L’acquisto di una casa segna l’inizio di un nuovo capitolo della tua vita. Tuttavia, prima di trovare l’immobile che desideri, ti spetta un’importante decisione: devi scegliere il mutuo che meglio risponde alle tue esigenze. I mutui generalmente sono a tasso fisso oppure a tasso variabile.

In questa guida completa sul mutuo variabile a rata costante ti spiego cosa significano questi termini, cos’è e come funziona questo tipo di finanziamento, quanto può aumentare il tasso, come proteggerti da eccessivi aumenti e infine quando conviene sottoscrivere un mutuo di questa tipologia.

Cosa significa

Un mutuo a tasso variabile, è un mutuo con un tasso di interesse che cambia nel tempo in base al mercato. Generalmente, questi mutui, all’inizio ti fanno pagare un tasso di interesse inferiore rispetto ai mutui a tasso fisso (non sempre, è da verificare), quindi il tasso variabile è un’interessante opzione se il tuo obiettivo è quello di ottenere il tasso più basso possibile all’inizio del prestito.

Cosa significa tasso di interesse che cambia nel tempo

Supponiamo che tu decida di stipulare un mutuo con tasso variabile. Significa che il tuo mutuo seguirà il tasso di interesse del mercato. Supponiamo che oggi il tasso di interesse sia del 4%: oggi inizierai a pagare gli interessi al 4%. Se un domani il tasso aumenta, per esempio al 5%, passerai a pagare il 5% di interessi. Lo stesso avviene se il tasso scende: ti ritroverai a pagare di meno.

Come hai intuito, questo tipo di tasso rappresenta un vantaggio se i tassi scendono, ma anche un rischio se i tassi aumentano. Quindi molte banche permettono di stipulare un mutuo a tasso variabile con CAP, ossia con tetto massimo.

Significa che il tasso del tuo mutuo è variabile, ma non può andare oltre una certa percentuale. Per esempio, supponiamo che stipuli un mutuo con CAP al 6%: significa che se anche i tassi di interesse dovessero superare il 6%, tu pagherai comunque solo il 6% di interesse.

La particolarità del mutuo a tasso variabile, è che la rata che paghi mensilmente cambia nel tempo. Se i tassi aumentano, la rata che devi pagare ogni mese aumenta. Se i tassi diminuiscono, la rata diminuisce. Tuttavia, c’è un modo per fissare la rata: scegliere il mutuo a tasso variabile a rata costante. Vediamo di cosa si tratta.

Come funziona

Grazie al mutuo variabile a rata costante, la rata che devi pagare mensilmente alla banca rimane sempre la stessa, esattamente come avviene per il mutuo a tasso fisso. Sicuramente ti stai chiedendo come sia possibile ciò, visto che il tasso è variabile.

Rata protetta

Semplice: aumenta la durata del tuo mutuo. Ti faccio subito un esempio concreto per meglio comprendere come funziona un mutuo a tasso variabile con rata costante.

Esempio

Supponiamo che oggi stipuli un mutuo a tasso variabile di 20 anni e che il tasso di interesse sia attualmente al 4%. Inizi quindi a pagare una rata di 400 euro al mese, appunto al 4% di interesse. Il tasso purtroppo aumenta al 5%. Dovresti pagare quindi 450 euro di mutuo al mese ma, siccome hai optato per la rata costante, continui a pagare 400 euro. La durata del mutuo però aumenta da 20 anni a 20 anni e 4 mesi. Proprio perché tu il tasso di interesse più alto devi comunque pagarlo, ma la banca ti permette di pagarlo aumentando la durata.

Quanto può aumentare

Come spiegato nei passi precedenti, tasso variabile significa che il tasso a cui stipuli oggi, non durerà per sempre. Dopo il periodo iniziale, il tasso può fluttuare, rendendo i tuoi conti mensili più difficili da pagare.

L’aumento non possiamo saperlo: oggi non si può sapere quale sarà il tasso di interesse di domani (è dettato dal mercato, dalle condizioni del momento). Si possono solo fare delle stime, che rimangono tali, quindi possono avverarsi oppure no.

Chiaramente, il tasso di interesse potrebbe anche scendere, e questo sarebbe a tuo vantaggio perché il denaro da restituire alla banca diminuirebbe. Ma anche questa situazione non è mai certa, si possono fare anche qui delle stime, delle previsioni, ma nulla di più.

Quando conviene

Se stai pensando a quale scegliere, la prima cosa che devi capire è la tua tolleranza al rischio. Tasso fisso significa uguale e certo, mentre variabile significa cambiamento e rischioso. Se quindi sei una persona che non vuole assolutamente pensieri e grattacapi, allora il tasso fisso è quello che fa per te: sai già tutto sin dall’inizio e sai che in futuro non avrai sorprese.

Se invece ritieni che il mercato sia in una fase discendente, ossia che nel tempo i tassi di interesse diminuiranno e vuoi beneficiare di questo, allora il tasso variabile potrebbe essere quello che fa per te. Per “coprirti” da imprevisti, puoi eventualmente scegliere tra:

  1. Mutuo a tasso variabile con CAP che, come spiegati prima, ti permette di imporre un tetto massimo all’aumento del tasso di interesse;
  2. Mutuo a tasso variabile con rata costante, ossia che ti permette di aggiustare la durata del mutuo in modo da mantenere costante la rata per tutta la durata dello stesso.

Se ami la certezza, ti conviene optare per mutui a tasso fisso. Se invece speri di usufruire di un tasso di interesse più basso possibile, i mutui a tasso variabile possono essere la mossa giusta.