Ogni giorno vediamo sulle nostre strade decine di camion, rimorchi, autoveicoli dediti al trasporto di cose. Spesso questi autoveicoli lavorano per conto terzi, ossia trasportano per conto di altri soggetti dei beni e in cambio ottengono il pagamento di un corrispettivo, precedentemente concordato tra le parti. E’ un’attività di impresa a tutti gli effetti.

In questa guida completa sulla licenza conto terzi ti spiego cos’è e come funziona, quali sono i requisiti per ottenerla, come comprare un’azienda o un parco veicoli autorizzato, come venderla, come iscriversi all’albo degli autotrasportatori conto terzi, infine come partecipare a un’asta giudiziaria e quali accortezze avere.

Cos’è e come funziona

La licenza conto terzi, o meglio, per essere più precisi la licenza trasporto conto terzi, è un’autorizzazione concessa dalla Motorizzazione Civile e che ti permette di lavorare come autotrasportatore di beni altrui su tutto il territorio italiano.

L’autotrasporto per conto terzi, è quindi a tutti gli effetti un’attività di impresa che offre un servizio di trasporto di merci di proprietà di altri soggetti, dietro pagamento di un compenso.

Requisiti

Per ottenere la licenza conto terzi, devi possedere (art. 41 della L. n. 298774):

  1. La partita IVA;
  2. L’iscrizione all’albo nazionale degli autotrasportatori per conto terzi;
  3. Apposita autorizzazione (appunto, licenza) rilasciata dalla Motorizzazione Civile. Grazie a questa autorizzazione puoi trasportare cose per conto altrui in tutta Italia. L’autorizzazione si riferisce al singolo veicolo, quindi se hai due autoveicoli, devi chiedere autorizzazione per entrambi.

La licenza vale anche per i rimorchi e semirimorchi, sia di proprietà dell’impresa autorizzata, che di proprietà di altre imprese autorizzate o di consorzi partecipati da imprese autorizzate. Può succedere infatti che un’impresa prenda in prestito un rimorchio da un’altra, oppure, in caso di necessità, si avvalga di rimorchi messi a disposizione di consorzi o cooperative di cui prende parte.

Per ottenere la licenza conto terzi, ossia l’autorizzazione, devi possedere i seguenti requisiti:

  • Per l’autotrasporto inferiore a 1,5 tonnellate. in questo caso basta la semplice domanda di iscrizione all’albo degli autotrasportatori conto terzi, dimostrando di possedere il requisito di onorabilità (ossia di non essere delinquenti e non avere condanne alla reclusione maggiori di tre anni);
  • Per l’autotrasporto oltre 1,5 tonnellate. In tal caso, oltre all’iscrizione all’albo e al requisito di onorabilità, occorrono occorrono anche i requisiti di capacità finanziaria e di idoneità professionale.

Capacità finanziaria

Praticamente devi dimostrare di possedere una somma pari a:

  • 50.000 euro, per il primo autoveicolo destinato al trasporto;
  • 5.000 euro per i veicoli successivi al primo. Quindi se per esempio hai tre autoveicoli, devi disporre di almeno 60.000 euro.

Idoneità professionale

L’idoneità professionale puoi ottenerla dopo aver superato un esame presso la Provincia di tua residenza. Esame vertente su diritto commerciale, tributario, civile, gestione commerciale di un’impresa, ecc. In alternativa, se dimostri di aver lavorato per almeno 5 anni come dipendente presso un’azienda e ti occupavi proprio di trasporto cose per conto terzi, sei esonerato dall’esame.

Suggerimento

Informati presso la tua Provincia, se scuole riconosciute organizzano corsi di formazione per il superamento dell’esame. di solito si tratta di corsi della durata di 150 ore.

Come comprare

Prima di tutto devi iscriverti all’albo degli autotrasportatori conto terzi (sopra puoi leggere i requisiti). A questo punto si apre la strada per la licenza. Hai varie possibilità per ottenerla (circolare n.1/2008 del Ministero dei Trasporti):

  1. Acquisire, per cessione di azienda, altra impresa che decidere di chiudere l’attività di trasporto per conto di terzi (l’atto di cessione dell’azienda deve essere regolarmente registrato);
  2. Acquisire tutto il complesso di veicoli da un’altra impresa che chiude l’attività di trasporto conto terzi. I veicoli devono essere almeno di categoria euro 3;
  3. Aver acquisito tramite preciso contratto (che può essere per esempio il leasing o l’usufrutto), la disponibilità di autoveicoli di categoria almeno euro 3, con una massa lorda totale di almeno 80 tonnellate.

Una volta effettuata l’acquisizione, attraverso uno di questi metodi, devi rivolgerti alla Motorizzazione Civile per la licenza.

Come vendere

Hai un’impresa di trasporto cose per conto terzi e hai deciso di chiudere? Puoi vendere la tua azienda, cederla, darla in usufrutto. Lo stesso vale per il tuo parco veicoli. Se cessi l’attività di trasporto conto terzi, puoi cancellarti dall’albo autotrasportatori.

A quel punto, l’impresa che ha acquisito il tuo parco veicoli oppure la tua azienda, può fare richiesta della licenza. Chiaramente, per fare richiesta di licenza, deve essere già iscritta all’albo autotrasportatori.

All’asta

Le aste giudiziarie rappresentano una interessante alternativa per fare affari. Purtroppo le aziende in difficoltà non sono poche, a causa della crisi economica che tocca vari settori dell’economia italiana. Avviene quindi che, le azienda vadano in asta,

Se un’azienda va in asta, significa, generalmente, che non è riuscita a superare la crisi, che ci sono dei debiti, che i creditori vogliono vedere al più presto soddisfatti i propri diritti. Dopo vari tentativi di conciliazione, se l’impresa non riesce a trovare una soluzione, purtroppo si arriva alla vendita all’asta dei beni aziendali.

Per chi invece vuole addentrarsi in questo settore, le aste giudiziarie rappresentano un’opportunità, in quanto spesso i prezzi di vendita sono al di sotto di quelli di mercato e quindi è l’occasione giusta per fare affari.

Ma attenzione: prezzo interessante o addirittura molto basso, non significa sempre convenienza. Probabilmente si rivelerà un affare, ma è sempre meglio non agire con superficialità, per evitare che, quello che speravi fosse un affare, si trasformi in un problema. Quindi, è bene sempre informarsi e agire con cognizione di causa. Avere una chiara visione di insieme dell’opportunità, ti permette di prendere una decisione ferma e convinta, senza il rischio di fare amare scoperte in futuro.

Comprare qualcosa in asta richiede una certa attenzione, perché si tratta di aziende in difficoltà. Quindi la cosa migliore da fare, se non sei un esperto del settore aste, è quella di rivolgerti a un professionista in materia, magari un notaio, un avvocato, che possano elencarti tutti i pro e i contro di un acquisto in asta e che ti affianchino durante questo percorso. Che possano aiutarti a capire bene la situazione, che possano consigliarti analizzando documenti e dati a disposizione, Una scelta consapevole infatti, è sempre la scelta migliore.