Hai dato le dimissioni, è l’ultimo periodo che trascorri in questa azienda e ti sei accorto di avere un monte di ferie maturate e non godute. Alla scadenza del rapporto di lavoro, se hai ferie non godute, il datore di lavoro deve monetizzartele. Tuttavia, esiste la possibilità di consumarle prima.

In questa guida completa sulle ferie durante il preavviso, ti spiego come funziona quando hai delle ferie maturate e non godute, come si posticipano le dimissioni se prendi ferie o permessi durante il preavviso, infine quali sono i tuoi diritti economici in caso di chiusura del rapporto di lavoro.

Come funziona

Ogni mese, in genere, accumuli circa due giorni di ferie. Se hai dato le dimissioni, con l’ultima busta paga il datore di lavoro deve monetizzarti le ferie maturate e non godute. Ogni giorno di ferie vale un giorno normale di retribuzione.

Se quindi per esempio, nell’ultima busta paga risultano dieci giorni di ferie non godute e la tua paga media giornaliera è di 80 euro, allora l’azienda deve versarti 800 euro a titolo di ferie maturate e non godute.

Non è obbligatorio

Se hai delle ferie non godute, può succedere che il datore di lavoro ti chieda di consumarle prima del tuo ultimo giorno di lavoro. Non è obbligatorio ma può farlo e non c’è motivo per cui tu debba rifiutare. Generalmente si tende a lasciarsi in buoni rapporti, anche in caso di dimissioni, dunque lavoratore e azienda si accordano nel migliore dei modi, per venirsi incontro.

È chiaro che se hai dato le dimissioni per giusta causa, oppure ti hanno licenziato per giusta causa, il rapporto di lavoro si è chiuso in tronco, quindi non hai modo di smaltire le ferie. In questo caso il datore di lavoro deve quindi remunerartele nell’ultima busta paga.

Posticipa le dimissioni

Se smaltisci le ferie durante il periodo di preavviso, queste non possono considerarsi come giorni lavorativi: in pratica quindi il tuo ultimo giorno di lavoro slitta di un numero di giorni pari a quello delle ferie che hai preso. Per capire meglio, ti faccio un esempio concreto.

Supponiamo che tu dia le dimissioni: il tuo ultimo giorno di lavoro sarà il 15 giugno. Se prima del 15 giugno prendi, supponiamo, una settimana di ferie, allora il tuo ultimo giorno di lavoro si sposta di una settimana: sarà il 22 giugno e non più il 15.

Il periodo di preavviso è infatti obbligatorio: si tratta di un periodo di tempo che devi trascorrere in azienda, prima di lasciarla. Il fatto di prendere le ferie non fa altro che posticipare l’ultimo giorno di lavoro. Lo stesso vale per i permessi retribuiti: posticipano la data di cessazione del rapporto di lavoro.

Ferie non godute

Le ferie non sono tutte uguali: ci sono le ferie previste dal CCNL che l’azienda può monetizzare sempre. E ci sono poi le ferie irrinunciabili, che il lavoratore deve usare per il riposo psico fisico: queste non sono monetizzabili.

Tuttavia, in caso di chiusura del rapporto, entrambe le tipologie di ferie possono essere monetizzate: se quindi alla scadenza del rapporto di lavoro hai ancora ferie non godute, il datore di lavoro deve remunerartele secondo la normativa.

Finché lavori in azienda, non possono monetizzarti le ferie, soprattutto quelle cosiddette irrinunciabili. Possono farlo solo dopo il tuo ultimo giorno di lavoro. Nell’ultima busta paga, potrai vedere una particolare voce indicante appunto la monetizzazione delle ferie maturate ma non godute.

Cosa contiene l’ultima busta paga

L’ultima busta paga, contiene i seguenti elementi:

  • Ultima retribuzione spettante;
  • Monetizzazione eventuali ferie e permessi non goduti;
  • TFR.

Il TFR (Trattamento di Fine Rapporto, detto anche liquidazione), è una somma di denaro che l’azienda deve pagarti in ogni caso. Che tu abbia dato le dimissioni, che ti abbia licenziato, il TFR maturato è un tuo diritto.

Durante gli anni in cui hai lavorato in azienda infatti, essa è tenuta ad accumulare del denaro, che è appunto il tuo TFR. Per ogni anno che hai lavorato, hai accumulato circa uno stipendio di TFR. Se quindi per esempio, il tuo stipendio è di 1.500 euro al mese e hai lavorato in quell’azienda per tre anni, allora il tuo TFR maturato è di circa 4.500 euro (1.500 euro x 3 anni).