Con l’avvento del web, è sempre più facile imbattersi in lotterie online. Ma anche quelle classiche non sono certo andate in disuso: le lotterie nei bar, nei supermercati, nei negozi di articoli per bambini. Le lotterie sono concorsi a premi dove, pagando una quota si partecipa a un’estrazione. La vincita è in denaro, in beni, in buoni spesa, oppure lingotti d’oro per esempio.

In questa guida completa su come organizzare una lotteria a premi privata ti spiego in cosa consiste una lotteria, quali sono le regole per organizzarla in una sede fisica oppure online in maniera legale, per beneficienza, cosa dice la normativa in merito, come presentare la comunicazione al Prefetto e alle altre autorità.

Cos’è

Prima di organizzare una lotteria privata a premi, devi sapere se e quando è legale, qual è la normativa in merito, quali permessi sono necessari, quali regole devi rispettare e infine quali sono le sanzioni previste in caso di trasgressioni.

Una lotteria, come sicuramente saprai, è un concorso basato sull’estrazione di numeri. Tu compri un numerino e attendi l’estrazione. Se viene estratto il tuo numero, allora vinci un premio. Se il tuo numero non viene estratto, allora hai perso, non vinci alcunché. Il premio può essere in denaro, un buoni da spendere, oppure in oggetti.

La lotteria è gioco d’azzardo a tutti gli effetti, perché l’unico fattore che conta il caso. Per partecipare e per vincere, non conta alcuna delle tua abilità personali: la tua vittoria o la tua sconfitta dipende solo e soltanto dal caso. Il gioco d’azzardo è dunque un gioco in cui il fato prevale sulle abilità personali del “giocatore”. Per questa ragione, rientrano tra i giochi d’azzardo:

  • Lotterie a premi;
  • Scommesse;
  • Slot machine;
  • Dadi;
  • Roulotte;
  • Tutti gli altri giochi in cui il giocatore non deve far nulla, se non acquistare un biglietto o al massimo pigiare un bottone (come avviene nelle slot machine).

E’ legale o no

Sotto il profilo della legalità, la legge è molto chiara: ai sensi dell’art. 718 del codice penale, in Italia solo lo Stato può organizzare giochi d’azzardo. I privati quindi, non possono organizzare una lotteria a premi. Chi lo fa, rischia una condanna fino a un anno e una multa di almeno 206 euro.

Partecipare non è legale

Ho già capito a cosa stai pensando: se organizzare una lotteria a premi privata è illegale, partecipare non lo sarà, mica sei tu a organizzarla. Tu ti limiti, ingenuamente o meno, a prendervi parte. E qui purtroppo devo darti una brutta notizia: se pensavi di scamparla e di non avere responsabilità partecipando a una lotteria organizzata da altri, ti sei sbagliato.

Chi partecipa a un lotteria a premi privata rischia fino a sei mesi di carcere oppure una multa fino a 516 euro (art. 720 codice penale). La pena aumenta se ti beccano a partecipare a una lottieria in una casa da gioco o in un esercizio pubblico (per esempio un bar).

Oltre alla condanna e/o multa, le autorità sequestrano anche il denaro parte del gioco oppure i beni ad esso destinati.

In quali casi è legale

Ci sono solo alcuni casi in cui un privato può organizzare una lotteria e rimanere nella legalità:

  1. Se la lotteria non prevede premi, oppure i premi ci sono ma sono solo simbolici;
  2. Oppure se la lotteria è organizzata da partiti o movimenti politici (solo se organizzata in un contesto di manifestazioni locali);
  3. Oppure se la lotteria è organizzata da associazioni, fondazioni, ONLUS o altri enti senza scopo di lucro, se la lotteria serve a finanziare gli obiettivi dell’ente. L’ente deve quindi dimostrare che la lotteria è servita a seguire le sue finalità sociali, quindi deve provvedere a rendicontare l’uso dei guadagni ottenuti con la lotteria.

Attenzione

In caso di ente non profit, i proventi della lotteria devono essere uguali o maggiori al valore dei premi. Altrimenti l’ente non si sta finanziando con la lotteria, ma ci sta perdendo. Dunque viene meno il requisito che la lotteria sta servendo per finanziarie i suoi obiettivi (requisito necessario per operare nella legalità).

Per beneficenza

Alla luce di quanto scritto finora quindi, se intendi organizzare una lotteria privata per beneficenza, puoi farlo solo se sei in una di questa situazioni:

  1. Organizzi la lotteria nell’ambito di un ente non profit. In questo caso il denaro ottenuto dalla vendita dei biglietti deve essere maggiore del valore dei premi e devi ricordarti di rendicontare il modo in cui spendi il ricavato della lotteria;
  2. Oppure organizzi la lotteria nell’ambito di un partito o movimento politico, all’interno di una manifestazione locale;
  3. Oppure, la lotteria non prevede premi o ne prevede di simbolici.

Se dunque non fai parte di un ente non profit o di un partito politico, l’unico modo che hai per organizzare una lotteria per beneficenza è quello di non prevedere premi o prevederne di simbolici, ossia di valore irrisorio rispetto al costo del biglietto.

Normativa

Ci sono alcune regole che devi rispettare per organizzare una lotteria:

  1. I biglietti devono essere numerati progressivamente;
  2. L’estrazione deve essere pubblica;
  3. La vendita dei biglietti deve avvenire solo all’interno di una provincia. Non è possibile a livello regionale o nazionale;
  4. Non puoi emettere biglietti per un valore maggiore di 51.645,69 euro;
  5. Se ci sono premi, possono essere solo servizi e beni mobili. Non sono ammessi premi in denaro, assegni, titoli di stato, carte di credito o preziosi. Possono però essere buoni d’acquisto oppure gettoni d’oro.

Comunicazione e nulla osta

Nei casi consentiti, per organizzare una lotteria devi inviare apposita comunicazione al Prefetto della tua zona, al Sindaco del comune dove avviene la lotteria e all’Ispettorato dei Monopoli di Stato competente nella tua zona. Nella comunicazione devi indicare:

    1. Regolamento della lotteria;
    2. Caratteristiche e numero dei premi;
    3. Costo del singolo biglietto;
    4. Luogo in cui sono esposti i premi;
    5. Luogo, tempi e modalità di estrazione e consegna de premi.

Se tutto è a posto, l’Ispettorato ti rilascia un nulla osta. Vale il silenzio assenzo: se passano trenta giorni dalla comunicazione, il nulla osta si intende concesso.

Attenzione

Se non effettui la comunicazione all’Ispettorato, rischi fino a un anno di carcere.