Quando si riceve in eredità un immobile, oppure un diritto reale su un immobile (per esempio l’usufrutto), occorre pagare all’Agenzia delle Entrate le imposte ipotecaria e catastale.

Esse, solitamente, sono dovute in percentuale al valore dell’immobile ereditato e corrispondono al 2% del valore dell’immobile per quanto riguarda l’imposta ipotecaria, all’1% del valore dell’immobile per quanto riguarda l’imposta catastale. Tuttavia, se l’immobile ereditato, per l’erede, diventa prima casa, sono previste delle agevolazioni.

Casa

Fissa e minima

Se viene ereditato un immobile, che per l’erede rappresenta prima casa (non è quindi titolare di altri immobili, oltre quello ereditato), le imposte sono dovute in misura minima e fissa, precisamente pari a:

  • 200 euro di imposta catastale;
  • 200 euro di imposta ipotecaria.

Se gli eredi sono più di uno, per usufruire di questa agevolazione, basta che per almeno uno degli eredi quell’immobile rappresenti prima casa.

Per usufruire dell’agevolazione, nella dichiarazione di successione, occorre attestare la sussistenza dei requisiti:

  • l’erede non è titolare di altri diritti di proprietà su un altro immobile, si (quindi il bene ereditato rappresenta prima casa);
  • il Comune in cui si trova l’immobile ereditato, deve essere nello stesso Comune della propria residenza. In alternativa, la residenza deve essere stabilita entro 18 mesi.

Questi due requisiti devono sussistere entrambi. Solo per le forze di polizia, non è necessario il secondo requisito (residenza nello stesso Comune).

Le due imposte vanno pagate all’Agenzia delle Entrate prima che venga presentata la dichiarazione di successione. Per il pagamento si usa il modello F23: all’imposta ipotecaria va assegnato il codice tributo 649T, all’imposta catastale il codice tributo 737T.

Decadenza

Il diritto all’agevolazione (ossia a pagare le imposte in misura fissa e minima), decade in caso di:

  • dichiarazione mendace. Per esempio, l’erede ha dichiarato che l’immobile fosse prima casa. In questo caso il beneficio decade per tutti gli altri eventuali eredi, che saranno quindi obbligati a pagare le imposte in misura percentuale, oltre alle relative sanzioni.
  • Mancato trasferimento della residenza. Come detto poc’anzi, è necessario (tranne che per i membri delle forze dell’ordine), avere o trasferire entro 18 mesi la propria residenza nello stesso comune dell’immobile ereditato. Se l’erede non provvede al trasferimento, l’agevolazione decade. In questo caso però, decade solo per il soggetto inadempiente e non per gli altri eventuali eredi (risoluzione dell’Agenzia delle Entrate n. 33/2011).

Ricordiamo infine che, in caso di eredità di immobile che diventa prima casa, l’agevolazione è prevista solo per le imposte ipotecaria e catastale, mentre non ci sono agevolazioni sull’imposta sulle successioni, a cui si applica il regime ordinario.