La Costituzione italiana entrò in vigore il 1 gennaio 1948. Essa sancisce i diritti fondamentali dei cittadini, nonché una serie di principi, diritti e doveri di questi ultimi, libertà inviolabili, modalità di gestione del potere legislativo e il procedimento da rispettare se si intende modificare la Costituzione.

In questa guida completa sulle elezioni Camera e Senato ti spiego le differenze e le analogie tra questi due organi di fondamentale importanza, quali sono le funzioni del Parlamento, quanti anni devi avere per essere eletto deputato e quanto devi averne per essere eletto senatore, infine quanto dura la legislatura e il sistema elettorale previste per le due camere.

Organi

Parlamento italiano è composto da due organi (art. 55 della Costituzione):

  1. Camera dei deputati;
  2. Senato della Repubblica.

La divisione e il nome differente, non deve far pensare che ogni camera abbia un ruolo diverso, al contrario: Camera e Senato hanno i medesimi poteri e funzioni. Proprio perché le funzioni sono identiche, si dice che vige il bicameralismo perfetto. Sono su un piano di assoluta parità.

Il Parlamento ha potere legislativo, ossia quello di creare le leggi. La Costituzione ha voluto che le camere avessero funzioni identiche, proprio per garantire la funzione legislativa: ogni legge deve passare sia dalla Camera che dal Senato per essere approvata.

Supponiamo che la Camera approvi una bozza di legge sul reato di bancarotta fraudolenta. Questa bozza passa poi al Senato: se quest’ultimo la approva senza apportare modifiche, allora la legge è fatta.

Se invece la modifica, anche minimamente, allora la bozza deve tornare alla Camera. Quest’ultima la approva o la modifica. Se la modifica, la bozza torna al Senato. Così fino a quando entrambe le Camere approvano la bozza senza modificarla.

Oltre alla funzione legislativa, il Parlamento ha le seguenti funzioni:

  • Revisione costituzionale, ossia di modificare la Costituzione (il procedimento però, è lungo e laborioso, proprio per garantire una certa “durezza” della Costituzione, ed evitare che chiunque la possa cambiare, facendo il buono e il cattivo tempo relativamente a principi importantissimi garantiti dalla Carta Costituzionale);
  • Indirizzo politico, ossia ha il compito di conferire o revocare la fiducia al Governo (tramite votazione); approvare mozioni o ordini del giorno;
  • Controllo del governo. Il Parlamento può mettere in moto atti di sindacato ispettivo nei confronti del governo, per verificare che stia agendo nel rispetto della legge;
  • Disposizione di inchieste. Il Parlamento può aprire inchieste su questioni di interesse generale, nominando e creando apposite commissioni.

Camera e Senato, sebbene abbiano le stesse funzioni, sono due entità separate. Tuttavia, in alcune occasioni si uniscono: in tal caso si parla di Parlamento in seduta comune, che rappresenta un terzo organo rispetto a Camera e Senato.

Il Parlamento in seduta comune, ha altre funzioni, differenti rispetto a quelle delle singole camere. Nello specifico ha il compito di:

  • Eleggere il Presidente della Repubblica;
  • Mettere in stato di accusa il Presidente della Repubblica nel caso in cui quest’ultimo commetta alto tradimento o attentato alla Costituzione;
  • Ricevere il giuramento di fedeltà del Presidente della Repubblica;
  • Eleggere un terzo dei giudici costituzionali;
  • Eleggere un terzo dei componenti del CSM (Consiglio Superiore della Magistratura).

L’operatività del Presidente della Repubblica quindi, è ampiamente legata a quella del Parlamento: egli deve giurare fedeltà alla Repubblica dinanzi al Parlamento, altrimenti non può intraprendere le sue funzioni.

Legislatura

Senato e Camera sono eletti dal popolo, durante le elezioni politiche, che avvengono ogni 5 anni. Lo stato convoca i cittadini per esprimere le proprie preferenze e, di conseguenza, formare il nuovo parlamento.

Ciò significa che una legislatura ha una durata di 5 anni. Per legislatura si intende appunto la durata del Parlamento.

Differenze

Sebbene Camera e Senato abbiano funzioni identiche, ci sono delle sostanziali differenze, in merito a:

  1. L’età a cui si può votare per eleggere deputati o senatori;
  2. L’età a cui si può essere eletti deputati o senatori;
  3. Numero dei deputati e dei senatori;
  4. Il sistema elettorale.

Nello specifico:

  • Per eleggere un deputato devi avere almeno 18 anni, mentre per diventarlo devi averne almeno 25;
  • Per eleggere un senatore devi avere almeno 25 anni, mentre per diventarlo devi averne almeno 40.

Le elezioni, sono a suffragio universale e diretto. Universale significa che tutti possono votare, sia uomini che donne. Diretto significa che non si può conferire delega di elezioni: ogni cittadino deve votare per sé, in prima persona.

I deputati sono 630, mentre i senatori sono la metà, ossia 315.

Per eleggere i deputati, l’Italia viene divisa in circoscrizioni. Si calcolano innanzitutto il totale dei residenti in Italia (tramite apposito censimento). Tal numero va diviso per 618 e a questo punto si assegnano i posti in parlamento in proporzione agli abitanti di ogni circoscrizione. I rimanenti 12 posti li elegge la Circoscrizione Estero.

Per eleggere il Senato della Repubblica invece, il sistema è basato sulle regioni: le regioni eleggono 309 senatori e i restanti 6 li elegge la Circoscrizione Estero.

Del Senato fanno parte anche, entrano di diritto:

  1. Gli ex presidenti della Repubblica;
  2. I senatori a vita, nominati dal Presidente della Repubblica per l’encomio in un ambito di importanza generale (culturale, scientifico, ecc.).

Queste due categorie sono senatori a vita, ossia fino al loro ultimo giorno di vita fanno parte del Senato.

Al termine dei cinque anni di legislatura, si procede con nuove elezioni: Queste avvengono entro due mesi dalla fine del precedente parlamento. Fino a quando il popolo nomina i nuovi membri del Parlamento, rimangono in carica i parlamentari precedenti, mantenendo le stesse funzioni. Una volta eletti i nuovi, ci sarà il passaggio delle consegne e i nuovi parlamentari potranno iniziare a lavorare.