Capita almeno una volta, più o meno quasi a tutti, di guidare l’auto intestata a un altro. Per esempio la macchina dei propri genitori, oppure la macchina gentilmente prestata da un amico perché la tua si è rotta, o ancora una persona che guida l’auto intestata al proprio coniuge.

Vediamo di seguito cosa succede se ti fermano le forze dell’ordine oppure se, nel caso peggiore, sei protagonista di un incidente stradale mentre sei alla guida di un’auto non intestata, qual è la multa che rischi, quali sono le condizioni, cosa succede se la macchina è intestata a genitori non conviventi, infine quali documenti servono se vai all’estero con una macchina non tua.

Multa

Se le forze dell’ordine ti fermano alla guida di un’auto non tua, rischi una multa che va da 728 a 3.636 euro. La multa però, non scatta automaticamente, bensì al verificarsi di alcune condizioni. Nello specifico non scatta la multa se:

  • Guidi l’auto intestata ai tuoi genitori e avete la stessa residenza. Le forze dell’ordine non contestato se ti trovano alla guida di un’auto con cui sei legato da rapporti di familiarità e convivenza. Per provare familiarità e convivenza, non serve portare con te un certificato di residenza: le forze dell’ordine, sulla base della targa della macchina, possono collegarsi in tempo reale ad alcune informazioni presso l’Anagrafe del comune, dunque verificare se avete la stessa residenza;
  • Oppure stai guidando l’auto non tua da meno di 30 giorni continuativi. Si tratta di guida occasionale di auto altrui e anche in questo caso non scatta automaticamente la multa.

Sono delle motivazioni ragionevoli per non essere multato. D’altronde, a chi non capita di guidare la macchina di mamma e papà, oppure quelle di un amico perché in quel momento è impossibilitato.

Prestare auto a terzi

Di conseguenza, rischi una multa che va da circa 700 e arriva fino a circa 3.000 euro se:

  • Guidi la macchina di un familiare non convivente;
  • Guidi una macchina intestata a un altro (un amico oppure un familiare non convivente), da oltre 30 giorni. Se quindi guidi la macchina di tuo padre con cui non convivi, da più di 30 giorni, rischi la multa.

Se guidi una macchina da più di 30 giorni, scatta l’obbligo di annotare sul libretto di circolazione, il tuo nome, ossia colui che effettivamente possiede l’auto e la guida. L’annotazione non devi farla tu: devi rivolgerti alla Motorizzazione Civile oppure, in alternativa, a un’agenzia di pratiche auto.

Una volta effettuata l’annotazione, puoi guidare tranquillamente la macchina di altre persone, anche non familiari e anche non conviventi, a tempo indefinito (oltre 30 giorni).

Genitori non conviventi

Se stai guidando l’auto intestata a uno dei tuoi genitori, e non siete conviventi, puoi farlo liberamente, ma solo se si tratta di un uso occasionale. Se stai guidando il veicolo dei tuoi genitori (con cui non convivi), da più di 30 giorni, allora devi far annotare il tuo possesso sul libretto di circolazione.

Poco importa quindi il grado di parentela: in caso di non convivenza, e superati i 30 giorni di guida di un veicolo, occorre l’annotazione sul libretto, anche se l’auto è dei tuoi genitori (non conviventi con te).

Suggerimento

Per l’annotazione puoi rivolgerti Alla Motorizzazione civile oppure a un’agenzia pratiche auto.

All’estero

Anche all’estero è possibile guidare un’auto italiana, non intestata a te. Puoi farlo, ma solo se possiedi i seguenti documenti:

  • Delega a condurre. Se guidi un’auto intestata a un’altra persona, deve rilasciarti una delega. Qui trovi il modulo di delega predisposto dall’ACI, da compilare e firmare. La firma deve essere autenticata (per esempio in comune).
  • Carta verde. Ossia un documento da chiedere all’assicurazione RCA e che appunto conferma che l’auto è regolarmente assicurata. La carta verde non serve in Europa e in molti altri paesi. Per conoscere le nazioni che la richiedono, consulta il sito UCIMI.
  • Permesso internazionale di guida. Questo documento lo rilascia la Motorizzazione civile e serve solo se la nazione in cui guidi non ha convenzioni per la guida, con l’Italia. Dunque, se intendi andare all’estero, verifica prima sul sito ACI se la nazione in cui guiderai non ha convenzioni con l’Italia.
  • Carnet de Passages en Douane (CPD). Si tratta di un documento rilasciato dall’ACI, necessario solo in caso di importazione di veicoli privati e commerciali. Non tutti i Paesi lo richiedono: verifica sul sito ACI se lo richiede la nazione in cui intendi importare il veicolo.

Incidente stradale

Fare un incidente, è sicuramente un’esperienza per nulla piacevole. Soprattutto se eri alla guida di un’auto intestata non a te, ma a una persona che praticamente ti ha dato la sua fiducia.

Se guidi l’auto di un altro e provochi un incidente (quindi incidente avvenuto per tua colpa), sei responsabile tu e anche il proprietario dell’auto, sia per i danni provocati alle persone che alle auto (art. 2054 c.c.). Conducente e proprietario quindi, partecipano entrambi al risarcimento del danno.