Ogni bambino ha il diritto di vivere un’infanzia felice. Ogni ragazzo ha diritto di crescere come tutti gli altri. Sono questi i principi che hanno ispirato il Governo italiano a creare negli anni ’90 la indennità di frequenza: un aiuto economico per le famiglie che hanno figli minori con handicap che vanno a scuola tutti i giorni. Proprio come gli altri.

In questa guida ti spiego cos’è e come funziona, qual è l’importo che ti spetta, quali sono le malattie che danno diritto all’indennità (come dsa, dislessia e celiachia), come fare la domanda di richiesta e quale modulo utilizzare, come ottenere l’indennità nei mesi estivi e come richiedere l’aumento degli assegni familiari. Ecco tutto quello che devi sapere.

Cos’è e come funziona

L’indennità di frequenza scolastica è un aiuto economico erogato direttamente dall’INPS a favore dei ragazzi con handicap fino al compimento della maggiore età. Lo scopo di questo aiuto è sostenere e incentivare la frequenza scolastica del ragazzo e il suo inserimento nella vita sociale. Obiettivi altrimenti difficili da raggiungere.

Lo Stato italiano ha definito i beneficiari dell’indennità e le modalità di concessione nella Legge 289/1990. Ha riconosciuto delle agevolazioni anche ai familiari che assistono i disabili nella Legge 104/1992. L’Articolo 33 riconosce ad essi tre giorni di permesso mensile dal lavoro retribuiti o due ore di permesso giornaliero retribuite in casi speciali.

Requisiti

L’indennità di frequenza è un sostegno destinato soltanto a quei ragazzi in situazioni economiche disagiate. Tuo figlio ha diritto a riceverla solo se è minorenne e in possesso dei seguenti requisiti:

  • Difficoltà importante a compiere gli atti propri dell’età;
  • Sordità oltre 60 decibel nell’orecchio meno malato;
  • Frequenza di scuole pubbliche/private oppure di centri di riabilitazione oppure centri di formazione;
  • Cittadinanza italiana;
  • Residenza in Italia se cittadino straniero comunitario;
  • Possesso di permesso di soggiorno se extracomunitario;
  • Mancanza di reddito personale;
  • Reddito personale massimo pari a 4805,19 euro annui.

Le malattie che danno diritto

Non ci sono specifiche malattie che danno diritto all’indennità di frequenza. Può essere una qualsiasi malattia come dsa, dislessia, celiachia o patologie oncologiche. Quello che è rilevante è che lo stato di malattia comporti grave e persistente difficoltà a compiere gli atti quotidiani dell’età e il rispetto dei requisiti sopra citati.

Incompatibilità

Purtroppo esistono delle condizioni che non ti permettono di avere diritto all’indennità di frequenza. Nello specifico, le condizioni riguardano aiuti economici e sostegno sanitario di cui stai già usufruendo. Non puoi ottenere l’indennità se:

  • Percepisci l’indennità di accompagnamento;
  • Sei ricoverato presso strutture di cura;
  • Percepisci l’indennità speciale per i ciechi parziali oppure l’indennità di comunicazione per i sordi prelinguali.

Ad ogni modo c’è una buona notizia: hai comunque la possibilità di optare per il trattamento più favorevole: se tuo figlio ha diritto all’indennità di accompagnamento e all’indennità di frequenza, esse sono incompatibili, ma hai diritto di scegliere quella più favorevole per lui in termini economici.

Dopo i 18 anni

Al compimento della maggiore età, tuo figlio non ha più diritto all’indennità di frequenza. A quel punto può però riproporre all’INPS tutta la documentazione della sua malattia per inoltrare la domanda di invalidità civile e di accompagnamento, se gli spetta.

La domanda per il riconoscimento delle agevolazioni per disabili deve essere inviata all’INPS entro i 6 mesi precedenti il compimento dei 18 anni. Ad ogni modo, al compimento dei 18 anni, l’INPS liquida provvisoriamente la prestazione economica prevista per i disabili maggiorenni.

La prestazione è poi confermata da una visita medica INPS e previa presentazione del modello AP70 attestante i requisiti socio economici previsti. La domanda, a cui non occorre includere il certificato medico, va presentata online tramite il sito INPS oppure tramite patronati o associazioni di tutela dei disabili.

Scarica subito il modello AP70 attestante i requisiti socio economici per ottenere l’invalidità civile.

Importo

L’indennità di frequenza è pari a 279,75 euro mensili per 12 mensilità. Tuttavia in delicate situazioni economiche sfavorevoli, l’indennità può essere aumentata di un importo stabilito dalla legge (l’importo dipende da caso e caso). L’indennità di frequenza non fa reddito e non è soggetta a tassazione IRPEF.

Autorizzazione del giudice tutelare

Se tuo figlio disabile è minorenne puoi chiedere di essere tu il soggetto autorizzato a ricevere la somma della sua indennità di frequenza. Per far questo hai bisogno solamente di una cosa: un’autorizzazione per il ritiro del Giudice Tutelare.

Per richiedere questa autorizzazione è necessario che entrambi i genitori permettano l’uno all’altro la riscossione della somma. Questa autorizzazione deve essere data nel quadro E del modulo di domanda della prestazione. Il modulo deve essere infine compilato dinanzi a un pubblico ufficiale che ne accerta le firme.

Attenzione

Se l’importo é pari o superiore a 1.000 euro, l’indennità non può essere riscossa in contanti ma deve essere accreditata presso un conto corrente.

