In fase di presentazione della dichiarazione dei redditi, sul modello 730 puoi indicare le spese collegate ai vari bonus edilizi, in modo da usufruire della detrazione di imposta spettante e ottenere dunque un rimborso dell’IRPEF versata. Il Quadro relativo a questi interventi è il Quadro E – costi e oneri.

In questa guida alla compilazione del Quadro E, vediamo soprattutto come compilare il rigo E41, ossia il primo rigo dedicato, per quali lavori è possibile usufruire delle detrazioni, quali sono gli interventi agevolati dai bonus, quali sono i vari codici da inserire.

Interventi agevolati

Nel quadro E – oneri e spese del modello 730, rientrano i bonus connessi alla casa e al settore edilizio. Nello specifico:

  • Credito di imposta per la prima casa – under 36;
  • Superbonus;
  • Sismabonus;
  • Abbattimento barriere elettroniche;
  • Lavori di recupero del patrimonio edilizio;
  • Colonnine di ricarica elettrica;
  • Depuratori;
  • Bonus mobili;
  • Bonus verde;
  • Locazioni brevi.

Questi sono gli interventi agevolati. Vediamo come compilare il modello 730 per usufruire delle detrazioni d’imposta previste per questi lavori.

Compilazione Quadro E

Nel Quadro E devi indicare i costi che hai sostenuto lo scorso anno, legati agli interventi edilizi che danno diritto ai bonus. La misura della detrazione varia a seconda della spesa che hai sostenuto, per esempio in caso di spese sanitaria hai diritto al 19% di detrazione, in caso ristrutturazione edilizia hai diritto al 50%, ecc.).

Il Quadro E è diviso in diverse sezioni. Quelle relative ai bonus edilizi sono:

– Sezione III A (righi da E41 a E43). In questi righi rientrano il bonus ristrutturazioni (spese per interventi di recupero del patrimonio edilizio); il sismabonus, il bonus facciate, il bonus verde, il superbonus.

Per ciascuna annualità e per ogni immobile devi compilare un rigo diverso. Anche per i lavori di ristrutturazione su parti comuni condominiali devi compilare un rigo a parte.

– Sezione III A (righi da E51 a E53): devi inserire i dati catastali  e gli altri dati degli immobili oggetto del bonus;

– Sezione III C (righi da E56 a E59): qui puoi inserire le spese per l’acquisto di arredo (bonus mobili ed elettrodomestici), per l’acquisto di colonnine di ricarica elettrica, l’IVA per l’acquisto di case di classe energetica A o B;

– Sezione IV (righi da E61 a E62): spese per le quali spetta l’ecobonus, ossia spese per migliorare il risparmio energetico.

Compilazione righi da E41 a E43

I righi sono tre: rigo E41, rigo E42 e rigo E43. Per ogni anno e per ogni immobile devi compilare un rigo. Se quindi possiedi solo un immobile devi compilare solo un rigo, per esempio il rigo E41.

Anche per i lavori di recupero del patrimonio edilizio eseguiti sulle parti comuni condominiali devi compilare un rigo a parte. Se quindi hai fatto lavori sia sul tuo singolo appartamento, che su parti comuni del condominio e intendi usufruire delle detrazioni spettanti, devi compilare due righi: E41 e E42.

Ecco come compilare ogni rigo:

Colonna 1 (Anno): Devi inserire l’anno in cui hai sostenuto la spesa. Se si tratta di immobili oggetto di intera e completa ristrutturazione, devi indicare la data di fine dei lavori (solo se successiva al rogito).

Colonna 2 (Tipologia): devi compilare questa colonna solo se hai sostenuto spese legate al sismabonus, bonus verde, bonus facciate, bonus impianti fotovoltaici e altri lavori con detrazione al 110%. In questa colonna devi indicare un codice, che va da 2 a 19 e che indica il tipo di intervento; Trovi la tipologia di codici da indicare sul sito dell’Agenzia delle Entrate;

Colonna 3 (Codice fiscale): devi compilarla solo se vuoi portare in detrazione lavori su parti comuni condominiali. In tal caso devi indicare il codice fiscale del condominio e spuntare la casella di colonna 2 “Condominio” di uno dei righi da E51 a E53 (non c’è bisogno di indicare anche i dati catastali dell’immobile). L’amministratore di condominio, nella dichiarazione che prepara per conto suo, deve indicare questi dati nel Quadro K;

Colonna 4 (Interventi particolari). Devi compilare la colonna, indicando lo specifico codice, solo in casi particolari: se hai sostenuto la spesa di un singolo intervento in più anni (codice 1); oppure se hai sostenuto spese per comprare immobili facenti parte di edifici ristrutturati (codice 4). Se non rientri in questi casi non devi indicare alcun codice.

Colonna 5 (Acquisto, eredità o donazione): devi compilare questa colonna, con il codice 4, solo se hai comprato, ereditato o ricevuto in donazione un immobile da un soggetto che aveva rateizzato il costo in 10 rate;

Colonna 6 (Maggiorazione sisma): devi spuntare la casella se in colonna 2 hai indicato i codici da 5 a 11 e sussistono le condizioni per ottenere la maggiorazione della detrazione;

Colonna 7 (110%): devi spuntare la casella se in colonna 2 hai indicato i codici da ‘5’ a ‘11’;

Colonna 8 (Numero rata): devi inserire il numero della rata.

Colonna 9 (Importo spesa): devi indicare la somma delle spese sostenute nell’anno che hai indicato in colonna 1. Se hai comprato immobili ricostruiti (codice ‘10′ o codice ‘11′ in colonna 2), devi indicare l’importo inserito nell’atto pubblico di compravendita. Se hai comprato immobili ristrutturati (codice ‘4′ in colonna 4), devi indicare un importo pari al 25 per cento del prezzo di acquisto.

Colonna 10 (N. d’ordine immobile): devi compilare questa colonna e la seguente sezione III-B, relativa ai dati identificativi della casa in cui hai eseguito i lavori.