Avere un’attività autonoma significa dover gestire una serie di entrate e uscite ad alto volume e non sempre è facile fare tutto da soli. Tra i vari strumenti possibili, ce n’è uno offerto dalle banche per aiutare i propri clienti nell’incasso delle fatture emesse.

In questa guida completa sulla ricevuta bancaria ti spiego cos’è e come funziona, cosa significa, la differenza tra tra RiBa e bonifico, la differenza tra RiBa al dopo incasso e RiBa SBF, quali dati occorrono per emettere una RiBa, cosa succede in caso di ricevuta bancaria insoluta, il decreto ingiuntivo, il precetto e infine il pignoramento dei beni del debitore e la successiva vendita all’asta.

Cos’è e come funziona

Una ricevuta bancaria (RiBa = abbreviazione) è un attestato con cui un creditore incarica la sua banca di incassare un importo spettante da un suo debitore. I soggetti che intervengono in una ricevuta bancaria quindi, sono tre:

  • Un debitore, che deve una somma di denaro;
  • Un creditore;
  • La banca del creditore stesso, che quindi fa da intermediario.

Cosa significa

La ricevuta bancaria è quindi un servizio di incasso offerto dalle banche, molto usato dalle aziende, che incaricano la banca a riscuotere le somme indicate nelle fatture dei loro clienti. L’operazione di incasso è a carico della banca, ma i soldi non vanno alla banca, bensì al creditore, che solitamente possiede presso la banca anche un conto corrente. Si tratta quindi di un servizio di incasso, autorizzato dal creditore, cliente della banca.

Vediamo di seguito come funziona il pagamento con ricevuta bancaria.

Esempio compilazione

Ecco le varie fasi di funzionamento di una RiBa:

  1. Il creditore emette fattura e, nello stesso tempo, emette una RiBa e la consegna alla sua banca;
  2. La banca del creditore appone una girata “valuta per l’incasso” e la gira alla banca del debitore;
  3. La banca del debitore invia al debitore (suo cliente) un avviso di pagamento di RiBa, indicante una scadenza da rispettare per il pagamento. In questo modo, il debitore sa che deve pagare alla banca e non direttamente al creditore;
  4. Alla scadenza stabilita, alcuni giorni prima, la banca ricorda al debitore di pagare. Quest’ultimo quindi può recarsi alla sua banca per saldare quanto dovuto e ritirare la ricevuta bancaria, che rappresenta quietanza di pagamento. Può pagare la RiBa anche attraverso sistemi elettronici, tramite sistema di home banking, se concesso;
  5. La banca del debitore quindi, appena riceve l’importo, comunica l’esito positivo alla banca del creditore e le invia il denaro.

Dati per emettere RiBa

Per emettere una RiBa, hai bisogno dei seguenti dati:

  • Dati del debitore (ragione sociale, nome ditta, partita IVA, rappresentante legale, indirizzo, telefono);
  • Banca del creditore (istituto bancario e indirizzo della filiale);
  • Importo dovuto;
  • Scadenza.

Alla RiBa devi allegare anche copia della fattura.

Pagamento

La ricevuta bancaria è quindi un valido strumento di incasso che imprenditori e lavoratori autonomi possono usare per organizzare e gestire i pagamenti attraverso banca.

Quella di cui abbiamo parlato finora, è la RiBa al dopo incasso, ossia un semplice strumento di incasso che le banche offrono a imprese e professionisti. Esiste anche un’altro tipo di RiBa, che si chiama RiBa SBF (ricevuta bancaria salvo buon fine) e che ha un servizio aggiuntivo rispetto a quello del semplice incasso alla scadenza. Vediamo quale.

Salvo buon fine

Con la ricevuta bancaria salvo buon fine (RiBa SBF), il creditore ha un altro vantaggio oltre a quello del mero incasso. La banca, gli consegna il denaro risultante in fattura subito, senza attendere che il debitore lo paghi.

Esempio

Tu, Tizio, emetti una fattura intestata a Caio del valore di 1.000 euro, che quindi diventa tuo debitore. Ti rechi presso la tua banca e compili una RiBa SBF. La banca ti consegna subito i 1.000 euro, così tu non devi attendere il pagamento del tuo debitore. Alla scadenza stabilita, Caio pagherà e quindi la banca rientrerà in possesso del suo denaro.

Per semplificare, ti ho detto che tu presenti alla banca una fattura di 1.000 euro e la banca ti consegna subito 1.000 euro. In realtà non è precisamente così. La banca ti consegna:

1.000 euro
– commissione bancaria
– interessi calcolati per il periodo che va da oggi fino all’incasso stabilito.

