Come ogni anno, al temine della scuola aprono i centri estivi, allo scopo di garantire ai bambini degli spazi di socializzazione e per aiutare i genitori che lavorano. Con l’emergenza da coronavirus, in Italia permangono delle precise regole da rispettare, per limitare il contagio.

Il Ministero della Salute, ha pubblicato le linee guida per l’organizzazione in sicurezza di attività educative e ludiche, rivolte a bambini e adolescenti durante la pandemia da virus Sars-Cov-2, meglio conosciute come “Linee guida centri estivi“. Vediamo quali sono le regole da seguire e a chi sono rivolte.

A chi sono rivolte

Le linee guida si rivolgono a enti pubblici e privati che offrono le seguenti attività:

  • Centri estivi;
  • Servizi socioeducativi territoriali;
  • Attività di comunità (quindi per esempio gruppi scout, attività parrocchiali o oratoriali, ecc.);
  • Attività educative che includono pernottamento;
  • Laboratori;
  • Doposcuola;
  • Ludoteche;
  • Orti;
  • Attrazioni all’aria aperta;
  • Attività presso musei, teatri;
  • Attività che prevedono la presenza di adulti (ad esempio corsi di disegno insieme ai genitori);
  • Attività svolte da nidi e micronidi;
  • Attività di nido familiare;
  • Attività all’aria aperta (selve, foreste, parchi).

Regole da rispettare

Il testo è diviso in sezioni. Ogni sezione contiene linee guida specifiche, che riassumiamo di seguito (in basso al post puoi invece scaricare il pdf con il testo integrale delle linee guida):

Sezione 1

L’ente deve:

  • Posizionare all’ingresso dei cartelli, con le regole da tenere all’interno dell’area;
  • Eseguire controlli periodici sulle attrezzature in uso dal personale e dai minori. Pulire in modo approfondito e periodico, quelle più toccate.

Sezione 2

  • Per accedere all’area occorre essere iscritti. L’ente dunque, deve predisporre un meccanismo di iscrizione all’attività;
  • Il rapporto numerico fra operatori e minori accolti, deve rispettare le regole sul distanziamento sociale: non è possibile accogliere un numero indefinito di minori, ma bisogna stabilire un numero massimo onde evitare assembramenti;
  • Il numero massimo di minori deve considerare lo spazio disponibile;
  • Laddove possibile è preferibile eseguire le attività all’aperto, in modo che i minori svolgano le attività non al chiuso, necessariamente ci devono essere delle zone d’ombra;
  • Se l’attività avviene al chiuso, è raccomandata la frequente aerazione dei locali. Il gestore deve occuparsi di far aprire porte e finestre e favorire il ricambio d’aria;
  • Gli operatori devono igienizzare frequentemente le mani, tossire e starnutire nel gomito, non toccare il viso con le mani;
  • Se l’attività coinvolge bambini fino a 3 anni, gli operatori, oltre alla mascherina, devono usare dispositivi anticontagio aggiuntivi (es. dispositivi per gli occhi, viso e mucose);
  • L’ente deve apporre adeguata comunicazione (per esempio con cartellonistica) all’interno dell’area, con le regole per la sicurezza (ad esempio nei bagni, un cartellone su come lavare bene le mani; nella mensa, dove sedersi, ecc.);
  • Tutto il personale e tutti gli iscritti devono indossare la mascherina, ed esclusione dei bambini con meno di 6 anni e persone con specifici problemi di salute;
  • Se l’ente offre pernottamento, deve innanzitutto stabilire un numero massimo di persone ospitabili e assicurare la distanza di almeno un metro tra i letti;
  • L’ente deve controllare la temperatura corporea degli iscritti ogni giorno, all’ingresso, in un apposito spazio separato dall’area dove si svolgono le attività;
  • Se l’ente eroga pasti, deve usare posate, bicchieri e stoviglie monouso. Se ricorre a un servizio di ristorazione esterno, deve assicurarsi che segua le regole di prevenzione e i pasti siano preparati secondo normativa vigente;
  • L’ente, ogni giorno, deve pulire adeguatamente tutti gli ambienti, deve effettuare pulizia quotidiana e, opportunamente, prevedere una periodica pulizia profonda;
  • L’ente deve avere scorte adeguate di dispositivi (gel igienizzante per le mani, mascherine, altri oggetti monouso);
  • Se durante l’attività, un minore ha la febbre oltre 37,5°C o un sintomo riconducibile a COVID-19, va accompagnato in uno spazio isolato insieme a un operatore e vanno avvisati immediatamente i genitori. Quando il minore va via, gli operatori devono pulire e disinfettare l’area;
  • L’ente deve formare opportunamente operatori, eventuali volontari e altro personale di supporto sulle norme di prevenzione;
  • L’ente deve individuare un referente per COVID-19 che supervisioni le questioni relative;
  • L’ente deve predisporre punti di accoglienza esterni o comunque separati dall’area della struttura, in modo che che gli accompagnatori non vi entrino;
  • Nei gruppi dove è presente un minore disabile o con particolari esigenze, l’ente deve potenziare la presenza di operatori;
  • Se nel gruppo è presente un minore straniero è opportuna la presenza di un operatore mediatore culturale.

L’ente deve occuparsi scrupolosamente di tutti i dettagli, deve consentire che tutti i minori possano accedere alla struttura, in piena sicurezza. Risulta necessario quindi soprattutto un referente per la gestione sicurezza e Covid.

PDF

Nei passi precedenti abbiamo cercato di riassumere brevemente le regole previste. Di seguito puoi scaricare il testo in versione integrale delle linee guida centri estivi, pubblicare dal Ministero della Salute.

Scarica subito il PDF delle linee guida centri estivi per la prevenzione del COVID.