Il Recovery Fund è una realtà: approvato dal Parlamento europeo con 395 parerei favorevoli, 171 no e infine 128 che non si sono pronunciati, è uno strumento che dovrebbe aiutare soprattutto i paesi in maggiore difficoltà a causa della crisi economica scatenata dal Covid 19. L’emergenza infatti, da sanitaria si è presto trasformata anche in una crisi economica senza precedenti.

In questa guida completa sul Recovery Fund ti spiego cos’è e come funziona, qual è la traduzione del termine e il significato, cosa sono le obbligazioni europee sottostanti, quali caratteristiche hanno, quali sono i vantaggi sia per chi le compra, che per i paesi europei che vi partecipano.

Significato

Partiamo innanzitutto dalla traduzione. Alcune persone erroneamente lo chiamando Recovery Found, in realtà il termine inglese esatto è Recovery Fund e la traduzione precisa è fondo di recupero.

Probabilmente la semplice traduzione letterale non dice niente di che e ti stai chiedendo cosa significhi realmente, in termini economici. Sei nel posto giusto al momento giusto: oggi ti spieghiamo in maniera semplice cos’è e come funziona il Recovery Fund di cui parla Giuseppe Conte.

Cos’è e come funziona

Il Recovery fund è un fondo, quindi una sorta di “paniere” di denaro creato dall’Unione Europea, per aiutare le nazioni in difficoltà, a farle uscire dalla crisi innescata dalla pandemia da coronavirus. Il denaro che c’è in questo fondo deriva da più fronti: da contributi dei Paesi, ma anche dai recovery bonds, il cui significato te lo spieghiamo a breve.

Bella iniziativa quindi, si potrebbe subito pensare: è un fondo creato per aiutare i paesi in difficoltà. Probabilmente lo è, peccato che non sia partita quanto l’Italia e altri paesi erano in piena crisi, ma parte solo a pandemia finita.

L’Europa infatti non inizia a usare questo fondo in piena pandemia, nel momento in cui maggiormente sarebbe servito, ma quando la pandemia è finita. O almeno quando si presume che questa pandemia sarà finita. Il pacchetto riguardante il recovery fund infatti, fa parte della programmazione finanziaria 2021-2027. Dal 2020 non parte nulla.

E ora, sapendo che non si tratta di una misura a cui l’Italia potrà accedere nel breve termine, cerchiamo di capire almeno cos’è questo recovery fund e come dovrebbe aiutare i paesi a superare la crisi economica scatenata dalla pandemia.

In quale modo il Recovery Fund aiuta le nazioni flagellate dalla crisi

Come ti ho detto in apertura, il recovery fund è un paniere dove conflusce denaro, derivante da contributi dei Paesi europei, oppure dall’emissione di recovery bond, di cui probabilmente hai già sentito parlare. I recovery bond non sono altro che obbligazioni europee, che risparmiatori e investitori possono comprare.

L’Europa raccoglie questo denaro come Europa Unita e poi lo redistribuisce ai Paesi che hanno più necessità, concedendo loro finanziamenti. Mica li regala.

Per fare uno schema:

Europa Unita raccoglie denaro dagli investitori emettendo obbligazioni europee -> Recovery bund

-> Il denaro raccolto tramite i recovery bund va nelle casse dell’Europa

-> L’Europa redistribuisce il denaro raccolto ai Paesi in difficoltà, concedendo prestiti.

