Non sempre è facile conciliare vita lavorativa, privata e familiare. Quando ci sono figli poi, le cose diventano un tantino più complicate: da una parte la necessità di lavorare e contribuire al bilancio familiare, dall’altra il desiderio di stare il più possibile con i propri figli, specialmente quando molto piccoli.

In questa guida completa sulla richiesta part time per i figli, ti spiego come passare da un lavoro a tempo pieno a tempo parziale, in caso di figli minorenni, oppure disabili, con DSA. Ti spiego la procedura, i diritti che ti spettano e ti fornisco un fac simile lettera di richiesta part time da consegnare al datore di lavoro.

Minorenni

Conciliare in modo proficuo vita privata e lavorativa, è possibile, se l’azienda attua forme di flessibilità family-friendly, allo scopo di aiutare il genitore che desidera accudire il proprio figlio personalmente.

Se sei una mamma lavoratrice, puoi usufruire di varie tutele:

  1. Astensione obbligatoria, ossia 2 mesi prima del parto e 3 mesi dopo, pagati all’80%. Puoi anche scegliere la formula 1+4 oppure 0+5;
  2. Astensione facoltativa (congedo parentale), ossia altri 6 mesi di astensione dal lavoro, retribuiti al 30%;
  3. Part time, ossia riduzione dell’orario di lavoro, nel momento in cui decidi di rientrare.

Puoi fare richiesta di part time in due momenti diversi:

1. Dopo la maternità obbligatoria, al posto della facoltativa. Se dopo la maternità obbligatoria hai deciso di tornare a lavoro, puoi chiedere, al posto del congedo parentale, di lavorare part time. Puoi chiedere il part time anche se hai già usufruito in parte del congedo parentale.

Per esempio: hai già fatto due mesi di astensione facoltativa, te ne rimangono quindi altri quattro. Decidi però di interrompere e tornare a lavoro. Per i prossimi quattro mesi, ossia i mesi restanti in cui ti sarebbe spettata la facoltativa, puoi chiedere il part time.

Ai sensi dell’art. 8 co. 7 del D.Lgs. n. 81/2015, al posto del congedo parentale, puoi chiedere di passare da un rapporto di lavoro full a part time, purché la riduzione d’orario sia al massimo entro il 50%. Il datore di lavoro non può rifiutare la tua richiesta: deve accettarla entro 15 giorni.

Il congedo parentale puoi utilizzarlo entro i 12 anni di età del bambino, quindi la trasformazione del part time puoi chiederla lo stesso entro i 12 anni, al posto del congedo parentale di cui ancora non hai usufruito.

2. Dopo la maternità facoltativa. Hai già usufruito dell’astensione obbligatoria e anche dell’astensione facoltativa: è giunto il momento di rientrare a lavoro. Preferiresti però rientrare con un orario ridotto, in modo da non perdere la tua autonomia lavorativa e allo stesso tempo accudire i tuoi figli.

In questo caso non esiste una regola valida per tutte le lavoratrici. Devi vedere cosa dice il tuo CCNL di riferimento e anche cosa dice il tuo contratto di lavoro privato. Ci sono infatti aziende che decidono di concedere il part time sempre, a tutte le mamme lavoratrici. E ci sono aziende che non lo fanno.

La prima cosa che devi fare quindi, è controllare il tuo CCNL. Per esempio, nel CCNL commercio, prevede l’obbligo di accettare le richieste di part time entro i tre anni di età dei figli, nel limite massimo però del 3% di tutti i lavoratori. Quindi, se in azienda c’è solo il 2% dei lavoratori in part time, allora lo concederà anche a te. Se c’è già in part time un numero di lavoratori pari al 3% del totale, allora l’azienda può concedertelo, ma può anche negartelo. Rimane una sua facoltà.

Lettera

Per ridurre il tuo orario di lavoro, devi presentare apposita richiesta scritta all’azienda, almeno 60 giorni prima del ritorno a lavoro.

Scarica subito il modulo fac simile compilabile WORD della lettera di richiesta trasformazione da full a part time, da presentare al datore di lavoro.

La richiesta va bene non solo per il passaggio da full time a part time, ma anche per una rimodulazione di un part time già esistente. Per esempio, supponiamo che prima della maternità tu lavoravi part time, nello specifico 32 ore a settimana. Ora vorresti passare a 26 ore a settimana: quindi si tratta di una riduzione di un part time già esistente. Il modulo da usare è lo stesso.

Disabili

Hai diritto al part time se assisti:

  • Il coniuge, un figlio o un genitore malato oncologico o sofferente di gravi patologie degenerative;
  • Un convivente con disabilità grave;
  • Un figlio convivente con età inferiore a 13 anni;
  • Un figlio convivente disabile.

In questi casi, la tua richiesta di part time ha priorità sulle altre eventuali in corso presso il tuo datore di lavoro.

Con DSA

DSA sta per Disturbi Specifici dell’Apprendimento. In caso di figli con DSA, frequentanti il primo ciclo di istruzione (ossia scuola elementare o scuola media), hai diritto di usufruire di orari di lavoro flessibili.

Le modalità di esercizio di tale diritto, sono regolate nel tuo CCNL di riferimento. Per sapere quali sono i tuoi diritti quindi, devi consultare il CCNL del tuo settore.