Domanda

Fare richiesta dell’indennità di frequenza è molto semplice:

  1. Vai dal medico di base e presentagli tutta la documentazione medica che attesta lo stato invalidante di tuo figlio;
  2. Chiedi al medico di rilasciarti il certificato medico introduttivo e il codice identificativo ad esso allegato;
  3. Compila la domanda di indennità di frequenza con la documentazione fino ad ora raccolta;
  4. Vai alla convocazione INPS a cui sarai chiamato a presentarti con tuo figlio disabile per la verifica degli estremi di riconoscimento dell’indennità. In genere fra 3/4 mesi.

Per quanto riguarda il punto 3, puoi inoltrare la domanda all’INPS tramite:

  • Sito INPS: devi accedere al sito INPS con il PIN di tuo figlio minore, non con il tuo;
  • Patronati o associazioni a tutela dei disabili.

Ricorso

Può succedere a volte che la tua domanda di indennità di frequenza venga rifiutata da parte degli ispettori dell’INPS. Se ritieni ingiusto il rigetto e che rispetti tutti i requisiti per ottenere questo aiuto economico, puoi presentare un ricorso avverso al verbale. La procedura prevista è la seguente:

  1. Rivolgiti al Tribunale della tua zona e presenta un’istanza di accertamento tecnico preventivo delle condizioni di salute di tuo figlio.
  2. Aspetta che un consulente tecnico, insieme a un medico INPS, valutino la sussistenza della disabilità e redigano un apposito verbale.

Il verbale è inviato in copia sia a te che all’INPS. Entrambi avete a disposizione 30 giorni dalla ricezione per contestarlo. Se nessuno dei due contesta il verbale, diventa definitivo e inappellabile. Ciò significa che non è possibile fare ricorso.

Se decidi di contestato, devi depositare un ricorso introduttivo del giudizio presso la cancelleria del Tribunale, chiarendo le motivazioni che ti spingono a contestarlo. Purtroppo con questo atto inizia la causa giudiziaria vera e propria, con udienze delle parti e la sentenza finale, definitiva e inappellabile.

Mesi estivi

Durante il periodo estivo, tuo figlio minorenne non frequenta la scuola, ma ha diritto comunque a percepire l’indennità se frequenta dei centri pubblici o privati (purché convenzionati) che operano per il recupero dei disabili. Attenzione che la frequenza a strutture private non convenzionate non da mai diritto all’indennità.

Per quanto riguarda la frequenza minima, non occorre che sia giornaliera, ma deve essere comunque non sporadica, deve avere una cadenza determinata che permetta al ragazzo di raggiungere i risultati prefissati dal trattamento.

Se la struttura richiede solo una frequenza sporadica, occorre inviare all’INPS una dichiarazione della struttura interessata, in cui chiarisca che i risultati previsti possono essere raggiunti anche con poche presenze.

Assegni familiari

Dopo aver ottenuto la risposta positiva dell’INPS e quindi il diritto all’indennità di frequenza per tuo figlio, c’è ancora una cosa che puoi fare per ottenere un ulteriore aiuto dallo Stato: richiedere all‛INPS un aumento degli assegni familiari che ti spettano.

Per la richiesta degli assegni familiari, devi compilare il modulo ANF42, insieme a una copia del modello SS3/AF che ti ha spedito l’ASL. Dopo circa un mese potrai ritirare dall’INPS il modello ANF43 da consegnare al tuo datore di lavoro, che potrà finalmente aggiornare le tabelle per i genitori di disabili ed erogarti la somma.

Scarica subito il Modulo ANF24 per richiedere l’aumento dei tuoi assegni familiari se hai diritto all’indennità di frequenza.

Accompagnamento

L’indennità di frequenza è incompatibile con l’indennità di accompagnamento ma, se ne possiedi i requisiti, puoi scegliere l’una o l’altra, secondo le tue esigenze. Appena ricevi la lettera che ti conferma il riconoscimento dei tuoi diritti, hai 30 giorni di tempo per dichiarare la sussistenza di aiuti incompatibili ed effettuare quindi una scelta.

Arretrati

Dopo aver ricevuto dall’INPS il verbale di accertamento che riconosce l’indennità di frequenza, devi comunicare all’INPS il numero di conto corrente di tuo figlio (va bene anche un libretto postale nominativo). Se vuoi ricevere tu i soldi direttamente, puoi chiedere l’autorizzazione del giudice tutelare come ti ho spiegato prima.

La comunicazione va effettuata online se sei in possesso di PIN INPS (ricordati che deve essere sempre del minore), oppure tramite patronato/associazione disabili. Su quel conto o sul libretto di risparmio saranno accreditati anche gli eventuali arretrati, ossia le somme dovute dal momento della richiesta.

Rinnovo

Quando tuo figlio minore si iscrive alla scuola dell’obbligo, occorre presentare all’INPS una dichiarazione sostitutiva che accerti l’iscrizione del disabile a scuola (D.P.R. n. 445/2000). Questa dichiarazione vale per tutti gli anni di obbligo scolastico, quindi non c’è bisogno di rinnovarla ogni anno.

Per quanto riguarda invece la frequenza a corsi o centri prima e dopo la scuola dell’obbligo, occorre la certificazione di frequenza rilasciata dall’ente per ottenere l’indennità. In questa certificazione sono specificati i periodi di frequenza e quindi le date in cui occorre rinnovarla ogni volta.

Tredicesima

L’indennità di frequenza è legata solamente alla frequenza della scuola o di specifici corsi o centri di trattamento della malattia. Non è quindi prevista alcuna mensilità aggiuntiva come la tredicesima oppure la quattordicesima.