L’evasione fiscale, nelle forme più gravi, rappresenta una piaga troppo estesa per il fisco italiano. L’alto livello della tassazione poi, non fa altro che spingere sempre più imprenditori alla ricerca di metodi di evasione o elusione. Chiaramente questo non giustifica il mancato pagamento delle tasse e le sanzioni sono dietro l’angolo.

L’evasione fiscale, nello specifico, consiste in una dichiarazione fiscale nulla (omessa) oppure falsa. Essa rappresenta un illecito fiscale che, se grave (superiore a determinati importi stabiliti dalla legge), diventa reato penale e quindi oltre alla sanzione pecuniaria applicata è prevista anche la reclusione in carcere.

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Possono distinguersi svariate forme e tipologie di evasione fiscale:

  • Mancata dichiarazione fiscale. Quando il contribuente non dichiara, in tutto o in parte, il suo reddito. Questi redditi sono comunque pervenuti all’Agenzia delle Entrate (per esempio dalla busta paga rilasciata dal datore di lavoro), ma il contribuente omette di dichiararli.
  • Mancato pagamento delle tasse. Il contribuente dichiara quanto dovuto, ma non paga le tasse. Un tipico esempio è quello dell’impresa che dichiara l’imponibile, ma non versa l’IVA.
  • Attività sommersa, in nero. Rappresenta una forma di evasione grave, in cui il contribuente occulta la sua attività, in parte (per esempio non rilasciando scontrini), o tutta (lavoro in nero).
  • Frode fiscale. Anche questa è una forma di evasione grave e consiste nell’architettare un sistema contabile basato spesso su false fatturazioni.

Secondo alcuni, è l’evasione fiscale che porta a un aumento del carico fiscale per i contribuenti onesti; secondo altri, questo ragionamento basato sull’aumento del carico fiscale per i contribuenti onesti è la peggiore e più ingiusta delle “punizioni”, che tra l’altro tocca chi le tasse le paga e non gli evasori.