna la dichiarazione di ospitalità devi portarla al consolato italiano nel tuo Paese, che finalmente ti rilascerà il visto;
  2. Il permesso di soggiorno o il rinnovo; in questo caso devi consegnare la dichiarazione di ospitalità al consolato, oppure in questura se sei già in Italia e desideri rinnovare il permesso di soggiorno.

Cittadini italiani

Quando ospiti qualcuno in casa tua, devi darne comunicazione alla Polizia Locale (Questura) se:

  1. Stai ospitando uno straniero o apolide;
  2. Stai ospitando un cittadino italiano; in tal caso la comunicazione è necessaria solo se il soggiorno in casa tua dura più di 30 giorni, altrimenti non è necessaria.

Scarica subito il modulo fac simile PDF della comunicazione.

Detenuto

Se devi scontare una pena definitiva, se ci sono le condizioni puoi usufruire delle misure alternative (artt. 47-57 L. 354/75): in questo modo lo stato ti permette di reintegrarti alla società. Una delle misure alternative più richieste è la detenzione domiciliare (Legge 199/2010).

Per ottenere la detenzione domiciliare (conosciuta anche come “arresti domiciliari), devi:

  1. Presentare, tramite il tuo avvocato, una richiesta al Tribunale di Sorveglianza competente;
  2. Allegare alla richiesta al Tribunale, anche una dichiarazione di ospitalità della persona che vuole ospitarti (se non hai una casa tua); lo stato di famiglia del nucleo ospitante ed eventualmente i certificati penali e carichi pendenti dei singoli componenti (il legale potrà dirti se sono necessari o no).

Il giudice competente quindi riceve la richiesta e decide se accettarla o meno, eventualmente anche verificando precedenti penali o collegamenti alla criminalità di colui che desidera ospitarti.

In futuro, se lo desideri, puoi anche chiedere la modifica del luogo dove scontare i domiciliari, sempre se non ci sono ragioni ostative.

Procedura

Dove si fa

Se stai ospitando una persona a casa tua, devi darne comunicazione alla Polizia Locale. La comunicazione è obbligatoria solo nei seguenti casi:

  1. Se ospiti uno straniero extracomunitario. Devi dare la comunicazione alla Polizia anche se lo ospiti per un solo giorno;
  2. Se ospiti un italiano per più di 30 giorni.

Di seguito trovi il modello di comunicazione da scaricare, compilare e presentare alla Polizia. Puoi presentarla recandoti di persona presso la Questura, oppure inviarla tramite raccomandata A/R. Devi consegnare o inviare la comunicazione entro 48 ore dall’arrivo dell’ospite.

Scarica subito il modulo fac simile PDF della comunicazione.

Sanzioni

In mancanza della comunicazione puoi essere assoggettato al pagamento di una multa che va da un minimo di 160 a un massimo di 1.100 euro.