La pandemia da coronavirus ha modificato le vite di tutti i cittadini: scuole chiuse, ristoranti, bar che possono rimanere aperti solo fino a un certo orario, distanziamento sociale, dispositivi di protezione individuale, mascherine, sono alcune delle misure che hai imparato a conoscere.

In questa guida completa sulla multa per violazione coprifuoco ti spiego cosa comporta la norma, qual è l’importo della sanzione, quando rischi un processo penale a tuo carico, le deroghe previste, cosa scrivere nell’autodichiarazione, come contestare la multa e presentare ricorso.

Importo

E’ possibile uscire di casa solo dalle 5 di mattina fino alle 22 di sera. Lo scopo di questa regola è quello di limitare gli assembramenti di persone, che nelle ore serali si fanno più importanti, soprattutto nelle piazze e di fronte ai bar.

Se le forze dell’ordine ti trovano in giro tra le 22 e le 5, rischi una sanzione. L’importo della multa va da 400 a 1.000 euro. Si tratta quindi di una somma tutt’altro che irrisoria e che non tutti possono permettersi di pagare. E non solo: potresti subire un processo penale nei tuoi confronti. Vediamo in quali casi.

Processo penale

Il coprifuoco è imposto dalle 22 alle 5. In caso di violazione, rischi una multa il cui importo va da 400 a 1.000 euro e in alcuni casi anche un processo penale:

  • Se sei positivo al COVID, potresti subire un processo per epidemia colposa, reato che prevede da sei mesi a tre anni di reclusione in carcere;
  • Se ti ferma la polizia e tu fornisci false informazioni, potresti subire un processo per il reato di falsa attestazione a pubblico ufficiale e rischiare la reclusione in carcere da uno a sei anni;
  • Se sei in quarantena e la polizia ti trova in giro, rischi una multa da 500 a 5.000 euro e la reclusione da 3 a 18 mesi.

I posti di blocco sono implementati allo scopo di verificare che i cittadini seguano le indicazioni e per comminare multe a chi commette delle violazioni.

Attenzione

Durante i giorni lavorativi, ma anche il sabato e la domenica normali, il coprifuoco va dalle 22 alle 5. Durante giorni festivi (come Pasqua, Natale, Capodanno, ecc.) il governo può estendere la durata del coprifuoco, per esempio dalle 22 alle 7. Segui sempre le indicazioni del governo.

Deroghe

Al coprifuoco ci sono delle deroghe: nessuno può farti una multa se per esempio esci alle 23 perché in casa qualcuno sta male e ha bisogno di medicine, oppure perché lavori. Ci sono alcuni specifici casi in cui puoi uscire senza limitazioni orarie. Se esci per uno di questi motivi, non devi temere alcuna sanzione:

  • Motivi di salute. Per esempio se esci per recarti dal Pronto soccorso, dalla guardia medica, oppure semplicemente per acquistare dei farmaci;
  • Comprovate esigenze di lavoro. Per esempio se sei un infermiere che deve fare il turno notturno, oppure una guardia giurata che deve lavorare di notte, oppure un fattorino di una pizzeria;
  • Necessità e urgenza. Questa rappresenta una motivazione generale: in tutti quei casi in cui non puoi rimandare l’uscita al mattino, sei libero di uscire. Ad esempio se ti chiama un tuo parente non autosufficiente perché sta male e ha bisogno del tuo aiuto, non hai alcun limite di orari.

Attenzione

Se esci durante il coprifuoco, anche con giustificato motivo, ricorda di portare con te l’autodichiarazione.

Autodichiarazione

L’autodichiarazione è un modulo prestampato che devi compilare e portare con te se esci durante gli orari di coprifuoco. Questo modulo lo devi consegnare alle forze di polizia se ti fermano durante il tragitto. Se non hai con te il modulo, saranno le forze dell’ordine a fartelo compilare.

Puoi scaricare il modulo autodichiarazione in formato PDF da questa pagina del sito del Governo. Nel modulo devi indicare:

  • I dati anagrafici;
  • L’indirizzo da cui parti e quello verso cui sei diretto;
  • La non positività al COVID. Se infatti sei in quarantena, non puoi uscire, perché non devi mettere a repentaglio la salute altrui;
  • La motivazione per cui esci, quindi motivi di salute, di lavoro o di necessità e urgenza. In caso di necessità e urgenza, nell’apposito spazio devi anche specificare di cosa si tratta. Per esempio puoi scrivere “per andare ad assistere genitore anziano in difficoltà”.

Anche in questo caso sottolineiamo di scrivere sempre con sincerità: motivazioni o dati anagrafici non corretti possono far scattare una denuncia per attestazione di falso a pubblico ufficiale. Per questo, puoi rischiare anche la reclusione da uno a sei anni.

Contestazione

Hai ricevuto una multa per aver violato il coprifuoco, ma ritieni che non sia giusta. Come per ogni altra multa, hai diritto di contestarla, ossia addurre le tue motivazioni e chiedere la cancellazione della stessa.

Se ricevi una sanzione infatti, hai due possibilità:

  1. Pagarla entro 5 giorni, in modo da ottenere uno sconto del 30%;
  2. Presentare ricorso dinanzi al prefetto o al giudice di pace, se ritieni che la multa sia ingiusta.

Ricorso

Iniziamo con l’elencare i motivi per i quali il ricorso non è ammissibile:

  • Sei uscito di casa durante il coprifuoco pur non avendo motivi di salute, lavoro o necessità e urgenza;
  • Sei uscito dal comune o dalla regione (a zona rossa o gialla) senza avere una giusta motivazione;
  • Non avevi la mascherina;
  • Hai creato assembramenti, sia nelle zone pubbliche che in un luogo privato (anche in casa non è ammesso creare assembramenti);
  • Non sapevi dell’esistenza della legge. In diritto infatti, vale il principio dell’ignorantia legis non excusat, ossia la legge non ammette ignoranza;
  • Trattamento diverso. Per esempio: avevi creato assembramento e tu hai ricevuto la multa ma altri no (Consiglio di Stato sezione VI, n. 2548/2013 e n. 4124/2011).

Oltre tali casi, il ricorso è ammissibile.

Per avere possibilità di vincere il ricorso, devi raccogliere quante più informazioni, dati e prove per dimostrare la tua innocenza e inviare i tuoi scritti difensivi alle autorità indicate nella multa stessa.

Nella multa infatti, ci sono scritti modi e termini per la presentazione del ricorso. Invia lo scritto tramite PEC oppure posta raccomandata a/r. Nello scritto ricorda di inserire:

  1. Tuoi dati anagrafici;
  2. Descrizione dell’evento e motivazioni a tuo favore, prove;
  3. Copia fronte retro del tuo documento di identità;
  4. Copia della multa.

L’autorità che riceve la lettera, ha 5 giorni di tempo per accogliere la tua contestazione e quindi cancellare la sanzione, oppure per respingerla. Se la respinge, emette un’ordinanza di ingiunzione e l’importo della sanzione raddoppia. Tu però, entro 30 giorni dal rigetto, puoi presentare apposito ricorso presso il giudice di pace.