Quando si fa il CUD? Alla compilazione del CUD, deve provvedere il datore di lavoro (o l’INPS, nel caso di pensionati). E’ quindi il sostituto d’imposta (ossia colui che paga òe tasse per tuo conto, quindi datore di lavoro o INPS) che deve occuparsi di presentare e consegnare a te il modello CUD.

Dal 2015, il modello non si chiama più CUD, ma “Certificazione Unica” e contiene, come prima, tutte le indicazioni relative al reddito percepito, le tasse pagate e i contributi previdenziali (a carico del datore di lavoro e del lavoratore). Ma quando arriva il CUD, entro quale termine il datore di lavoro deve consegnarlo?

Certificazione Unica

Scadenza

Il datore di lavoro (o l’INPS), deve consegnare il CUD ai sensi dell’art. 4 comma 6 quater del D.P.R. 332/98, ossia entro il 28 febbraio dell’anno successivo a quello cui si riferisce. La certificazione Unica relativa ai redditi 2015, deve quindi essere consegnata entro il 28 febbraio 2016. Se il rapporto di lavoro si interrompe durante l’anno, va consegnata entro 12 giorni dalla richiesta del dipendente.

Il datore di lavoro può consegnare il Cud sia in formato cartaceo che in formato elettronico a patto che il lavoratore abbia gli strumenti necessari per riceverlo e stamparlo.

Cosa fare in caso di mancata consegna CUD

Se il datore di lavoro non provvede a consegnare il CUD, è consigliabile spedire al datore di lavoro una raccomandata A/R per farne specifica richiesta, facendo presente che, se entro 15 giorni non sarà consegnata, si provvederà a denunciare la mancata consegna all’Agenzia delle Entrate competente territorialmente.

In caso di mancata consegna del CUD, ai sensi dell’art. 11 comma 1 del D. Lgs. 471/97, al datore di lavoro sarà applicata una sanzione amministrativa da €258,23 a € 2.065,83. La stessa sanzione si applica anche in caso di certificazione incompleta o con dati non veritieri.