L’Italia é uno dei Paesi del mondo dove la pressione fiscale é ai massimi livelli e il numero di tasse, imposte e tributi vari non si conta più, non c’è quindi nulla da meravigliarsi se chi non ha un diploma in ragioneria o una laurea in economia non si districa perfettamente tra le definizioni, le aliquote, le percentuali e i calcoli vari.

Per esempio, qual é la differenza tra IRES e IRPEF? La sostanziale differenza é che la prima è dovuta dalle società (quindi non dalle imprese individuali/ditte), la seconda é invece dovuta dalle persone fisiche, nello specifico é applicata sul reddito delle persone fisiche. Al di là delle definizioni scopriamo insieme le differenze sostanziali.

L’Irpef (imposta sui redditi delle persone fisiche), viene applicata sui redditi (in denaro e in natura) prodotti da una persona. Si tratta di un’imposta progressiva a scaglioni, ha infatti più aliquote: l’aliquota più bassa é al 23% e si applica per chi percepisce un reddito fino a 15.000 euro annui; l’aliquota più alta é quella del 43% applicata sui redditi oltre 75.000 euro annui.

L’Ires (imposta sui redditi delle società) é invece un’imposta che si applica sul reddito delle società (calcolato sottraendo i costi dai ricavi). C’è una sola aliquota, che dal 2007 é pari al 27,5%, é quindi un’imposta proporzionale.