Hai concluso gli studi e hai deciso di intraprendere la professione di commercialista o esperto contabile. Si tratta di un lavoro complesso, devi essere sempre al passo con la normativa fiscale: impegno e precisione sono elementi essenziali in questo mestiere.

In questa guida completa sul libretto di tirocinio commercialista ti spiego cos’è, come compilarlo, cosa scrivere, come indicare le attività svolte, se elencare le attività in modo generico oppure descriverle in maniera più puntuale, infine cosa fare dopo aver concluso il praticantato e superato l’esame di stato abilitante.

Cos’è

Per diventare commercialista o esperto contabile devi:

  1. Svolgere praticantato di 18 mesi, presso lo studio di un professionista iscritto all’Albo;
  2. Superare l’esame di Stato.

Dopo aver superato l’esame di Stato, puoi iscriverti all’Albo dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili.

Come compilare

In qualità di tirocinante, devi compilare il libretto in ogni sua parte. La compilazione infatti spetta a te e non al commercialista presso cui operi.

Durante la compilazione devi osservare delle precise regole:

  • Riservatezza. Esponendo le questioni rilevanti alla pratica svolta, non puoi menzionare nomi o altri elementi che possano essere indicativi di un soggetto.
  • Firma dello studio. In qualità di tirocinante sei tenuto tu stesso alla compilazione del libretto, ma è necessario che il professionista presso cui operi sottoscriva tutti i dati. Se svolgi tirocinio presso uno studio associato, occorre la firma del dominus dello studio.
  • Libretto digitale. Se l’ordine presso cui sei iscritto come praticante prevede la compilazione del libretto digitale, devi compilarlo secondo le regole ben precise indicate dall’ordine. Solitamente il libretto va compilato ogni sei mesi. Devi compilarlo prima in formato Word editabile, poi trasformarlo in PDF, firmarlo digitalmente e infine inviarlo via PEC all’ordine. NB: consulta il sito del tuo Ordine per verificare la procedura.
  • Controlli. La commissione dell’ordine preposta, può effettuare controlli sul libretto compilato.

Durante la compilazione del libretto, indichi di aver svolto:

  • Atti professionali, ossia redatto documenti propri dell’attività professionale, ad esempio la compilazione di un modello 760, la registrazione di fatture, la redazione di una perizia, ecc..
  • Questioni professionali, ossia aver approfondito insieme al professionista dello studio, una norma contabile, oppure aver partecipato a un corso di formazione, oppure aver partecipato ad attività tipica del lavoro di commercialista (verifica sindacale, costituzione di una società dinanzi al notaio, ecc.).

Attività svolte

Durante la compilazione del libretto devi indicare le attività svolte. Ti stai quindi chiedendo se occorre semplicemente fare un elenco di quello che hai fatto, oppure per ogni attività segnata devi anche argomentare.

Supponiamo che tu abbia eseguito invii e ricezione di modelli F24, certificazioni sostituti d’imposta, registrato fatture, calcolato tasse da pagare per ditte individuali: ti chiedi se sia sufficiente scrivere esattamente queste semplici attività, oppure tu debba argomentarle, scrivendo ad esempio:

  • Compilazione modelli F24: per pagamento tasse locali (addizionali comunali), per pagamento acconti IRPEF, per compensazione crediti;
  • Calcolo acconti IRPEF: per ditte individuali, per lavoratori autonomi.

Oppure se basta scrivere semplicemente:

  • Compilazione modelli F24;
  • Calcolo acconti IRPEF;
  • …..

Questo dipende dal tuo Ordine. Ognuno è infatti organizzato in modo diverso. Sostanzialmente è sufficiente una compilazione sui generis, che indichi le attività svolte, senza entrare in precisi e dispersivi dettagli, ma ti consiglio di chiedere all’ordine (prova a chiamare la segreteria oppure consulta il sito internet).

Cosa scrivere

Aspetto molto importante relativo alla compilazione: prima di scrivere confrontati con il dominus dello studio. E’ il dominus che ti segue e che deve firmare il tuo libretto, quindi chiedi a quest’ultimo che tipo di compilazione è gradita.

Colloquio

Alcuni ordini organizzano degli incontri un paio di volte l’anno, a cui partecipano tutti i praticanti, e potrebbero fare anche alcune domande sull’attività svolta, che non hanno ripercussioni sul libretto, ma servono giusto a voi praticanti, per rendervi conto a che punto è la vostra formazione.

Se qualcuno non riesce a partecipare, l’Ordine potrebbe invitarlo per un colloquio personale, durante il quale c’è una sorta di “interrogazione” sulle attività svolte fino a quel punto. Per interrogazione non si intende un “quarto grado”, quindi non spaventarti!

Ti chiedono come ti trovi con il dominus, come ti rende partecipe nella vita dello studio, domande su quello che hai fatto, ecc.. Praticamente ti chiedono di entrare nel dettaglio rispetto alle informazioni che hai scritto sul libretto. Per esempio se hai scritto che hai compilato dei modelli F24, ti chiedono su cosa vertevano questi modelli, per quali imposte hai predisposto il modello, ecc..

Dunque non andare in ansia, sono semplici domande su quello che hai fatto già in studio. Ogni ordine ha regole diverse, quindi informati presso quello a cui sei iscritto, per conoscere regole e consuetudini.

Cosa fare dopo

Una volta terminato il tirocinio e superato l’esame di stato, sei finalmente abilitato alla professione di Dottore Commercialista. Puoi quindi procedere con l’iscrizione all’Albo dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili della sede di appartenenza. Per far ciò, devi presentare all’Ordine:

  • La richiesta di iscrizione all’albo dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili;
  • I documenti richiesti (fototessere, copia del tesserino, marca da bollo). Per conoscere i documenti richiesti consulta il sito del tuo ordine.

La procedura di iscrizione non è immediata. Dopo aver consegnato la domanda e i documenti richiesti, il Consiglio dell’Ordine valuta la tua richiesta ed emette parere favorevole o contrario.

Dopo l’iscrizione, si aprono due possibilità professionali:

  1. Lavorare come dipendente presso uno studio;
  2. Aprire partita IVA, iscriversi alla Cassa di previdenza e iniziare la libera professione. Il Codice ATECO per l’attività è 69.20.11 “Servizi forniti da dottori commercialisti”.

Se decidi di intraprendere la libera professione, devi quindi occuparti di trovare un immobile da adibire a ufficio, di acquistare gli arredi, i computer, i software per la contabilità. E aspetto non da meno: iniziare a creare il tuo parco clientela. Poco per volta i clienti arriveranno, se dimostri impegno, serietà e professionalità.

A volte lo studio professionale dove il praticante ha svolto il tirocinio fa una proposta lavorativa: se ti sei trovato bene e la proposta ti interessa, potrebbe essere un trampolino di lancio per la tua carriera. Altrimenti puoi considerare le nuove proposte che il mercato offre.