Lavoro in nero, mancata retribuzione, mancato pagamento dei contributi, mobbing. Come testimonia la cronaca, sono solo alcune delle ingiustizie a cui, quotidianamente, vengono sottoposti lavoratori di tutto il mondo. In Italia, l’ente preposto a vigilare sulla correttezza delle condizioni lavorative è l’Ispettorato del Lavoro.

In questa guida sull’ispettorato del lavoro ti spiego cosa fa, quali sono i suoi compiti, cosa devi fare se subisci delle ingiustizie, come denunciarle, cosa succede in seguito alla denuncia o al controllo in azienda se gli ispettori constatano l’infrazione ed infine come funzionano le denunce anonime.

Cos’è e cosa fa

L’Ispettorato del lavoro é un organo del Ministero del Lavoro, formato da funzionari che possiedono il titolo di poliziotti giudiziari, con il preciso compito di controllo e vigilanza in materia di diritto del lavoro. Nello specifico:

  • Controlla la lealtà della relazione tra datore e lavoratore;
  • Verifica la legalità della relazione, sotto il profilo contrattuale e previdenziale;
  • Interviene per l’effettiva tutela del lavoratore.

Quando rivolgersi

Se sul tuo luogo di lavoro sussistono delle situazioni di illegittimità o ingiustizie, puoi sporgere denuncia presso il Servizio Ispezione del Lavoro della tua zona.

Tra i casi più frequenti di denuncia:

  • L’impiego di lavoratori in nero o con contratto irregolare,
  • La mancata retribuzione;
  • L’omesso versamento dei contributi INPS;
  • Il mancato rispetto di quanto indicato in busta paga;
  • Il mancato rispetto degli orari di lavoro, che si prolungano oltre quelli stabiliti dal contratto;
  • Il mobbing subìto.

In tutti questi casi, la legge prevede delle pesanti sanzioni penali e amministrative a carico del datore di lavoro.

Denuncia datore di lavoro

Puoi sporgere denuncia presso l’ispettorato del lavoro della tua provincia. Al funzionario preposto devi indicare i seguenti dati:

  • Qualifica e mansioni svolte;
  • Dati dell’azienda;
  • Dati del responsabile;
  • Il contratto con cui sei assunto (chiaramente se lavori in nero, non puoi fornire questo elemento);
  • Le ultime buste paga;
  • Tutte le prove documentali;
  • I dati di eventuali testimoni (colleghi di lavoro, clienti, fornitori, ecc.).

L’ispettore provvede quindi a stendere un verbale, che ti fa firmare.

Suggerimento

Quella della denuncia è una fase cruciale. Prima di sporgerla quindi, cerca di raccogliere quante più prove possibili. È molto di aiuto la presenza di uno o più testimoni.

Cosa succede in seguito

L’ispettorato prende in carico la tua richiesta e avvia una fase, detta di conciliazione, tra te e il tuo datore di lavoro, allo scopo di far trovare un accordo tra le parti.

Suggerimento

In questa fase è consigliabile farsi seguire da un avvocato di fiducia, oppure da un sindacato.

Se constata grave infrazione

L’ispettorato può avviare subito un’ispezione (quindi senza passare per la conciliazione), se i fatti da te denunciati:
  • Hanno rilevanza penale;
  • Toccano anche altri tuoi colleghi;
  • Riguarda fenomeni irregolari già conclamati nel tuo territorio;
  • Riguarda irregolarità contributive e assicurative.
 Se dall’ispezione, i funzionari constatano l’irregolarità, provvedono a comminare al datore di lavoro la sanzione prevista dalla legge.

Denuncia anonima

Cosa si rischia

Purtroppo alcuni lavoratori, pur subendo ingiustizie o lavorando in situazioni irregolari, rinunciano a denunciare, per timore delle ritorsioni e della perdita del lavoro. Ciò nonostante lo stesso Ministero del lavoro sancisca che le dichiarazioni dei lavoratori debbano rimanere segrete (D.M. n. 757/1994). Sulla segretezza di queste dichiarazioni si è pronunciata a favore anche la giurisprudenza (Consiglio di Stato sent. n. 736/2009).

Attenzione

La tua dichiarazione rimane segreta, nel senso che l’ispettorato non è autorizzato a far sapere al tuo datore di lavoro che sei stato tu a denunciare l’irregolarità. Ma comunque quando sporgi la denuncia devi lasciare i tuoi dati identificativi che, non verranno divulgati.

Se comunque non riesci a sentirti tranquillo, nessuno ti vieta di denunciare in forma del tutto anonima, senza lasciare i tuoi dati, quindi per esempio tramite email o lettera. In questo caso però, l’ispettorato non è tenuto a effettuare i controlli, rimane sua discrezione.

Suggerimento

Per avere maggiori possibilità che la tua segnalazione anonima venga presa in considerazione, descrivi nella maniera più dettagliata possibile ogni particolare. Fatti, accadimenti, orari, tutto ciò che può essere utile all’ispettorato per comprendere che la tua segnalazione è fondata e si riferisce a gravi irregolarità.

Se sei vittima di un’irregolarità ma non te la senti di esporti in prima persona, rivolgiti a un sindacato: il suo scopo è proprio quello di aiutarti e tutelare i diritti dei lavoratori che, come te, subiscono ingiustizie.

Mandare controllo

Quando fai una denuncia, l’ispettorato fa scattare l’attività di verifica. A quel punto quindi, l’azienda potrebbe ricevere una visita di controllo da parte degli ispettori. La constatazione dell’infrazione, fa scattare subito la sanzione se il datore di lavoro viene colto in flagrante.

Se la tua segnalazione è anonima, ossia fai una segnalazione per telefono o via email, senza lasciare i tuoi dati, non è detto che l’ispettorato avvii la procedura di verifica. Solitamente lo fa solo se, nonostante l’anonimato, i fatti raccontati sono così chiari, gravi e inconfutabili da rendere necessarie delle indagini.