Il lavoro notturno è riconosciuto come usurante, perché chiaramente comporta uno scompenso del sonno e può portare anche alla nascita di disturbi psicosomatici come insonnia, ansia. Per questa ragione, chi svolge un lavoro usurante può andare in pensione prima.

In questa guida completa sul lavoro notturno te ne fornisco la definizione, ti spiego come funziona, cosa dice la normativa italiana, come ottenere l’esonero per età, per patologia, per familiari disabili a carico o per figli a carico ed infine ti fornisco il modulo fac simile per presentare la richiesta.

Definizione e come funziona

Prima di dare la definizione di lavoro notturno, occorre chiarire il significato di periodo notturno. È denominata periodo notturno la fascia di almeno 7 ore continue e che racchiuda l’orario da mezzanotte alle 5 del mattino. In base a questa definizione, il “periodo notturno” è questo:

  • Dalle 22 alle 5 del mattino;
  • Dalle 23 alle 6 del mattino;
  • Dalle 00 alle 7 del mattino.

Dopo aver chiarito cosa si intende per “periodo notturno” eccoci dunque alla definizione di lavoro notturno.

Sei un lavoratore notturno se durante il periodo notturno svolgi uno dei seguenti orari:

  1. Almeno tre ore di lavoro;
  2. Una parte del tuo orario di lavoro, definita dal tuo CCNL. Il lavoro notturno è infatti disciplinato dai singoli CCNL, oltre che dal decreto legislativo n. 66/2003. Anche la contrattazione privata può prevedere delle regole di maggior favore per il lavoratore.

Comunicazione preventiva

Il lavoro notturno è riconosciuto come lavoro usurante e, per tal motivo, permette al lavoratore di andare in pensione in anticipo (D.Lgs. n. 67/2011). A tal fine, il datore di lavoro che impiega personale nel lavoro notturno, ogni anno deve fare una comunicazione preventiva all’Ispettorato Territoriale del Lavoro e all’INPS compilando online il modulo LAV_US.

Per inviare la comunicazione devi:

Scarica subito le istruzioni complete per la compilazione del modulo LAV.

Normativa

Come è facile immaginare, non tutti e sempre possono essere adibiti a lavoro notturno: si pensi per esempio alla lavoratrice in gravidanza o ad altri dipendenti che a cuasa di determinate malattie non possono prestare servizio di notte. Inoltre, il D. Lgs. n.81/08 stabilisce che anche chi non ha alcun impedimento, deve essere sottoposto a controllo e accertamento di idoneità al lavoro notturno.

Ai sensi del D. Lgs. 81/08, l’azienda deve sottoporre il lavoratore a una visita:

  • Al momento dell’assunzione o della predisposizione a lavoro notturno (visita preventiva);
  • Ogni due anni (visita periodica);
  • Su domanda del lavoratore.

Infine, il D. Lgs. n.151/2001 all’art. 53 individua chiaramente i lavoratori che l’azienda non può obbligare al lavoro notturno. Tali lavoratori possono chiedere l’esonero.

Esonero

Ai sensi dell’art. 53 del D.Lgs. n.151/2001, puoi chiedere l’esonero al lavoro notturno se appartieni ad una delle seguenti categorie:

  • Madre di bambino con età minore di tre anni; se non lo chiede la madre lo può chiedere il padre convivente;
  • Lavoratore o lavoratrice unico affidatario di figlio con età minore di 12 anni;
  • Hai a carico un disabile riconosciuto ai sensi della Legge 104.

Per età

Non c’è un riferimento normativo che sancisca, per gli over 50, la possibilità di ottenere l’esonero per età. Tuttavia, nulla vieta ai singoli regolamenti aziendali di inserire questa opportunità, per esempio verso chi ha raggiunto una certa età oppure ha determinati anni di servizio.

Per patologia

Con l’avanzare dell’età, ma anche a causa dello stress e non solo, possono sopraggiungere delle patologie, quali insonnia, depressione, ipertensione, diabete, ansia. Attualmente non c’è uno specifico elenco di patologie per le quali è possibile chiedere l’inidoneità al lavoro, quindi la valutazione spetta al medico competente, che in base alla patologia sofferta rilascia il certificato di inidoneità al lavoro notturno. Il medico competente aziendale poi, ogni anno sottopone il lavoratore a nuovo controllo per verificare se l’inidoneità sussiste oppure no.

Di solito la prassi è la seguente:

  1. Il dipendente riferisce le patologie al suo medico curante, che quindi lo indirizza a fare gli accertamenti idonei, presso strutture pubbliche; Il dipendente può subito rivolgersi anche al medico aziendale, che valuta se sospendere immediatamente il lavoro notturno in attesa degli accertamenti;
  2. Il dipendente esegue le visite richieste e ne consegna al medico competente aziendale tutti i certificati, sulla base di questi e un colloquio diretto, il medico aziendale emette un certificato di inidoneità al lavoro notturno.
  3. Ogni due anni il dipendente si sottopone nuovamente alle visite per verificare se l’esonero deve permanere.

Permessi ex legge 104

Se hai a tuo carico una persona disabile ai sensi della Legge n.104/1992, puoi chiedere al tuo datore di lavoro l’esenzione al lavoro notturno (art. 53, co. 3 del D. Lgs. n. 151/2001 e art. 11, co. 2, lettera del D. Lgs. n. 66/2003.

Richiesta esonero

Devi presentare al tuo datore di lavoro una richiesta di esonero scritta. Di seguito trovi i moduli fac simile per ogni singolo caso:

  1. Figlio con età inferiore a 3 anni, oppure in caso di unico affidatario, inferiore a 12 anni;
  2. Familiare disabile a carico (Legge 104).

Nella richiesta devi indicare i tuoi dati, la motivazione per cui chiedi l’esonero e allegare tutta la documentazione comprovante la legittimità della domanda.

Scarica subito il modulo fac simile compilabile WORD della richiesta di esonero.

Scarica subito il modulo fac simile compilabile WORD della richiesta di esonero.

Maggiorazione

Il CCNL di riferimento (commercio, metalmeccanici, turismo, edilizia, artigiani…) regola il lavoro notturno e fissa la percentuale di stipendio in più (maggiorazione) che spetta al lavoratore che presta lavoro notturno. Talvolta la maggiorazione è diversa in base a qualifica e livello. Inoltre, sempre il CCNL, stabilisce il lavoro notturno è nella norma (proprio per le caratteristiche di quel lavoro) o se è lavoro notturno straordinario o domenicale o festivo.

Esempio

Il CCNL dei metalmeccanici, per gli straordinari notturni aggiunge il 50% alla paga base. Se poi si tratta di straordinario notturno e festivo, allora aggiunge il 75%.

Pensione anticipata

Chi lavora su turni di 12 ore in funzione di accordi CCNL già attivi nel 2016 può inoltre ottenere una maggiorazione del 50% delle quote previste per il prepensionamento (D. Lgs. n. 67/2011 – Circolare INPS n. 59/2018).