Se hai ricevuto un eredità, sei tenuto a presentare la dichiarazione di successione all’Agenzia delle Entrate: un documento in cui dichiari l’assetto ereditario e indichi chi sono gli eredi effettivi. Ci sono però alcuni casi di esonero, in cui la legge non obbliga gli eredi a presentarla.

In questa guida completa sulla dichiarazione di successione ti spiego cos’è e a cosa serve, come farla, come presentarla online o tramite un intermediario, i documenti da allegare, i costi da sostenere, le tasse da pagare, come presentare una dichiarazione di successione integrativa, una dichiarazione tardiva, le relative sanzioni e interessi dovute per il ritardo, come recuperare una dichiarazione di successione, una copia conforme e infine cosa fare se l’eredità comprende dei conti correnti.

Cos’è e a cosa serve

La dichiarazione di successione è un documento che gli eredi devono compilare e consegnare all’Agenzia delle Entrate. In questo documento, devono indicare i beni posseduti dal defunto, immobili e mobili. Come beni mobili bisogna dichiarare gli oggetti di un certo valore, come un’auto, un conto corrente, non di certo per esempio una batteria di pentole o un frullatore.

La dichiarazione di successione quindi, serve a:

  • Individuare l’eredità che il defunto ha lasciato;
  • Individuare gli eredi effettivi;
  • Pagare le tasse di successione. Sull’eredità infatti, devi pagare delle tasse allo stato. Ma non sempre, ci sono dei casi di esonero che vedremo più avanti.

Se sei uno degli eredi, dovete provvedere a presentarla entro un anno dalla morte del vostro caro.

Come fare

Puoi presentare la dichiarazione di successione attraverso uno di questi metodi:

  1. Online, tramite i servizi telematici messi a disposizione dall’Agenzia delle Entrate;
  2. Consulente autorizzato (ragioniere, commercialista…);
  3. CAF;
  4. Recandoti di persona presso un ufficio dell’Agenzia delle Entrate.

Quante dichiarazioni presentare. Se siete più eredi, basta presentare una sola dichiarazione per tutti. Quindi se siete per esempio sei, non dovete presentare sei dichiarazioni, ma una sola valida per tutti.

Online

Grazie al software messo a disposizione dall’Agenzia delle Entrate, puoi fare tutto da casa: compilare e inviare la dichiarazione e calcolare e versare le imposte dovute addebitandole direttamente sul tuo conto corrente. Tutto online, comodamente seduto sul divano di casa tua.

Nello specifico, per compilare e inviare la dichiarazione, devi scaricare il software SUC dal sito dell’Agenzia delle Entrate. Compatibile con Windows e MacIntosh, grazie ad esso puoi creare e controllare il file contenente la dichiarazione. Puoi scaricare il software da qui, dove trovi anche le istruzioni guida per la compilazione.

Presentando la dichiarazione online, hai anche il vantaggio di poterla visionare e recuperare quando vuoi, direttamente dal tuo cassetto fiscale.

Documenti da allegare

Solitamente, i documenti da allegare alla dichiarazione di successione sono i seguenti:

  • Certificato di morte o autocertificazione;
  • Certificato ultima residenza del defunto o autocertificazione;
  • Dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà in cui gli eredi indicano i seguenti dati: nomi e cognomi degli eredi, estremi identificativi del certificato di morte, la presenza o meno di un testamento, la presenza o meno di un coniuge e il regime patrimoniale – o autocertificazione;
  • Certificato di destinazione urbanistica se nell’eredità ci sono terreni;
  • Copia dell’eventuale contratto di mutuo;
  • Dichiarazione della banca se il defunto aveva conti correnti;
  • Copia dell’eventuale testamento autenticata dal notaio.

Formato documenti da allegare alla dichiarazione di successione

Una volta allegati documenti, il software dell’Agenzia delle Entrate controlla il formato, se non è compatibile ti avvisa e ti permette di convertirlo direttamente tramite il sistema. Il sistema accetta solo file PDF/A o TIFF.

Per controllare il formato del file, dopo averlo caricato, basta andare nel menù principale e selezionare “Servizi per”- “Validare e convertire file”-> “Sfoglia”, scegliere il file e nella sezione “descrizione allegato” indicare il formato adatto (ossia PDF/A o TIFF) e quindi cliccare su “valida”. Il sistema ti dice se il formato è valido, se non lo è, ti permette di convertirlo.

Costi

I costi da considerare in fase di successione sono i seguenti:

  • Imposte da pagare;
  • Costo dell’eventuale professionista che compila e invia la successione per te. Ovviamente come ti ho detto finora puoi fare tutto da solo online, ma se non te la senti puoi affidarti a un commercialista, notaio, ragioniere, CAF.

Tassa di successione

L’importo dipende dal grado di parentela:

  • Coniuge o familiari in linea retta (figli, nipoti…) pagano il 4% da calcolare sull’eredità ma solo se questa supera 1 milione di euro. Quindi se per esempio ogni figlio prende 900.000 euro di eredità, non paga alcuna tassa;
  • Fratelli e sorelle pagano il 6% da calcolare sull’eredità ma solo se questa supera 100 mila euro. Quindi se per esempio ogni fratello prende 90.000 euro di eredità, non paga alcuna tassa;
  • Altri parenti fino al quarto grado pagano il 6% da calcolare sull’eredità. Qui non esistono franchigie, quindi il 6% si paga su qualsiasi importo, anche minimo;
  • Tutti gli altri pagano l’8% da calcolare sull’eredità. Qui non esistono franchigie, quindi l’8% si paga su qualsiasi importo, anche minimo.

