L’ipertensione arteriosa è una patologia che colpisce sopratutto le persone anziane, ma non solo: si tratta di un aumento abnorme della pressione arteriosa e che, se non debitamente curata può portare a danni anche irreversibili su altri organi. Ecco perché è importante effettuare i dovuti controlli, soprattutto a una certa età.

In questa guida completa sul codice esenzione 031 ti spiego come farne richiesta presso l’ASL della tua città, come ottenere il certificato attestato da portare al tuo medico curante, a chi spetta e quindi che requisiti sono previsti dalla legge ed infine qual è la durata del codice esenzione e cosa fare per rinnovarlo.

Cos’è e come funziona

Il codice esenzione 031 si riferisce all’ipertensione arteriosa. Mediamente, ne sono affetti il 33% degli uomini e il 31% delle donne (fonte: ISTAT – Progetto Cuore). Si tratta di una patologia che comporta l’aumento della pressione nelle arterie. La causa non è ancora del tutto nota, ma pare che ci siano più concause: l’aumentare dell’età, uno stile di vita sedentario, stress, obesità, consumo di alcol e di sigarette, alimentazione con troppo sale, sono tutte condizioni che contribuiscono all’insorgere della malattia.

Se sei affetto da ipertensione arteriosa, lo stato ti riconosce l’esenzione del ticket per tutte le prestazioni e i farmaci adatti a controllo e cura della patologia. I codici di esenzione sono cinque:

  • Codice esenzione 031.401;
  • Codice esenzione 031.402;
  • Codice esenzione 031.403;
  • Codice esenzione 031.404;
  • Codice esenzione 031.405.

I codice da 401 a 405 servono per distinguere l’ipertensione senza alcun danno d’organo fino alla forma più grave. Questo perché in base alla gravità e ai danni già subiti dal paziente, il numero delle prestazioni esenti aumenta.

Cosa comprende

Il codice esenzione 031 comprende tutte le prestazioni di cui necessita il paziente per tenere sotto controllo l’evolversi della malattia, quindi per curarla. Si tratta di un’esenzione che colpisce solo le prestazioni e le medicine collegate alla patologia.

Esempio

Se devi fare un elettrocardiogramma, in questo caso sei esente dal ticket, perché si tratta di un esame che serve proprio per controllare l’evolversi dell’ipertensione. Se invece per esempio devi fare una visita oculistica, in questo caso devi pagare il ticket, perché l’esame della vista non ha nulla a che fare con l’ipertensione arteriosa.

Il Ministero della salute ha stabilito un elenco specifico di esami, prestazioni, a cui hai diritto se soffri di ipertensione arteriosa. L’elenco si divide in:

  1. Prestazioni ipertensione arteriosa senza danno d’organo; quando la patologia non ha causato nessun danno al paziente; in questo caso le prestazioni sono limitate;
  2. Prestazioni ipertensione arteriosa con danno d’organo; quando la patologia ha già avuto impatto su uno o più organi del paziente, che quindi necessita di visite e controlli aggiuntivi.

Ecco l’elenco delle prestazioni e degli esami previsti, esenti.

Scarica subito la lista delle prestazioni mediche a cui hai diritto in caso di ipertensione arteriosa, senza danno d’organo e con danno d’organo.

A queste prestazioni si aggiunge l’esenzione anche per i farmaci per la cura della patologia.

Requisiti

La legge italiana riconosce l’esenzione del ticket in caso di malattie croniche, che hanno un lungo decorso. Una di queste malattie è proprio l’ipertensione arteriosa. Essa, se opportunamente controllata, si può tenere a bada e intervenire immediatamente nel caso ci siano peggioramenti o complicanze, ecco perché è opportuno eseguire le visite e le analisi con costanza.

L’unico requisito per l’ottenimento del codice esenzione 031 è l’essere affetti dalla patologia. Non importa il reddito del paziente: nel caso di malattie croniche l’unica condizione sufficiente è il certificato di diagnosi della patologia. La situazione reddituale dell’assistito o della sua famiglia convivente non ha alcun impatto né sull’esenzione né sull’elenco delle prestazioni esenti.

Il Decreto del Consiglio dei Ministri del 12 gennaio 2017 ha stabilito i LEA (Livelli essenziali di assistenza), ossia tutte quelle prestazioni, visite e servizi che lo stato deve garantire ai pazienti in tutta la penisola italiana. Nell’elenco LEA vengono inserite tutte le prestazioni essenziale e appropriate per una determinata patologia.

Il riconoscimento del danno d’organo in caso di ipertensione arteriosa è un fatto molto importante: è giusto che chi ha subito delle conseguenze a causa della patologia possa avere un margine più ampio di esenzione, in modo da eseguire controlli specifici e più approfonditi.

Domanda

Solitamente un paziente non fa la domanda così come si intende: spesso succede che, durante dei controlli di routine, il medico si accorge che alcuni valori sono un po’ alterati e quindi prescrive esami e visita specialistica per verificare se si tratta di ipertensione arteriosa. Il paziente quindi una volta eseguiti gli esami prescritti dal suo medico di famiglia, si sottopone anche alla visita specialistica (sempre prescritta dal medico di mutua).

Come richiedere

Lo specialista, se emette la diagnosi di ipertensione, ti rilascia anche un certificato che devi portare prima di tutto in ASL: qui registrano la tua esenzione e ti rilasciano un attestato, che tu devi portare al tuo medico curante. Con la consegna dell’attestato al tuo medico curante, hai fatto tutto: da quel momento sei esente per tutte le prestazioni, esami e farmaci relativi alla tua patologia.

Purtroppo ci sono ancora tante persone che, pur avendo diritto all’esenzione, non la chiedono. I motivi sono diversi, ma spesso riconducibili al fatto che un anziano non ha i mezzi per spostarsi e quindi evita di fare controlli e visite in ospedale. In ogni caso è sempre opportuno rivolgersi al proprio medico di famiglia, che saprà indicare il centro medico più vicino dove fare gli esami e ottenere la certificazione idonea.

Scadenza e rinnovo

Per quanto riguarda la scadenza dell’esenzione, il sistema sanitario italiano prevede due tipi di durata:

  • Illimitata, che non c’è bisogno di rinnovare;
  • A scadenza, di solito annuale. La scadenza annuale spesso è prevista sull’esenzione per reddito, perché può capitare di frequente che la situazione reddituale di una persona o di una intera famiglia cambi, per esempio perché un figlio si trasferisce altrove oppure perde il lavoro, oppure al contrario il reddito aumenta perché un membro familiare trova un’occupazione.

Per quanto riguarda la tua esenzione per ipertensione arteriosa, chiedi al tuo medico curante se ha una scadenza e qual è la durata. Se la scadenza è annuale, per rinnovarla, devi nuovamente recarti in ASL con dei certificati recenti e quindi chiedere l’attestato, da consegnare al medico curante.