Esempio

Oggi 1 febbraio emetti verso Caio una fattura di 1.000 euro, con scadenza 31 maggio. Ti presenti presso la tua banca per compilare una RiBA SBF. La banca ti da subito 950 euro (ossia 1.000 euro – commissioni – interessi calcolati dal 1 febbraio al 31 maggio). Il giorno 31 maggio la banca riceve quindi 1.000 euro. Ci ha guadagnato 50 euro, perché a te ha dato 950 e il tuo debitore le ha dato 1.000 euro.

Se alla scadenza il tuo debitore non paga, sei tu a dover pagare alla banca i 1.000 euro + eventuali interessi e penali.

Vantaggi e svantaggi

La RiBa SBF ha quindi un evidente vantaggio: quello di incassare subito i tuoi crediti. Ma ha anche uno svantaggio: quello che se poi il debitore non onora quanto dovuto, dovrai essere tu a pagare e a rimettere eventuali interessi e sanzioni.

Suggerimento

Usa per RiBa SBF solo per incassare anticipatamente le fatture di clienti affidabili.

Suggerimento

Chiedi alla tua banca quali sarebbero interessi ed eventuali sanzioni in caso di insolvenza del debitore. In questo modo puoi fare bene i tuoi conti e capire se e quanto ti conviene “rischiare” in caso di insolvenza del debitore.

Insoluta

Purtroppo non tutti i debitori onorano i propri debiti. Vediamo cosa succede in caso di insolvenza del debitore.

Bisogna innanzitutto distingue i due casi:

  • RiBA al dopo incasso, ossia quella dove la banca non anticipa il denaro al creditore;
  • RiBa SBF, dove la banca anticipa il denaro al creditore.

RiBa al dopo incasso

Prima di tutto, pochi giorni prima della scadenza, la banca avvisa il debitore. Se costui paga con ritardo, la banca gli addebita interessi e oneri accessori. Se non paga proprio, la banca procede per vie legali per riscuotere l’importo.

RiBa SBF

In questo caso, la banca “se la prende” con il creditore. Se il debitore non paga, siccome la banca ha anticipato il denaro al creditore, chiede a quest’ultimo il pagamento del denaro anticipato. Il creditore quindi dovrà pagare anche eventuali penale e interessi (leggi paragrafo precedente). Dopo aver pagato, il creditore potrà agire giudizialmente verso il suo debitore.

Decreto ingiuntivo

Vediamo cosa succede in caso di RiBa insoluta. Supponiamo che tu abbia ricevuto una RiBa di 1.000 euro, che devi pagare a fine giungo. Purtroppo non riesci a pagarla. Ecco cosa devi aspettarti:

  1. Sicuramente il tuo creditore proverà a contattarti telefonicamente o con altro mezzo, per chiederti di saldare il debito;
  2. Se continui a non pagare, ti arriverà una lettera formale, di un avvocato, che ti intimerà a pagare entro X giorni, comunicandoti che in caso contrario adiranno vie legali;
  3. In seguito ti arriverà una lettera contenente un ricorso per ingiunzione di pagamento, ossia una lettera di uno studio legale e vista dal giudice di pace, con cui ti invitano a pagare entro X giorni a a fare ricorso entro X giorni. E’ chiaro che ti conviene fare ricorso solo per motivi fondati, per esempio se non è vero che esiste quel debito. Se fai ricorso senza motivo, tale ricorso si trasformerà solo in un aggravio di spese a tuo carico;
  4. Se non paghi entro X giorni oppure, se non fai ricorso entro X giorni, il decreto diventa definitivo ed esecutivo.

Cosa significa che il decreto diventa esecutivo? Il creditore a quel punto ti notifica un precetto che ha validità di 90 giorni. Durante questi 90 giorni, il tuo creditore può far pignorare i beni della tua azienda oppure i tuoi beni personali se hai una ditta individuale: un ufficiale giudiziario si presenterà a casa tua o nella tua azienda per pignorare i beni. Beni che poi il tribunale venderà all’asta.

Differenza tra RiBa e bonifico

Se hai letto tutta la guida, probabilmente hai capito che RiBa e bonifico sono due cose differenti. Il bonifico è un semplice trasferimento di denaro, dove la banca entra in gioco solo come mezzo di trasferimento. Con la RiBa invece, la banca assume un ruolo più importante, perché avvisa anche la banca del debitore, invitando quindi quest’ultimo a pagare entro la scadenza.

Per non parlare poi della RiBa SBF, dove la banca del creditore gli anticipa addirittura la somma prevista in fattura. Cosa assolutamente non possibile con un semplice servizio di bonifici.