Anche il papà ha diritto di godersi il suo bambino senza dover pensare sempre al lavoro, non solo la mamma! Se quindi è in arrivo a casa tua un cucciolo di uomo, l’INPS riserva anche a te un periodo di astensione obbligatorio e facoltativo.

In questa guida completa sulla paternità, ti spiego cos’è e come funziona il congedo papà, quanti giorni spettano, se sono giorni lavorativi o di calendario, quanto spetta, come richiederla, entro quando, quando ottenere un’astensione al posto della maternità e infine come funziona in caso di gemelli.

Cos’è e come funziona

Non solo tua moglie ha la possibilità di stare con il vostro bebè: anche tu, in qualità di papà, hai diritto a un periodo di congedo, riconosciuto dalla legge!

La legge infatti lo ha imposto come obbligo, altrimenti chissà quanti sarebbero i papà costretti a rinunciarvi, per un motivo o per l’altro: per spirito di sacrificio o abnegazione nei confronti del posto di lavoro, per evitare di lasciare scoperta la propria mansione, ecc.

Lo stato vuole dire a tutti i papà quanto sia necessario stare con il proprio piccolo appena nato: ecco allora cos’è e come funziona il congedo papà per tutti coloro che mettono al mondo un figlio e per tutti coloro che adottano un bebè.

Congedo

La Legge n. 92/2012 ha istituito per i papà:

  1. Congedo obbligatorio;
  2. Congedo facoltativo. Di quest’ultimo puoi usufruirne solo se la madre rinuncia al suo congedo facoltativo. Per quanto riguarda il tuo congedo obbligatorio invece, ti spetta sempre anche se la mamma prende il suo.

Tali congedi ti spettano se:

  • Hai avuto un figlio naturale;
  • Hai adottato o ricevuto in affido un bimbo.

Quanti giorni spettano

Per stare con il tuo bebè, in qualità di padre ti spettano:

  • 10 giorni di congedo obbligatorio;
  • 1 giorno di congedo facoltativo.

Il congedo obbligatorio ti spetta sempre, mentre quello facoltativo solo se la mamma rinuncia a un giorno di suo congedo facoltativo.

Giorni lavorativi o di calendario

Sicuramente ti stai chiedendo ora se i 10 giorni di congedo che ti spettano, sono lavorativi o di calendario. E fai bene, perché la differenza non è certo da poco.

C’è una buona notizia: i 10 giorni sono lavorativi. Quindi se prendi i 10 giorni a partire dal 1 marzo, puoi stare a casa fino al 14 marzo, perché sono compresi i due sabati e le due domeniche.

Obbligatoria

Il congedo papà obbligatorio, anche detto semplicemente paternità, ti spetta se sei un papà che ha avuto, adottato o ricevuto in affido un figlio. E’ un diritto indipendente rispetto a quello della mamma: quindi se la mamma è in maternità obbligatoria o facoltativa, tu puoi prendere tranquillamente i tuoi 10 giorni di paternità.

Puoi prenderli tutti insieme oppure in modo non continuativo, per esempio 5 giorni appena nasce il bebè e 5 giorni due mesi dopo, purché tu ne usufruisca entro i 5 mesi di età del bambino.

Facoltativa

Per quanto riguarda invece il congedo di paternità facoltativo, detto più semplicemente paternità facoltativa, non si tratta di un diritto autonomo, ma condizionato alla rinuncia da parte della mamma.

Se quindi la mamma rinuncia ad un giorno di maternità facoltativa, allora di questo giorno puoi usufruirne tu. In pratica lei deve tornare a lavoro e tu puoi prendere il suo giorno di congedo di maternità.

Come richiedere

Per usufruire del congedo (obbligatorio e/o facoltativo), devi comunicare all’ufficio del personale della tua azienda la data a partire dalla quale intendi assentarti. Devi comunicarlo almeno 15 giorni prima, in modo che in azienda possano organizzarsi.

Se richiedi il congedo per il parto della mamma, ossia proprio a ridosso della nascita del bebè, come data indicativa puoi comunicare la data presunta del parto.

A questo punto devi chiedere al tuo datore di lavoro se sarà l’azienda a pagarti l’indennità (quindi a conguaglio), oppure se non può pagarti e quindi devi chiedere il pagamento del congedo direttamente all’INPS.

Se è il tuo datore di lavoro a pagarti, allora devi solo dare comunicazione all’azienda, non devi presentare alcuna domanda all’INPS: l’azienda ti verserà l’importo spettante direttamente in busta paga.

Se invece l’azienda non può anticiparti l’indennità, allora devi presentare domanda all’INPS, che verserà l’importo dovuto sul tuo conto corrente. La domanda puoi farla online attraverso questa pagina INPS, telefonicamente oppure tramite un CAF.

Quanto spetta

Sia per i 10 giorni di paternità obbligatoria che per il giorno di paternità facoltativa ti spetta il 100% del tuo stipendio.

Non è quindi come il congedo della donna, dove le spettano rispettivamente l’80% dello stipendio (per la maternità obbligatoria) e il 30% (per la facoltativa). Al papà spetta il 100%.

Entro quando

Puoi chiedere il congedo papà, che sia obbligatorio o facoltativo, entro il quinto mese di età del piccolo. Se si tratta di un’adozione o di un affido, puoi chiederlo entro il quinto mese dall’arrivo del bambino.

Durante questo periodo (10 giorni di paternità obbligatoria e/o 1 giorno di paternità facoltativa) percepirai il 100% del tuo stipendio.

Al posto della maternità

Il congedo obbligatorio, ossia i 10 giorni, ti spettano indipendentemente dalla maternità della mamma. Che lei sia in congedo o meno, i tuoi 10 giorni ti spettano sempre. Diverso è il caso del congedo facoltativo di un giorno: puoi prenderlo solo se la mamma rinuncia a un giorno del suo congedo facoltativo.

La mamma, invece, ha diritto a 5 mesi di astensione obbligatoria, retribuiti all’80% dello stipendio. Questi 5 mesi può prenderli il padre solo se ci sono delle condizioni tali che non permettono alla madre di usufruirne.

Gemelli

Quando si tratta di parto gemellare, alcuni sono portati a pensare che tutto raddoppi. Purtroppo non è così: ci sono delle opportunità che raddoppiano e altre che rimangono tali come per la nascita singola.

In caso di gemelli, i papà hanno diritto sempre a 10 giorni di congedo obbligatorio e 1 di congedo facoltativo. Non c’è alcun raddoppio per i parti plurimi.

Diverso è il caso della mamma: in caso di gemelli ha diritto sempre a 5 mesi di astensione obbligatoria (quindi uguale al parto singolo), ma l’astensione facoltativa raddoppia: può chiedere sei mesi di astensione per ogni figlio. In caso di due figli può quindi ottenere 12 mesi di astensione facoltativa pagata al 30% dello stipendio.