In caso di erede portatore di handicap grazie (legge 104/92), la franchigia al di sotto della quale non si pagano tasse sale a 1,5 milioni di euro.

Altre imposte

Se nell’eredità ci sono immobili, prima di pagare la tassa di successione, dovete pagare anche le imposte sugli immobili:

  • Imposta ipotecaria -> 2% del valore dell’immobile;
  • Imposta catastale -> 1% del valore dell’immobile;
  • Imposta di bollo -> 58,48 euro;
  • Tassa ipotecaria -> 35 euro da pagare per ogni Ufficio di competenza di zona;
  • Tributi speciali -> 18,59 euro da pagare per ogni Conservatoria.

Se ottieni un immobile in eredità e per te questo rappresenta la prima casa, allora le imposte ipotecaria e catastale sono fisse, qualunque sia il valore della casa e sono pari a 200 euro ciascuna.

Costi professionista

Adesso passiamo al costo da pagare al professionista che vi segue. Di solito il professionista prende una percentuale in base al valore dell’eredità. Se erediti milioni e milioni di euro, aspettati quindi una bella parcella.

Per le eredità diciamo “classiche” con pochi conti correnti e al massimo qualche immobile, spesso i professionisti applicano una tariffa fissa, che va dai 400 ai 700 euro. Chiedi più preventivi prima di scegliere chi ti seguirà.

Integrativa

Avete già presentato la dichiarazione, ma dopo sono sbucati altri beni rientranti nell’eredità oppure avete dimenticato di inserirli: potete presentare la dichiarazione di successione integrativa, in modo da includere anche i nuovi beni subentrati.

Se ci sono nuovi immobili, bisogna ricalcolare anche le imposte ipotecaria e catastale (a meno che per l’erede rappresenti prima casa, quindi le imposte sono sempre fisse a 200 euro l’una); tassa ipotecaria, imposta di bollo e tributi speciali (come detto sopra).

Se invece ci sono solo liquidità, ad esempio nuovi conti correnti, bisogna vedere se questo nuovo denaro supera le franchigie che ti ho spiegato sopra (1 milione di euro per il coniuge, 100 mila euro per i fratelli, ecc.). Se non le supera, allora non si aggiunge imposta di successione, altrimenti bisogna pagarla sul valore eccedente il limite.

Esempio

Avevi avuto un’eredità di 90.000 euro. In qualità di fratello del defunto, non hai pagato imposta di successione perché l’eredità che hai avuto non supera i 100.000 euro. Scoprite un altro conto corrente e da qui ti spettano altri 200.000 euro. In tutto hai avuto 110.000 euro di eredità, quindi devi pagare l’imposta di successione pari al 6% su 10.000 euro (valore eccedente i 100 mila euro di franchigia). Pagherai 600 euro.

Termini

Puoi integrare la dichiarazione entro due anni dal pagamento dell’imposta di successione, purché l’Agenzia delle Entrate non ti abbia notificato un avviso di pagamento.

Tardiva

Come detto nei paragrafi precedenti, gli eredi devono presentare la dichiarazione entro 12 mesi dalla morte. Oltre tale periodo, possono comunque presentarla, facendo una sorta di “autodenuncia” (il termine tecnico è ravvedimento operoso). Avendola fatta in ritardo pagherai sanzioni e interessi.

Sanzioni e interessi sono tanto più bassi quanto più corta è la scadenza: se per esempio sono passati solo 13 mesi dalla morte, significa che sei in ritardo di un solo mese e quindi pagherai pochissima sanzione e interessi. Se sono passati oltre 5 anni, oltre 10 anni, ne pagherai di più.

Chiaramente, in questo periodo l’Agenzia delle Entrate può fare i suoi controlli e quindi inviarti un’avviso di pagamento, dove ti comunica che ha scoperto che non hai presentato la dichiarazione e quindi devi pagare. In questo caso non puoi più presentare l’autodenuncia: l’Agenzia ti ha scoperto prima che ti autodenunciassi. Pagherai sanzioni e interessi, ma anche qui se paghi subito potrai risparmiare un po’.

Esonero

Lo sapevi che non sempre c’è l’obbligo di presentare la dichiarazione di successione? La legge prevede l’esenzione se sussistono tutte queste condizioni:

  1. Gli eredi sono solo coniuge e/o familiari in linea retta (figli, nipoti…);
  2. L’eredità non supera i 100 mila euro;
  3. Non ci sono case o terreni o diritti reali su essi.

Se questo è il vostro caso, non dovete presentare dichiarazione, né tanto meno pagare tassa di successione.

Come recuperare

Se hai presentato la dichiarazione in via telematica, non devi far altro che accedere al tuo cassetto fiscale online: da lì puoi recuperare tutte le dichiarazioni degli anni precedenti, tra cui anche quella di successione. Puoi recuperare la dichiarazione anche attraverso il servizio Ricevute e attestazioni.

Infine, puoi chiedere una copia conforme anche direttamente all’Ufficio Agenzia delle Entrate dove è stata presentata la dichiarazione.

Conto corrente

Il defunto aveva un conto corrente? Questo passa agli eredi, ma non in maniera automatica. Ci sono una serie di procedure burocratiche da seguire: dovete dimostrare alla banca la morte del familiare e che voi siete gli effettivi eredi.

Qui trovi tutte le informazioni sulla successione di un conto corrente: come farla, quali documenti consegnare in banca, cosa fare se si trattava di conto corrente cointestato a firma disgiunta o congiunta.