L’attuale legge elettorale, nota anche con la locuzione in latino “Porcellum” é incostituzionale oppure rispetta i principi della nostra Carta? E se non é costituzionale, cosa aspetta il nostro Governo a sostituirla? Se non si affretta il governo, almeno nei fatti, ci ha pensato Aldo Bozzi, 79 anni, avvocato esperto in diritto amministrativo, niente sponsor politici. Ma da trentanni “lotta” contro il Porcellum? Perchè?
Lo spiega Bozzi stesso a La Repubblica :«La mia è una ribellione personale. Si tratta di una legge vergognosa, un imbroglio tramite il quale i seggi sono assegnati alle Camere a dei “nominati” e non a degli eletti. É contro la Costituzione». Cerchiamo di capire perchè il Porcellum sarebbe incostituzionale.
L’avvocato Bozzi ci tiene a precisare alcuni elementi di incostituzionalità:
1. innanzitutto il Porcellum non indica una soglia precisa oltre la quale partiti politici o coalizioni hanno diritto al premio di maggioranza (che come sappiamo, attribuisce il 55% dei seggi alla coalizione o al partito con più voti).
2. Inoltre, i cittadini che votano, sono chiamati a barrare un simbolo e non un candidato in lista politica: in questo modo non sono i cittadini a scegliere i parlamentari, ma i partiti stessi.
3. Infine, la difformità tra le due Camere: al Senato infatti il premio di maggioranza è su base regionale e questo ha contribuito all’ingovernabilità delle ultime elezioni.
Adesso la parola é passata alla Corte Costituzionale: il ricorso dell’avvocato Bozzi (insieme al quale ci sono altri 27 firmatari) é stato accolto dalla Cassazione, la quale ha rinviato il tutto alla Consulta. Tempo 6 mesi circa e anche la Corte Costituzionale si esprimerà in merito alla questione.
Cosa succederà se il Porcellum risultasse incostituzionale? Si tornerebbe al Mattarellum o si creerebbe una nuova legge elettorale? E ancora, saranno interpellati i cittadini con un referendum?