La maternità è un periodo tanto importante quanto delicato per la donna, dunque la legge tutela questo momento con appositi strumenti. Nello specifico, la donna lavoratrice ha diritto a cinque mesi di astensione obbligatoria dal lavoro. E lo stesso vale per la donna che è in disoccupazione: può sospendere la NASpI, attivare l’indennità di maternità e, al termine di quest’ultima, riattivare la rimanente NASpI.

In questa guida completa sulla riattivazione NASpI dopo maternità ti spiego come presentare domanda per interrompere la NASpI e passare all’indennità di maternità obbligatoria, oppure, come interromperla per passare alla maternità anticipata in caso di gravidanza a rischio.

Obbligatoria

Stai percependo la NASpI in qualità di disoccupata e sei alla fine del settimo mese di gravidanza: hai diritto all’indennità di maternità obbligatoria, in sostituzione della NASpI. Poi al termine della maternità, puoi riprendere a percepire la NASpI (art. 24, p. 4 del D.Lgs. n. 151/2001; p. 2.7 della Circolare INPS n. 94/2015). Vediamo meglio come funziona, con un esempio pratico.

Supponiamo che tu sia in disoccupazione NASpI da tre mesi e sia alla fine del settimo mese di gravidanza. Se stessi lavorando, ora entreresti in astensione obbligatoria per maternità, per cinque mesi in tutto. In questo momento, puoi chiedere l’indennità di maternità, che va a sostituire la NASpI.

La NASpI rimane sospesa e, al termine della maternità obbligatoria, puoi riprenderla da dove l’avevi lasciata. Quindi, supponiamo che in tutto ti spettino 12 mesi di NASpI e tu ne abbia già fatti tre. Sei alla fine del settimo mese di gravidanza, si sospende la NASpI (di cui ti rimangono ancora 9 mesi (12 – 3 già goduti). Ti fai 5 mesi di maternità obbligatoria e, allo scadere dei cinque mesi, puoi continuare a consumare i 9 mesi di NASpI che ti erano rimasti.

Per passare dalla NASpI all’indennità di maternità, devi presentare apposita domanda all’INPS. Dopo i 5 mesi di maternità, la NASpI riparte automaticamente, da dove la avevi lasciata. In caso di problemi contatta l’INPS al numero del call center.

Quanto spetta

Ti spetta sempre l’80% della retribuzione. In questo caso, l’INPS prende come riferimento la retribuzione che avevi nell’ultima busta paga. Se quindi per esempio la tua ultima busta paga riportava uno stipendio di 1.200 euro mensili, hai diritto a una NASpI pari a 840 euro mensili.

Anticipata

Se la tua gravidanza è a rischio e non puoi quindi lavorare, ti spetta l’indennità di astensione anticipata, anche se sei in disoccupazione. Quindi, supponiamo che tu sia in disoccupazione e scopri di essere incinta, sei al secondo mese di gravidanza.

Se il tuo medico curante, valuta che la tua gravidanza è a rischio, hai diritto di percepire subito l’indennità di maternità, quindi la NASpI viene sospesa. la logica che c’è dietro questo intervento, è che essendo una gravidanza a rischio non puoi certo metterti a cercare lavoro. Sei interdetta dal lavorare. Dunque l’INPS ti eroga l’indennità di maternità, pari all’80% della tua ultima retribuzione.

Facciamo un esempio: sei in disoccupazione da un mese e, supponiamo, ti spettano ancora 14 mesi di disoccupazione. Scopri di essere incinta. La tua ginecologa ritiene essere una gravidanza a rischio, dunque ti rilascia apposito certificato. Facendo apposita domanda all’INPS; puoi chiedere la sospensione della NASpI e far partire la maternità anticipata.

Poi, alla fine del settimo mese di gravidanza entrerai in maternità obbligatoria e saranno altri cinque mesi di indennità all’80% della tua ultima retribuzione. Alla fine di questi cinque mesi, puoi riprendere a consumare i 14 mesi di disoccupazione che ti rimanevano.

Quindi, ricapitolando:

  1. Appena rimani incinta, se la tua gravidanza è a rischio, la NASpI viene sospesa e sostituita con l’indennità di maternità, pari all’80% della tua ultima retribuzione. Devi presentare apposita domanda all’INPS, a cui devi fornire il certificato medico che attesta la gravidanza a rischio;
  2. Al settimo mese di gravidanza, devi fare nuovamente domanda all’INPS per entrare in astensione obbligatoria. Anche qui ricevi un’indennità pari all’80% della tua ultima retribuzione, per cinque mesi;
  3. Al termine di questi cinque mesi, riprendi a consumare la NASpI che ti era rimasta.

Come si calcola l’indennità

Sia durante la maternità facoltativa che durante la maternità anticipata, ti spetta l’80% della retribuzione, come spiegato nei passi precedenti. Chiaramente, essendo tu in disoccupazione, non stai percependo una busta paga da un datore di lavoro ma dall’INPS.

L’80% si calcola non sull’indennità percepita dall’INPS, ma sull’ultima busta paga percepita quando eri a lavoro. Se quindi per esempio, la tua busta paga era di 1.200 euro al mese, hai diritto a un’indennità (obbligatoria, ed eventualmente anticipata), pari a 840 euro.