Hai intenzione di metterti in proprio e hai sentito parlare di partita IVA. Sei poco esperto in questo ambito e hai bisogno di partire dall’abc, per capire se è davvero quello che vuoi e puoi fare. Sei nel posto giusto: in pochi minuti ecco una panoramica sulla partita IVA a 360 gradi.

In questa guida completa sulla partita IVA ti spiego cos’è e come funziona, a cosa serve, te ne fornisco definizione ed esempio, come ottenerla (attribuzione), i costi da sostenere per aprire e portarla avanti, infine come funziona la partita IVA in regime forfettario.

Cos’è e come funziona

Hai sentito spesso parlare di partita IVA, ma non sai esattamente di cosa si tratta, come funziona e a cosa serve. Sei nel posto giusto: ti spiegherò con parole semplici di cosa si tratta.

Definizione

La partita IVA è un codice composto da 11 cifre, che identifica un soggetto IVA, ossia:

  • Un lavoratore autonomo, libero professionista;
  • Oppure un’impresa.

Praticamente quindi, chi vuole lavorare in proprio, e non come dipendente, apre una partita IVA. Il motivo è presto detto: se lavori come dipendente, ci pensa il tuo datore di lavoro a pagarti e a consegnarti mensilmente il cedolino busta paga. Ogni mese il datore di lavoro, oltre a consegnarti lo stipendio, a tuo nome versa tasse (all’Agenzia delle Entrate) e contributi (all’INPS o ad altro ente previdenziale).

Se lavori in proprio, non hai un capo, non hai un datore di lavoro. Quindi a tutte queste incombenze (tasse, contributi…) devi provvedere tu stesso. A tale scopo, per identificarti, devi chiedere all’Agenzia delle Entrate una partita IVA.

La partita IVA è un codice numerico, unico (non c’è nessuno che ha un codice uguale al tuo), con cui l’Agenzia delle Entrate e gli altri enti ti identificano. Attraverso questa partita IVA, puoi pagare le tasse e fare tutte le altre cose necessarie per la tua attività.

Esempio

Come detto nel paragrafo precedente, la partita IVA è un semplice numero composto da 11 cifre. Quindi per esempio, una partita IVA può essere questa 12345678910, oppure 11223344553.

Tutti coloro che lavorano in proprio, quindi liberi professionisti, piccoli imprenditori o grandi società, hanno un numero di partita IVA che li identifica.

A cosa serve

La partita IVA serve per identificare la tua attività. L’Agenzia delle Entrate, nel momento in cui tu decidi di aprire l’attività, ti attribuisce un numero di partita IVA, con il quale operare.

Una volta ottenuta la tua partita IVA, puoi iniziare a operare nel settore che hai scelto. Ogni volta che fatturi dovrai riportare in fattura i dati della tua attività e il numero di partita IVA.

Attribuzione

Per ottenere la tua partita IVA devi presentare all’Agenzia delle Entrate la dichiarazione di inizio attività compilando il modello AA9/12 (per imprese, ditte individuali e liberi professionisti) oppure il modello AA7/10 (per le società) utilizzando la Comunicazione Unica (ComUnica).

ComUnica è un servizio online che ti permette di fare tutto in una volta: apertura della partita IVA (tramite appunto il modello AA9/12 oppure il modello AA7/10), della posizione INPS, iscrizione al Registro delle Imprese (se nel tuo caso occorre). Grazie a questo unico modello quindi, apri non solo la partita IVA ma anche le altre posizioni. Semplice e veloce.

Di ComUnica puoi occupartene tu stesso, oppure puoi affidare l’incarico al tuo commercialista di fiducia, solitamente quello che seguirà anche la contabilità della tua attività.

Costi

Ora passiamo al tasto dolente. Avviare un’attività ha dei costi che non vanno sottovalutati. Decidere di avviare un’impresa è entusiasmante, ma può anche essere scoraggiante se sei un imprenditore della prima ora.

Prima di iniziare, devi calcolare i costi di avvio, assicurarti di avere i fondi necessari per l’avvio e anche per i primi tempi che potrebbero non essere subito rosei, preoccuparti della redditività a lungo termine. Tutto questo può essere piuttosto stressante.

La questione dei costi è abbastanza critica perché l’investimento iniziale può essere impegnativo. Tuttavia, alcuni tipi di attività, come le microimprese e le attività freelancer hanno barriere di ingresso più basse. Leggi questa guida su costi e tasse della partita IVA dove analizzo gli aspetti più importanti da tenere a mente.

Forfettaria

Vuoi intraprendere un’attività in proprio, ma i costi ti spaventano. E soprattutto le tasse. IVA, IRAP, IRPEF… sono nomi che ti spaventano al solo pensarci. Temi di non riuscire a districarti tra questo marasma di tasse.

C’è un’interessante opportunità per te: si chiama regime forfettario. Praticamente, si tratta di un regime agevolato, che ti semplifica di molto la vita: al posto di pagare tasse varie, devi pagare un’unica imposta sul tuo fatturato. Devi pagare l’imposta sostitutiva che è pari al 15%.

Il meccanismo di calcolo della tassa è molto semplice, devi sommare tutto il tuo fatturato, applicare una percentuale (che cambia a seconda della tua attività) e poi su questo risultato calcolare il 15%. Basta così: pagando l’imposta sostitutiva sei a posto, non devi pagare IVA, IRPEF, IRAP. Proprio per questo si chiama imposta “sostitutiva”, perché va a sostituire le varie imposte che pagano le partite IVA ordinarie.

Costi INPS

Nel regime forfettario, oltre all’imposta sostitutiva, devi anche pagare i contributi previdenziali INPS. Su quello non si sfugge: i contributi sono obbligatori e devi pagarli. Sei esonerato solo se, oltre alla tua partita IVA, hai anche un lavoro da dipendente full time: in questo caso puoi evitare di pagare i contributi con la tua partita IVA, perché a livello INPS sei già coperto dal tuo datore di lavoro.

Attenzione

Se hai un lavoro part time, non sei esonerato, l’esonero vale solo con il full time.

I costi INPS dipendono dal tuo fatturato. Se apri partita IVA come impresa allora devi pagare un minimo di contributi pari a circa 3000 euro annui. All’aumentare del tuo fatturato, i contributi aumentano. Se invece apri come lavoratore autonomo non c’è una soglia minima di contributi da pagare, ma solo una percentuale in base al tuo fatturato.

Per maggiori informazioni su questo regime, ti consiglio di leggere la guida completa sulla partita IVA forfettaria, dove ti spiego dettagliatamente come funziona, costi, requisiti di accesso e calcolo delle tasse.