La tua casa necessita di una sistemata, oppure hai deciso di migliorare la classe energetica, per risparmiare un po’ sulle bollette. Il momento è propizio: ci sono una serie di agevolazioni che ti permettono di risparmiare sul costo di acquisto dei materiali, ma anche su quello della manodopera. I bonus sui lavori in casa sono diversi.

In questa guida completa ti spiego la differenza tra sconto in fattura e detrazione fiscale, come vanno richieste, quali sono i tempi per ottenere il rimborso che ti spetta, il tutto attraverso un esempio pratico.

Come funziona

In materia di incentivi per la casa, e non solo, si parla spesso della possibilità di scegliere tra le seguenti opzioni:

  • Sconto in fattura,
  • Oppure detrazione fiscale.

La differenza tra le due opzioni è molto importante, scopriamola insieme con alcuni esempi concreti e pratici.

Supponiamo che tu voglia usufruire del super bonus casa, e supponiamo che al momento sia al 90%. Cosa significa? Significa che, sul costo che spendi per la ristrutturazione della tua casa (per le spese ammesse), ottieni il 90% come rimborso.

Quindi, se per esempio sostieni 10.000 euro di costi di ristrutturazione, hai diritto a ben 9.000 euro di rimborso. In che modo ottieni il rimborso? E qui arriviamo alla differenza tra sconto in fattura e detrazione fiscale. Il rimborso infatti puoi ottenerlo tramite una di queste opzioni, appunto:

  1. Con lo sconto in fattura. Quindi semplicemente, la ditta che effettua i lavori a casa tua, ti consegna una fattura di soli 1.000 euro al posto di 10.000 euro, indicando appunto che hai deciso di optare per lo sconto in fattura.
  2. Con la detrazione fiscale. In questo caso, alla ditta tu paghi tutti i 10.000 euro, senza alcuno sconto. Poi i 9.000 euro che ti spettano li ottieni come detrazione fiscale. Vediamo in cosa consiste.

Cos’è la detrazione fiscale

Per capire cos’è la detrazione fiscale, bisogna partire dalle tasse che paghi ogni anno, sul tuo stipendio (o sulla tua partita IVA se sei libero professionista o hai una ditta). Ogni mese, il tuo datore di lavoro, ti paga lo stipendio, al netto delle tasse. Praticamente per esempio, se hai uno stipendio di 2.000 euro lordi al mese, 400 euro sono di tasse e quindi a te bonifica soltanto 1.600 euro. Ogni mese quindi, ti ritrovi a pagare circa 400 euro di IRPEF, che in un anno sono 4.800 euro.

L’IRPEF sarebbe l’imposta sul reddito delle persone fisiche, che è appunto l’imposta che il tuo datore di lavoro detrae dallo stipendio e versa, per tuo nome e conto all’Agenzia delle Entrate. Dunque, tu paghi 4.800 euro di IRPEF all’anno.

Esempio pratico

Supponiamo che quest’anno decidi di usufruire del super bonus casa e di optare per la detrazione fiscale. Spendi 10.000 euro di ristrutturazione, quindi hai diritto a 9.000 euro di detrazione. La ditta che effettua i lavori a casa tua emette una fattura di 10.000 euro, senza sconti e tu paghi tutti questi 10.000 euro.

I 9.000 euro di rimborso che ti spettano (90% di 10.000 euro). Li ottieni come rimborso sull’IRPEF pagato e in 4 anni. Quindi, hai diritto a un rimborso IRPEF di 2.250 euro ogni anno (9.000 /4 ) per 4 anni. Per ottenere il rimborso devi presentare la dichiarazione dei redditi (tramite commercialista, CAF, oppure tramite il tuo stesso datore di lavoro, se offre questo servizio.

Attenzione

Quelli finora esposti sono solo esempi, per farti capire come funziona la detrazione fiscale rispetto allo sconto in fattura. Per conoscere effettivamente quali sono le regole attuali in materia di bonus casa, consulta il sito dell’Agenzia delle Entrate. Dunque per sapere qual è la percentuale di bonus che ti spetta, su quali lavori di ristrutturazione, se è possibile scegliere tra sconto in fattura e detrazione fiscale, oppure no. Trovi tutto sul sito dell’Agenzia, oppure puoi chiedere al tuo commercialista di fiducia.

Quale conviene

Probabilmente ti stai chiedendo quale delle due opzioni convenga scegliere. A nostro avviso, conviene di più lo sconto in fattura: ottieni subito lo sconto, non hai alcun esborso di denaro se non quello del 10% e ti metti già l’anima in pace.

Tuttavia, non sempre è possibile scegliere. A volte i contribuenti possono scegliere tra sconto in fattura, detrazione fiscale e persino cessione del credito (leggi qui la differenza tra sconto in fattura e cessione del credito), altre volte non è possibile e la legge permette di accedere solo alla detrazione fiscale.

Suggerimento

Consulta il sito dell’Agenzia delle Entrate per conoscerei dettagli del bonus che desideri chiedere.