Se hai perso il lavoro, l’INPS ti sta pagando la NASpI, ossia un’indennità a cui hai diritto per il fatto di aver versato contributi. Ne hai diritto fino a un tempo prestabilito, oppure, fino a quando trovi un altro lavoro. Se però il tuo lavoro è a tempo determinato oppure prevede un reddito al di sotto di un certo limite, potresti aver ancora diritto alla NASpI, pur lavorando.

In questa guida ti spiego cosa fare se trovi un lavoro mentre stai percependo la NASpI, come inviare la comunicazione nuova assunzione all’INPS, il modello da compilare, in quali casi è prevista la sospensione della NASpI e quando invece una sola riduzione dell’importo.

Cos’è e come funziona

Se stai percependo la NASpI, ci sono degli eventi in cui hai l’obbligo di inviare all’INPS una comunicazione. Ecco in quali casi devi inviarla ed entro quando inviarla:

  • Cambia la tua condizione di disoccupato, devi inviare la comunicazione entro 5 giorni;
  • Avvii una nuova attività autonoma, devi inviare la comunicazione entro 30 giorni;
  • Inizi a svolgere lavoro occasionale accessorio, devi inviare la comunicazione entro 30 giorni;
  • Inizi a svolgere lavoro parasubordinato (per esempio con contratto a progetto – CO.CO.CO.), devi inviare la comunicazione entro 30 giorni;
  • Cambia la composizione del tuo nucleo familiare (per esempio se ne va un familiare, si trasferisce altrove), devi inviare la comunicazione entro 30 giorni;
  • Cambia il reddito del tuo nucleo familiare (per esempio, un membro della tua famiglia inizia a lavorare), devi inviare la comunicazione entro 30 giorni;
  • Apri un contenzioso di licenziamento con il tuo ex datore di lavoro, devi inviare la comunicazione entro 30 giorni;
  • Espatri all’estero.

Per tutte queste situazioni, la comunicazione da inviare è una sola e si fa con lo stesso modello (il modello SR161). Nel modello devi indicare qual è il tuo caso, per esempio se ti hanno assunto con contratto a tempo indeterminato, oppure se hai aperto partita IVA, ecc.

Sospensione

Con il modello SR161, devi comunicare all’INPS che hai intrapreso una nuova attività lavorativa e il reddito presunto che ritieni di incassare con questa nuova attività.

Analizziamo vari casi.

Nuova assunzione con contratto subordinato (a tempo indeterminato o determinato)

Possono verificarsi due casi:

  • Se il tuo reddito presunto é maggiore di 8.145 euro annui e il contratto dura più di sei mesi o è a tempo indeterminato, allora l’INPS interrompe la NASpI (non ne hai più diritto).
  • Se il tuo reddito presunto é maggiore di 8.145 euro annui e il contratto dura meno di sei mesi, allora l’INPS sospende la NASpI (d’ufficio) e poi riprende a versarla quando ti scade il contratto di lavoro. Ad esempio, supponiamo che ti assumano a tempo determinato per 5 mesi e ti mancano ancora 7 mesi di NASpI. Al momento dell’assunzione, l’INPS ti sospende la NASpI. Dopo 5 mesi, ossia dopo la scadenza del contratto di lavoro, l’INPS torna a versarti i restanti 7 mesi (sempre se non trovi altra occupazione).
  • Se il tuo reddito presunto non supera i 8.145 euro annui continui a percepire la NASpI. Analizziamo con più attenzione questo caso.

Reddito presunto non supera i 8.145 euro annui

In questo caso, ossia reddito presunto non maggiore di 8.145 euro lordi annui, mantieni la NASpI solo se comunichi all’INPS il reddito annuo presunto (con il modello SR161). Il reddito annuo è scritto sul tuo contratto di lavoro, che hai firmato.

Attenzione

Se non effettui questa comunicazione, l’INPS sospende la NASpI! Quindi è un tuo diritto presentare la comunicazione, serve a farti mantenere la NASpI, seppur (come vedremo nei prossimi passi) a importo ridotto).

=> Riduzione NASpI. In tal caso, ossia reddito presunto non maggiore di 8.145 euro, l’INPS riduce la tua NASpI dell’80% del tuo reddito presunto.

Supponiamo che tu percepisca una NASpI di 800 euro al mese. Trovi un lavoro che ti fa guadagnare 500 euro al mese => l’INPS ti riduce la NASpI dell’80% di 500 euro, ossia di 400 euro => Di conseguenza la tua NASpI passa da 800 euro al mese a 400 euro al mese (ossia 800 – 400). La riduzione la calcola d’ufficio l’INPS.

=> Ripresa della NASpI. Al termine del tuo contratto di lavoro (se a tempo determinato) l’INPS torna a erogarti la NASpI con importo completo. Se il tuo lavoro è a tempo indeterminato, ti eroga la NASpI ridotta fino alla scadenza del tuo diritto alla NASpI.

Cosa succede se il reddito effettivo è maggiore o minore del reddito presunto. Come detto nei passi precedenti, all’INPS devi comunicare il reddito presunto. Ossia quello che pensi di incassare, quello effettivo potrebbe essere diverso. Se succede che non incassi quel reddito (reddito presunto diverso da quello effettivo), allora l’INPS non avrebbe dovuto pagarti quella NASpI, ma un importo diverso.

Non c’è problema: al momento della dichiarazione dei redditi, la riduzione è ricalcolata d’ufficio, quindi potresti essere chiamato a restituire quanto preso in più, oppure a ottenere in più tu quello che ti spettava.

Comunicazione online

La comunicazione NASpI puoi inviarla tramite un patronato, ma puoi anche farlo tu stesso, semplicemente online tramite il sito INPS (a cui devi loggarti tramite SPID, CNS o CIE). Ecco i passi da seguire per inviare la comunicazione:

  1. Loggati sul sito INPS;
  2. Vai nell’area Prestazioni e servizi, dunque clicca Servizi;
  3. Nel campo “Testo libero” scrivi NASpI e infine clicca su NASpI -COM: invio comunicazione. A questo punto procedi con compilazione e invio.

Partita IVA

Durante la percezione della NASpI, puoi anche avviare una tua attività autonoma, per esempio aprendo partita IVA come libero professionista oppure come impresa.

Non c’è nulla che ti vieta di aprire partita IVA. Sappi che semplicemente, la NASpI ti verrà ridotta in base al tuo reddito presunto, che quindi devi comunicare all’INPS, entro 30 giorni dall’apertura della tua P.IVA.

Fonti: pagina NASpI del sito INPS.