La registrazione di un marchio ti permette di difendere, proteggere, i frutti del tuo lavoro. Una volta che registri un marchio, nessun altro oltre te (e le aziende a te legate) può usarlo: in questo modo i tuoi clienti sanno con certezza quando acquistano i tuoi prodotti o servizi.

In questa guida completa su come registrare un marchio ti spiego perché farlo, quanto costa, quali sono le tasse previste, chi può registrare un marchio, come registrare un marchio italiano, uno europeo oppure uno internazionale se desideri vendere e proteggere la tua produzione in tutto il mondo.

Perché farlo

Il marchio è un segno che individua l’azienda. Per farti un esempio, la Apple ha il marchio della mela morsa: tale segno individua in maniera chiara e univoca l’azienda Apple e quindi se tu vuoi comprarne un prodotto, lo riconosci proprio dal marchio su quella scatola.

Perché registrare un marchio? Semplicemente per evitare che altre imprese ne rivendichino la paternità e lo usino. Il semplice utilizzo di un marchio è già una forma di protezione, ma tramite la registrazione, ne acquisisci la paternità e l’uso esclusivo a tutti gli effetti e in modo provato.

Cosa succede se non registro un marchio

Se non registri un marchio, un’altra azienda potrebbe copiarlo o usarne uno simile, quindi immagina la confusione che farebbe ai tuoi clienti: non capirebbero più quali sono i prodotti della tua azienda e quali quelli della concorrenza. E magari la concorrenza usa anche prodotti più scadenti, quindi danneggerebbe la tua immagine.

Oltretutto, se non registri un marchio, qualcun altro può farlo e operare in conflitto e a danno la tua attività. Tra l’altro, man mano che il tuo prodotto o servizio ha successo, il marchio stesso inizia ad avere un valore commerciale e se decidessi di espandere la tua attività, gli investitori commerciali valuteranno anche la forma di protezione legale che hai adottato per proteggerlo.

Quanto costa

Quanto costa registrare un marchio?

I costi di registrazione comprendono più voci:

  1. Le tasse di registrazione da pagare ai singoli uffici, ossia ufficio italiano, europeo, internazionale oppure nei singoli paesi terzi. Se vuoi vendere i tuoi prodotti/servizi solo in Italia, allora ti basta il marchio italiano ed è quello che costa meno. Se invece vuoi venderli in tutta Europa ti conviene registrare il marchio europeo. Infine, se vuoi vendere in Paesi extra UE allora ti conviene registrare il marchio internazionale e in questo caso le tasse dipendono dalle singole nazioni;
  2. La quantità di classi merceologiche che vuoi sottoporre al marchio (per esempio vuoi usare quel marchio per le calzature e per le attrezzature sportive);
  3. Il compenso del professionista che si occupa della registrazione. Volendo puoi occuparti tu di tutta la pratica, ma te lo sconsiglio se non sei molto esperto.

Come hai visto le variabili da considerare sono molte: non c’è un prezzo esatto per la registrazione del marchio. Giusto per avere un quadro della situazione, i costi partono da circa 250 euro per un marchio italiano individuale (ossia di una sola impresa) fino a raggiungere costi che non possiamo definire perché tutto dipende dalle classi merceologiche che intendi registrare e dai Paesi esteri in cui registrare il marchio.

A questa pagina del sito UIBM trovi i costi dettagliati. Noterai che esistono due tipi di marchi:

  • Marchio individuale; è il marchio usato da una sola impresa ed è il caso più frequente;
  • Marchio collettivo; è il marchio usato da più aziende, per esempio il marchio del Parmigiano Reggiano, ecc. possono usarlo più aziende diverse purché onorino i requisiti previsti dal marchio.

Attenzione

Una volta che registri un marchio per una classe merceologica, in seguito non puoi inserirne altre: sei costretto a effettuare una nuova registrazione e quindi sostenerne tutti i costi.

Chi può farlo

Innanzitutto per registrare un marchio occorre la partita IVA, ditta individuale società o associazione. L’art. 19 del CPI infatti parla espressamente di “marchio di impresa”.

Puoi chiedere la registrazione sia se intendi usare tu il marchio, sia se intendi concederlo a terzi.

Puoi presentare domanda di registrazione marchio presso l’Ufficio Italiano Brevetti e Marchi del Ministero dello Sviluppo Economico:

  1. Recandoti tu stesso presso l’Ufficio;
  2. Oppure nominando un tuo rappresentante, ossia un avvocato oppure un consulente iscritto all’albo dell’Ufficio Italiano Brevetti e Marchi. Tale rappresentante puoi nominarlo al momento stesso della domanda, oppure con un atto separato (procura notarile o lettera di incarico).

Sei obbligato a nominare una terza persona solo se non hai una filiale o un domicilio valido in Italia. Sul sito del UIBM trovi tutte le informazioni utili su chi può registrare il marchio.

In Italia

Cosa serve e come fare domanda. La richiesta di registrazione va presentata presso la Camera di Commercio, consegnando:

  • Modulo di domanda registrazione (una copia in originale con marca da bollo da 16 euro + 2 copie senza bollo);
  • Modello F24 di versamento della tassa di registrazione all’Agenzia delle Entrate (per il calcolo della tassa leggi i paragrafi precedenti) rilasciato dalla CCIA al momento del deposito;
  • Bollettino di pagamento dei diritti di segreteria alla CCIA;
  • Lettera di incarico o procura notarile all’eventuale rappresentante.

In caso di marchio collettivo (ossia marchio che useranno più imprese) bisogna consegnare anche una copia del regolamento sull’utilizzo del marchio da parte delle imprese facenti parte del gruppo.

Europeo

Se desideri vendere i tuoi prodotti/servizi nell’Unione Europea, allora ti conviene registrare un marchio europeo. In questo caso devi registrarlo presso l’EUIPO (Ufficio dell’Unione Europea per la Proprietà Intellettuale) che si trova in Spagna. Una volta registrato il marchio europeo, esso è valido in tutta Europa (non è possibile escludere alcuni Paesi).

La tassa di registrazione è pari a:

  • 850 euro in caso di deposito elettronico;
  • 1.000 euro in caso di deposito cartaceo.

Per inserire una seconda classe merceologica l’importo aumenta di 50 euro, dalla terza classe in su l’importo aggiuntivo è di 150 euro.

Scadenza. Il marchio vale 10 anni e alla scadenza puoi rinnovarlo. Trovi tutti i chiarimenti sul marchio europeo sul sito dell’Euipo.

Internazionale

Se intendi vendere il tuo prodotto in tutto il mondo, o comunque in Paesi al di fuori dell’Unione Europea, allora ti conviene registrare un marchio internazionale. Puoi registrarlo con la stessa domanda di registrazione del marchio nazionale, tutto in un’unica procedura.

Chiaramente i costi aumentano: per ogni nazione in cui chiedi di registrare il marchio, devi pagare la tassa prevista in quello stato. Sul sito della WIPO (World Intellectual Property Organization) puoi usare il calcolatore online per conoscere la tassa individuale di ogni Paese.

Grazie a questa procedura puoi registrare il marchio in ben 117 nazioni (ossia quelle aderenti all’Unione di Madrid). Se intendi registrare il marchio in Paesi che non ne fanno parte, allora devi presentare apposita domanda in quello stato. Volendo puoi registrare il marchio in un solo Paese estero: non sarà un marchio internazionale ma marchio estero.

La domanda va presentata sempre alla Camera di Commercio. La validità del marchio e dunque la scadenza, dipende dalla legislazione delle singole nazioni presso cui lo registri. Qui trovi tutte le informazioni sui costi e i documenti da presentare.

Link utili: