Estate, tempo di feste, cerimonie all’aperto, matrimoni, banchetti, occasioni per incontrare vecchi e nuovi amici per festeggiare il lieto evento. Ai tempi del Covid però, ci sono precise regole da rispettare, in modo da garantire la sicurezza di tutti.

In questa guida completa sul green pass matrimoni ti spiego cos’è, come funziona per sposi, invitati, bambini, quando è obbligatorio, come richiederlo dopo la prima dose o la seconda dose di vaccino, chi lo rilascia, chi lo controlla e come funziona in zona bianca.

Cos’è

Il Green Pass italiano è un documento che attesta che:

  1. Hai ricevuto il vaccino anti-Covid;
  2. Oppure hai avuto il Covid e ora sei negativo;
  3. Oppure hai effettuato un tampone e il risultato è negativo.

E’ quindi un documento che attesta la tua non contagiosità e serve per poterti spostare tra regioni che rientrano in zona rossa o arancione. Non serve per gli spostamenti tra regioni bianche e gialle.

Il green pass è sempre necessario se partecipi a una cerimonia, qualunque sia la zona: bianca, gialla, arancione o rossa, per partecipare a una cerimonia devi possedere il green pass. Dunque, puoi partecipare a matrimoni, battesimi, cerimonie civili e religiose solo munito di green pass.

Come funziona

Il Governo, a causa della pandemia, ha deciso di imporre regole precise: dalla chiusura dei locali, delle scuole, delle palestre, fino alla graduale riapertura e ripresa della vita “normale”. Il tutto però in modo graduale e nel rispetto delle nuove regole.

Cerimonie, eventi, matrimoni, sono occasioni di socializzazione che più di altri offrono occasione di contatto e, purtroppo, anche contagio. Per questa ragione, per mettere in sicurezza sposi e invitati, chiunque voglia partecipare alla cerimonia deve esibire un green pass.

Sposi

Devono possedere il green pass non solo gli invitati, ma anche gli sposi. Nessun esonero dunque per i neoconiugi: come tutti quanti, anche costoro devono rispettare la regola.

Il green pass degli sposi è lo stesso di tutti gli altri invitati, le regole sono le stesse: vaccino, guarigione post covid, oppure tampone con risultato negativo.

Bambini

Anche i bambini devono possedere il green pass. Esonerati solo i bimbi fino a due anni. Dai due anni in poi bisogna possedere la certificazione.

Ciò significa che i genitori del bambino invitato, devono poter dimostrare che il figlio è non contagioso (ha avuto il Covid ed è guarito, ha fatto un tampone con esito negativo oppure ha ricevuto il vaccino).

Chi controlla

Si era parlato addirittura di un “COVID manager”, ossia una persona assunta dal ristorante con il compito di controllare chi, tra gli invitati, avesse il green pass e chi no. Ma questa ipotesi è rimasta tale.

Nessun Covid manager dunque: ad oggi solo le forze dell’ordine e le autorità possono controllare chi possiede il certificato. Ciò significa che per entrare per esempio nella sala ricevimenti, non devi mostrare il certificato a qualcuno. Ma se per caso durante il banchetto sopraggiungono le forze dell’ordine per un controllo, devi essere in grado di esibirlo.

Obbligatorio

Per partecipare a un matrimonio, il green pass è obbligatorio. Sono esonerati solo i bambini fino ai due anni di età. Per tutti gli altri sussiste l’obbligo.

Ciò significa che, sia gli invitati che gli sposi, devono poter dimostrare di essere non contagiosi: aver ricevuto il vaccino, essere guariti dal COVID oppure aver effettuato un tampone con esito negativo entro le 48 ore precedenti. Bisogna quindi dimostrare di non essere contagiosi.

Dopo prima dose

Se hai ricevuto la prima dose di vaccino, puoi già partecipare a un matrimonio, ma solo dopo 15 giorni dal vaccino. I centri medici infatti, emettono il certificato vaccinale solo dopo 15 giorni dalla prima dose. Invece dalla seconda dose lo emettono immediatamente.

Se quindi prendi la prima dose il 4 luglio, puoi partecipare a un matrimonio a partire dal 19 luglio, non prima. Se prendi la seconda dose il 30 luglio, hai il certificato sin da subito, dunque puoi prendere già parte a un matrimonio.

Se quindi hai intenzione di partecipare a un matrimonio e intendi fare il vaccino, ti conviene farlo almeno 15 giorni prima. Altrimenti, se non fai in tempo a vaccinarti, puoi sempre fare un tampone non prima di 48 ore dall’evento: con il tampone esito negativo hai diritto al green pass.

Chi lo rilascia

Il certificato lo rilascio il soggetto presso cui effettui il vaccino o il tampone. Ad esempio quindi, se ricevi il vaccino presso la ASL, è quest’ultima a rilasciarti il pass. Se lo ricevi dal medico curante, ti rilascia il pass. Se effettui un tampone in farmacia, è la farmacia a rilasciarti il pass.

In ogni momento inoltre, puoi scaricare tu stesso il pass vaccinale dal fascicolo elettronico della tua regione. In questa guida sul certificato vaccinale ti spiego passo per passo come scaricarlo.

Zona bianca

Inizialmente si ipotizzava che il green pass non sarebbe stato necessario in zona bianca. Il governo ha smentito questa ipotesi: il certificato vaccinale serve anche in zona bianca. Se quindi partecipi a un matrimonio o altra cerimonia religiosa o civile, il certificato è obbligatorio.

In ogni momento devi poter dimostrare di non essere contagioso. Lo scopo è quello di garantire la sicurezza degli sposi e degli invitati, in estate, un periodo in cui più di altri si è esposti al contagio proprio per via delle maggiori occasioni di socializzazione.