La quota disponibile è quella parte di patrimonio che un soggetto può decidere di destinare, dopo la sua morte, ad altre persone anche diverse degli eredi legittimi. A che percentuale ammonta? La quota disponibile varia a seconda del numero e del grado di parenti legittimari con il testatore e va individuata caso per caso.

È possibile quindi disporre di una parte del proprio patrimonio, da dare in eredità anche a persone diverse dai legittimi ereditari. La parte restante (cosiddetta quota indisponibile) andrà necessariamente agli eredi e nessuno vi si potrà opporre. Se quindi un soggetto inserisce una quota maggiore nel suo testamento, questa clausola può essere impugnata dagli eredi legittimi.

La quota disponibile deve andare obbligatoriamente a un non erede? Assolutamente no, può andare anche a un erede, quando per esempio il soggetto desidera che un erede abbia un importo maggiore rispetto agli altri. Questi ultimi però, non possono mai essere diseredati del tutto.

Come funziona invece la quota disponibile in assenza di testamento? Nel caso in cui il defunto non abbia redatto alcun testamento, la quota disponibile semplicemente non c’è: egli non se n’è avvalso e quindi tutta l’eredità andrà ai legittimi eredi secondo le quote disposte dalla legge e dalla presenza di più eredi.