I recovery bond hanno due lati positivi:

  1. Sono emessi dall’Europa Unita e non solo dai Paesi martoriati dalla crisi. Quindi si tratta di obbligazioni abbastanza sicure, a cui le agenzie di rating daranno un’ottima valutazione. D’altronde, è facile immaginare che se un Paese in crisi economica emettesse bond da solo, è probabile che nessuno li comprerebbe. Tu compreresti mai obbligazioni da un’azienda sull’orlo di una crisi senza precedenti? Sicuramente no. Quindi in questo caso li emette l’Europa Unita, come istituzione sicura e poi il denaro raccolto lo trasferisce al paese in crisi, che da solo non sarebbe riuscito a piazzare sul mercato neanche mezzo bond.
  2. L’Europa Unita garantisce queste obbligazioni con il bilancio europeo. Quindi gli investitori, banche, semplici risparmiatori, fondi di investimento interessati a comprarle, hanno la certezza di una garanzia a livello europeo. Non hanno comprato obbligazioni di un povero paese in difficoltà, ma dell’Unione Europa, obbligazioni garantite dal bilancio europeo, non dal magro bilancio di un povero stato.

Una volta raccolto il denaro, l’Europa, decide di distribuirlo ai paesi che hanno necessità. Chiaramente non li distribuisce gratis (non siamo così ottimisti) ma eroga finanziamenti. A tassi bassissimi (così dovrebbe essere) ma pur sempre finanziamenti.

Finanziamenti o aiuti a fondo perduto

Il premier Conte ha sottolineato Recovery fund non dovrà limitarsi a emettere solo prestiti, ma anche a aiuti a fondo perduto. E sono proprio Spagna e Italia, le nazioni più martoriate, a volere un aiuto a fondo perduto. Lo avranno? Lo scopriremo nei prossimi mesi, al momento non ci è dato sapere.

Anche perché, Germania e Olanda non sono così d’accordo con gli aiuti a fondo perduto: preferiscono raccogliere denaro tramite obbligazioni europee a lungo termine (25 – 30 anni), a basso tasso di interesse. Anche questo nodo quindi, rimane ancora da sciogliere.

Come detto poc’anzi, bisogna sottolineare che il Recovery Fund partirà al termine della pandemia, quindi al momento l’unica certezza è che nel breve periodo gli stati martoriati dalla crisi, se la devono cavare da soli. Poi, nel lungo periodo, a fine crisi e fine pandemia, si vedrà il da farsi.

Ora cerchiamo di capire meglio come funzionano questi recovery bond, che non sono altro che obbligazioni europee.

Obbligazioni europee

L’Europa emette obbligazioni europee, garantite dal bilancio Europeo. Quindi per chi ha dei soldi da investire, rappresentano un investimento abbastanza sicuro: c’è il bilancio europeo a garantire il rimborso.

Le obbligazioni infatti non sono altro che prestiti. L’Europa ha bisogno di denaro ed emette obbligazioni. Tu investitore che le compri, praticamente consegni il tuo denaro all’Europa e quest’ultima ti paga un tasso di interesse fino alla scadenza. Il giorno della scadenza ti restituisce anche il capitale che tu hai “prestato”.

Quindi tu investitore ci guadagni perché:

  1. Hai investito in un prodotto finanziario sicuro, garantito dall’Unione Europea, seppur a basso rendimento (tasso di interesse basso);
  2. Alla scadenza dell’obbligazione, ottieni il capitale che hai prestato, senza aver perso nulla. In più ci hai guadagnato, perché ogni tot hai ricevuto gli interessi.

L’Europa dal canto suo ci guadagna per un semplice motivo: tu gli hai prestato i tuoi soldi, a un tasso bassissimo. E l’Europa con quei soldi ha affrontato i problemi che si è prefissata, ossia aiutare gli stati in difficoltà.

Approvato

Il Parlamento Europeo ha approvato i recovery bond, quindi non si tratta di misure ancora in fase di discussione. I dibattiti ci sono già stati e riguardavano i coronabond, che il Parlamento ha bocciato, a favore dei recovery bond appunto.

I recovery bond rappresentano quindi una realtà: il Parlamento UE li ha approvati con la maggioranza (395 pareri favorevoli). Una realtà che non si concretizza però nel breve termine, come detto nei paragrafi precedenti: il pacchetto comprendente i recovery bond fa pare del quadro finanziario 2021-2027. Nel pieno dell’emergenza quindi, l’Italia e altri paesi martoriati non possono fare affidamento su questo strumento.