Un Piano di Accumulo di Capitale (PAC) rappresenta uno strumento interessante per pianificare obiettivi a breve, medio o lungo termine. In particolare è adatto per accantonare risparmi e poi ritrovarsi in futuro con un gruzzolo da ritirare.

In questa guida completa sul piano di accumulo ti spiego cos’è e come funziona, come sceglierlo in base alla tua propensione al rischio, quali sono le opzioni da dedicare ai bambini, la differenza con un fondo pensione, i costi da sostenere, infine vantaggi e svantaggi di questo strumento, pro e contro.

Cos’è e come funziona

Un piano di accumulo del capitale (PAC) è un investimento che consiste nel versamento di denaro a determinate scadenze (di solito ogni mese o anno), ai fini di accumulo di capitale, ossia allo scopo di realizzare una sommetta al termine del piano.

Le caratteristiche di questo piano di accumulo sono:

  1. Reinvestimento. Una volta che versi il denaro, il gestore del PAC lo reinveste in uno o più strumenti finanziari, ad esempio in ETF, oppure in un fondo comune. Lo scopo è quindi quello di guadagnarci qualcosa: se in tutti gli anni di validità del piano versi 100, alla scadenza vorresti prenderne 110.
  2. Rate. Grazie al piano di accumulo puoi fare un investimento, ma non occorre investire subito una grossa somma: versi appunto poco alla volta.

Alla firma del contratto di PAC, si stabiliscono:

  1. Importo da versare;
  2. Frequenza (di solito mensile o annuale);
  3. Durata (da un minimo di un anno fino a un massimo di 40 anni, quindi la scelta è molto ampia e per tutte le tasche/esigenze).

Propensione al rischio

Il PAC rappresenta un investimento. E come tutti gli investimenti può essere più o meno rischioso. Sta a te deciderlo. Per esempio, puoi optare per un piano di accumulo azionario: significa che i soldi che versi, saranno reinvestiti in azioni. Le azioni rappresentano un tipo di investimento fortemente rischioso: puoi guadagnare tanto ma puoi anche perdere tanto.

Anche vero che ci sono aziende forti, che nel tempo hanno realizzato sempre utili, che hanno delle performance positive. Sono quelle aziende in cui chi desidera un tornaconto, decide di investire. Ma ricordiamo che in Borsa non esistono certezze: quello che ha dato frutto per tanti anni, all’improvviso può cadere.

Oltre a un piano di accumulo ad alto rischio (come appunto quello azionario), ci sono anche quelli per chi “ama dormire sonni più tranquilli”, dunque meno rischiosi. Per esempio un piano di accumulo obbligazionario, con un orizzonte temporale medio. Oppure si può fare una via di mezzo, ad esempio un piano di risparmio breve, composto da azioni e obbligazioni.

Se hai una propensione al rischio molto basso, puoi optare per un piano di accumulo capitale garantito che, anche in caso di andamento negativo del mercato, ti restituisce il capitale versato. Per ottenere ciò però, dovrai scegliere un piano di accumulo assicurativo, ossia un PAC composto da un’assicurazione vita con piano di accumulo.

Per bambini

Il PAC rappresenta un’opportunità interessante anche per chi desidera fare un regalo ai propri figli o nipoti. La parentela non è necessaria: puoi farlo per parenti e familiari, ma puoi scegliere come beneficiario anche un minore con cui non hai alcun grado di parentela.

Se opti per questo PAC, i versamenti periodici li fai a favore di un minore, stabilendo per esempio che possa prendere il capitale accumulato una volta diventato maggiorenne. Si tratta di un regalo interessante, se per esempio desideri garantire gli studi al ragazzo. Inoltre, se lo desideri, nel corso del tempo puoi fare versamenti aggiuntivi: quando hai qualche risparmio in più che desideri donare al bambino, puoi farlo a carattere straordinario.

Differenza con fondo pensione

Sia il PAC che il fondo pensione rappresentano prodotti finanziari di risparmio gestito: ossia tu versi delle somme periodicamente, e poi il gestore del fondo li reinveste in altri strumenti finanziari (appunto ad esempio azioni, obbligazioni, ecc.).

I fondi pensione però, hanno delle differenze rispetto ai PAC:

  • Rappresentano uno strumento di previdenza integrativa e godono di interessanti vantaggi fiscali;
  • Permettono di interrompere i versamenti, senza limiti. Anche nei PAC puoi interrompere i versamenti, ma poi devi riprenderli entro un determinato tempo;
  • Nei fondi pensione puoi versare il TFR, se preferisci non lasciarlo in azienda;
  • I fondi pensione sono generalmente prodotti meno costosi rispetto ai piani di accumulo, ma ricorda sempre di leggere bene le clausole contrattuali, essendo il mercato molto flessibile e complesso: anche i fondi pensione possono essere non propriamente economici.

Costi

Il PAC può rappresentare una scelta interessante sotto il profilo del guadagno, ma prima di acquistarne uno, valuta bene i costi, che possono essere anche alti e quindi incidere sul guadagno effettivo. I costi di un PAC sono i seguenti:

  • Costi di sottoscrizione. In genere tali costi si pagano per una percentuale all’inizio del piano, e poi a ogni versamento. Questo costo incide quindi sui guadagni e soprattutto rende penalizzante un’eventuale uscita anticipata dal PAC;
  • Costi di gestione;
  • Costi fissi applicati a ogni versamento che effettui;
  • Costo di eventuale chiusura anticipata se desideri mettere fine all’investimento.

Vantaggi e svantaggi

I vantaggi di un PAC sono i seguenti:

  • Flessibilità. Puoi decidere quanto versare e ogni quanto versare, puoi fare versamenti straordinari. I tempi quindi, sono personalizzati;
  • Accessibilità. Per investire in un PAC non occorrono grandi capitali: si tratta quindi di un tipo di investimento accessibile a tutti;
  • Garanzia. Se sei particolarmente avverso al rischio, puoi optare per un PAC garantito che, tramite la sottoscrizione di una polizza assicurativa, ti garantisce il capitale versato. Quindi se per esempio versi 10 mila euro in tutto il periodo prestabilito, puoi sottoscrivere una polizza che ti garantisce per 10 mila euro anche nelle eventualità più negative.

Dopo aver visto i pro, vediamo i contro di un PAC:

  • Costo. I costi, come visto nei passi precedenti, possono essere piuttosto penalizzanti;
  • Rischio. Se il mercato in cui investe il PAC (per esempio azioni) soffre di un periodo fortemente ribassista, potresti perdere parecchio denaro (se non hai sottoscritto una polizza assicurativa di accompagnamento);
  • Chiusura. I costi di chiusura possono essere penalizzanti: prima di firmare quindi, controlla bene tutte le clausole.