Hai deciso di dare le dimissioni, hai rispettato i termini di preavviso e tra poco arriva il tuo ultimo giorno di lavoro. Controlli di avere adempiuto a tutte le questioni burocratiche e ti accorgi di essere in negativo con le ferie. Hai consumato più ferie di quante ne avessi.

Capita a chiunque di farsi prendere la mano con le ferie, ed è capitato anche a te, ma non preoccuparti, c’è una soluzione per tutto. In questa guida completa su dimissioni e ferie in negativo ti spiego cosa succede se hai consumato più ferie di quelle spettanti, infine quali sono le conseguenze sullo stipendio e sul TFR.

Cosa significa

Avere le ferie in negativo significa che hai consumato più ferie di quante ne hai maturate. In genere un lavoratore matura circa due giorni e mezzo di ferie al giorno. Supponiamo che sia la fine di luglio e ad agosto tu abbia preso due settimane di ferie, per un totale di dieci giornate lavorative.

A fine luglio controlli la busta paga (nella busta paga puoi infatti vedere il saldo ferie maturato) e noti di avere solo quattro giorni di ferie maturati. Significa che, utilizzando dieci giorni di ferie, andrai in negativo per sei giorni (10 ferie – 4 maturate = 6 giorni in negativo).

Non tutte le aziende permettono di andare in negativo, ma succede, non è un’eventualità così rara. In genere poi si ritorna in positivo durante l’anno, visto che ogni mese poi riprendi ad accumulare ferie. E anche durante il mese in cui sei in vacanza accumuli i soliti due giorni e mezzo di ferie.

Diverso però è il discorso se hai dato le dimissioni. Se hai deciso di lasciare il lavoro, è chiaro che non continuerai ad accumulare ferie, quindi può essere che tu non riesca a tornare in positivo. Vediamo cosa succede in caso di dimissioni e ferie in negativo.

Cosa succede

Supponiamo che oggi sia il tuo ultimo giorno di lavoro e sei in negativo di cinque giorni di ferie. Chiaramente, non puoi recuperarli né maturarli in alcun modo visto che da domani non sarai più lì.

Per maturare altri cinque giorni di ferie e quindi tornare a un saldo di zero, dovresti lavorare ancora all’incirca un paio di mesi. L’unico modo che c’è per regolare questa situazione, è quello di versare all’azienda il corrispondente delle ferie godute pur non maturate. Ti spiego meglio di cosa si tratta, anche con esempi concreti, nel prossimo paragrafo.

Conseguenze

Se per esempio sei in negativo di cinque giorni di ferie e non hai la possibilità di recuperarli, l’azienda te li scala dalla tua ultima busta paga. Per ogni giorno in negativo, decurta una giornata di lavoro. Quindi, se per esempio la tua paga giornaliera è di 80 euro lordi, allora dalla tua ultima busta paga ti toglie 80 x 5 giorni = 400 euro.

Supponiamo che la tua ultima busta paga comprenda le seguenti voci:

  • Emolumenti mensili (ossia lo stipendio) = 1.800 euro;
  • TFR da liquidare = 3.000 euro;
  • Ferie in negativo = 5 giorni.

Come netto busta paga ricevi:

1.800 + 3.000 – 400 = 4.400 euro. L’azienda decurta i 400 euro di ferie godute pur non maturate.

In genere è preferibile evitare di arrivare a un monte ferie negativo. Avere una decurtazione sulla busta paga non è piacevole, ma si tratta di un diritto dell’azienda. Non puoi opporti. Il calcolo lo effettua un automatico l’ufficio amministrativo della tua (ex) azienda.