Hai bisogno di denaro contante e hai sentito parlare di mutui e prestiti bancari, ma non conosci bene le differenze tra i due. Si tratta di due prodotti offerti dalle banche a coloro che necessitano dii liquidità, ma a condizioni differenti.

In questa guida completa sulla differenza tra mutuo e prestito bancario, ti spiego quali sono le caratteristiche dell’uno e dell’altro, qual è l’importo che puoi ottenere con un mutuo e quale con un prestito, i tassi di interesse, le diverse finalità, infine i tempi di restituzione previsti.

Differenze

Sia mutuo che prestito, sono prodotti finanziari con cui la banca ti concede del denaro. Hanno però delle importanti differenze:

  1. Importo richiedibile;
  2. Durata;
  3. Tasso di interesse;
  4. Finalità;
  5. Garanzie;
  6. Detraibilità.

1. Importo richiedibile

Solitamente le banche concedono prestiti fino a un importo massimo di 30 o 40 mila euro. Non di più. Se desideri un importo maggiore, allora devi chiedere un mutuo. Quindi, se vuoi fino a 30/40 mila euro puoi chiedere un finanziamento; oltre devi chiedere un mutuo.

2. Durata

Le banche permettono di estinguere un finanziamento entro un massimo di 10 anni. Per quanto riguarda il mutuo invece, la durata di estinzione può essere di 10, 20, 30 o anche 40 anni. E’ anche abbastanza semplice da comprendere, perché essendo un mutuo legato a un grosso importo prestato,  è chiaro che occorre più tempo per restituirlo. Invece per un prestito, la banca non concede tempi troppo lunghi, oltre i 10 anni, essendo di solito un prestito legato a importi non oltre 40 mila euro.

3. Tasso di interesse

I prestiti bancari solitamente hanno un tasso di interesse fisso per tutta la durata di restituzione del prestito. Quindi non hai possibilità di scelta. Se invece apri un mutuo, puoi scegliere tra varie opzioni:

  • Tasso di interesse fisso, ossia stabile per tutta la durata del mutuo, indipendentemente dall’andamento dei tassi di interesse generale;
  • Tasso di interesse variabile, ossia che varia in funzione dell’andamento dei tassi id interesse generale. Se quindi i tassi diminuiscono, paghi meno interessi, una rata mensile minore. Se però i tassi aumentano, paghi più interessi e la tua rata mensile si gonfia;
  • Mutuo con CAP, ossia un mutuo con un tasso di interesse variabile, ma che non può andare oltre un certo limite. Per esempio, stabilisci che il tasso possa arrivare massimo al 7%, oltre tale percentuale deve rimanere al 7%, non deve aumentare. Se quindi per esempio i tassi salgono all’8%, al 9%, tu continui comunque, per contratto, a pagare solo il 7% di interessi. in questo caso il tuo CAP è del 7%, ossia il tetto massimo è del 7%.

4. Finalità

Puoi sottoscrivere un mutuo solo per le seguenti finalità:

  • Acquisto casa;
  • Ristrutturazione casa.

Per quanto riguarda un prestito bancario invece, puoi chiederlo per qualsiasi motivo: per compare un’auto, dei gioielli, per pagare delle spese mediche, per andare in vacanze, ecc.. Non sei neanche obbligato a dire alla banca a cosa ti serve il prestito: chiedendo un prestito personale infatti, non hai l’obbligo di specificare per quale motivo.

Se invece chiedi un prestito finalizzato, allora devi specificare per quale motivo lo chiedi: ad esempio puoi chiedere un prestito finalizzato all’acquisto di un’auto nuova.

5. Garanzie

Quando chiedi un finanziamento, la banca richiede:

  • Una buona storia creditizia. Quindi, se per esempio in passato hai chiesto altri prestiti, deve risultare che hai pagato il tuo debito con serietà;
  • Un lavoro sicuro e dimostrabile almeno per tutta la durata del prestito. Se quindi desideri un prestito di 2.000 euro da restituire entro due anni, la banca controlla se hai almeno un lavoro a tempo determinato per i prossimo due anni;
  • Se non hai un reddito sicuro per tutta la durata (per esempio hai un contratto di lavoro che scade a breve), la banca richiede un garante, ossia una persona con un reddito fisso e stabile.

Quando chiedi un mutuo, la banca richiede:

  • Una buona storia creditizia. Dunque se per esempio in passato hai chiesto altri prestiti, deve risultare che hai pagato il tuo debito con serietà;
  • Un lavoro a tempo indeterminato oppure una partita IVA con redditi stabili e dimostrabili;
  • L’ipoteca sulla casa. Significa che, se non paghi le rate del mutuo, la banca può impossessarsi della tua casa, metterla all’asta, venderla e quindi ripagare i proprio crediti;
  • Un’assicurazione sulla casa.

6. Detraibilità

Se stai pagando un mutuo, hai diritto al rimborso del 19% degli interessi pagati ogni anno. Quindi, se per esempio quest’anno hai pagato una rata mensile di mutuo pari a 500 euro, di cui 400 di debito e 100 di interessi, significa che in un anno hai pagato 1.200 euro di interessi (100 x 12 mesi).

Su questi 1.200 euro, hai diritto al 19% di rimborso IRPEF, ossia circa 200 euro di rimborso. Puoi chiedere questo rimborso presentando la dichiarazione dei redditi.

Per quanto riguarda un prestito bancario invece, gli interessi non sono detraibili, quindi non ti spetta alcun rimborso.

Quale conviene

Non è possibile parlare di convenienza tra prestito e mutuo, perché effettivamente non hai la possibilità di scegliere l’uno o l’altro. Se hai bisogno di poca liquidità, quindi per esempio 2.000 o 2.000 euro, allora devi per forza chiedere un prestito. Le banche non concedono mutui per importi al di sotto di 40.000 euro.

Se invece hai bisogno di un importo maggiore, allora puoi chiedere un mutuo. Se infatti necessiti di tanto denaro, le banche non concedono prestiti, ma mutui. E generalmente le condizioni di un mutuo sono più favorevoli rispetto a quelle di un prestito: come hai letto nei passi precedenti infatti, con un mutuo puoi scegliere il tasso di interesse, inoltre gli interessi pagati sono detraibili al 19%. Cosa che non avviene per un prestito.